Il Giro d’Italia 2025 è per Miche un evento speciale. L’azienda trevigiana di ruote e componentistica per il ciclismo è alla sua prima esperienza come sponsor di un team UCI WorldTour. Ha stretto un contratto triennale con il team Groupama-FDJ a lungo legato ai nipponici di Shimano. Un evento storico per la manifattura italiana in un mercato dominato sin dagli anni Ottanta dagli asiatici.
Ruote create ad hoc
Durante la corsa rosa, il team Groupama-FDJ sarà equipaggiato con ruote Kleos RD (dove RD sta per Race Division) pensate per la competizione, per chi cerca (e necessita) la massima affidabilità in termini di prestazioni anche nei giorni di allenamento. “Le Kleos RD sono state sviluppate in galleria del vento, prediligendo robustezza e sicurezza”, dice Gregory Girard, AD di Miche. “Alla Groupama-FDJ forniamo set con profili da 36, 50 e 62 mm per coprire le esigenze di ogni atleta. Le predilette? Quelle con profilo 50 mm, da molti professionisti considerate il miglior compromesso tra aerodinamica, peso e rigidità”. I cerchi sono in carbonio T700 e T1000, il mozzo in alluminio Ergal, i raggi in acciaio. Le Kleos RD 36 pesano 1.380 grammi; le Kleos RD 50, 1.455 grammi e le Kleos RD 62: 1.560 grammi. Più che la leggerezza Miche punta sulla scorrevolezza.
Occhi puntati sul francese Gaudu
Partenza dall’Albania, la Groupama-FDJ si presenta al Giro con il capitano David Gaudu, 173 cm di statura per 53 kg e l’attitudine di chi affronta le salite con disinvoltura. Il suo avvicinamento al Giro non è stato dei migliori complice un infortunio alla Tirreno-Adriatico. Una caduta durante il rifornimento fisso gli è costata la frattura della base del primo metacarpo di una mano (è stato operato). E dire che Gaudu si era presentato alla corsa dei due mari forte di un successo ottenuto nel Tour of Oman dove sul traguardo in salita a Eastern Mountain aveva battuto Adam Yates (con Ulissi in ottava posizione). Gaudu affronterà il Giro con l’obiettivo di ottenere almeno un successo di tappa o persino qualcosa di più. Al quotidiano sportivo transalpino L’Equipe ha rivelato di puntare al podio finale, un passaporto importante in vista della Grande Boucle. A 28 anni, infatti, Gaudu ha in agenda entrambi i due grandi Giri. Una vetrina per Miche che da mesi prepara questi appuntamenti e intende giocare bene in casa. Tre le tappe venete, tra cui la Fiume Veneto-Asiago (25 maggio), 219 km e 3900 metri di dislivello, sulla mappa vale almeno quattro stelle. Tutto può succedere. Il trampolino? C’è da scalare il Monte Grappa con i suoi 25 km con pendenza media 5,7% e massima 11% per un dislivello di 1.445 metri. Si entra nell’ultima decisiva settimana di gara con i tracciati più impegnativi. Candriai, Tonale, Mortirolo, le Motte, Croce Serra, Col Tzecore, Col Saint-Pantaléon, Col de Joux, Antagnod, Colle del Lys, Colle delle Finestre (Cima Coppi) e infine Sestriere.
In tandem con Wilier Triestina
Francesi sì, ma in sella a un marchio italiano. Il team Groupama-FDJ è equipaggiato con bici Wilier Triestina. Miche e Wilier Triestina sono oggi parte di un unico gruppo con obiettivi comuni. “Sviluppiamo prodotti sempre più integrati. Le due aziende dialogano. Telai e ruote non sono più elementi separati, ma complementari con tutti i benefici che questo comporta”, dice Girard.
Gaudu e compagni correranno con il modello Filante SLR nelle tappe in linea, con la Supersonica SLR nelle cronometro. In quest’ultimo caso, Miche fornirà la ruota anteriore Kleos RD SPX3, a tre razze e in fibra di carbonio T 700 UD per unire leggerezza e resistenza e la posteriore Kleos RD Crono, per massimizzare le performance grazie a un’aerodinamica avanzata. “Completano il catalogo Miche”, dice Girard. “Le nostre ruote sono state testate dai professionisti stessi. Sono strumenti in grado di reggere allo stress prodotto da centinaia di watt di potenza e dall’uso in condizioni ambientali estremamente variabili”.
Regina delle salite
La Groupama-FDJ sarà dotata anche della Verticale SLR, una bici nata per affrontare le grandi salite. “La Verticale SLR è il miglior esempio di quello che siamo stati e di quello che meglio sappiamo fare”, dice Girard. “La leggerezza va governata. Fare un telaio leggero è relativamente semplice, ma farne uno leggero con performance e qualità di guida di altissimo livello richiede un’eredità forte. Per la Vertical SLR abbiamo impiegato tre tipologie di fibre prodotte dalla nipponica Toray, leader nel settore. Abbiamo realizzato un telaio resistente alle rotture, ma con un’elevata rigidezza torsionale. In volata, a cronometro, in salita. Ḕ in gioco l’immagine del brand nato nel 1919. “La presenza di Miche come sponsor di un team UCI World Tour ne favorisce la credibilità e il valore che va trasmesso all’utente finale”, dice Girard.
Tutto nasce a San Vendemiano
Con un fatturato di dieci milioni di euro (2024), Miche fa oggi parte del gruppo Wilier Triestina. Ogni componente, sia per bici da strada, MTB, e-bike o pista, viene ideato e sviluppato nella sede unica di San Vendemiano e il processo creativo coinvolge l’intero team composto da 42 appassionati collaboratori. “Miche è un’azienda moderna. Creiamo prodotti che sono frutto della ricerca e di una tecnologia all’avanguardia. I nostri macchinari sono di ultima generazione; abbiamo dodici robot e cinque magazzini completamente automatizzati”, dice Girard.
Con il team Groupama-FDJ, Miche è entrato nel mondo UCI WorldTour dalla porta d’ingresso con l’obiettivo di consolidare la sua presenza sul mercato internazionale che già vale il 95% del fatturato annuo. “Il 71% dei nostri prodotti è destinato al settore strada, il 6% alla MTB, l’8% al mondo Gravel, un ulteriore 8% alla E-Bike, il restante 7% alla pista”, dice Girard. Dallo stabilimento escono ogni anno 25 mila paia di ruote, 50 mila pacchi pignone, 35 mila ingranaggi, 12 mila BBs.
Un successo comunicato anche attraverso i social dove Miche vanta numeri importanti: circa 18 mila follower su Instagram (miche_components), oltre 19 mila su Facebook (Miche). Per Miche vetrine dove presentare le ultime novità, raccontare Classiche e grandi Giri e interagire con il pubblico per condividere insieme una passione che per l’azienda trevigiana dura da oltre un secolo.