I PIU' LETTI
IL MONDO DEL CICLISMO PIANGE AGOSTINO OMINI, IL PRESIDENTE
di Bibi Ajraghi | 31/07/2024 | 08:01

Il 4 ottobre prossimo avrebbe tagliato il traguardo dei 98 anni, ma questa mattina Agostino Omini ha deciso di scendere di bicicletta e salire verso un mondo nuovo. Ha lasciato il mondo terreno dopo una lunga vita dedicata allo sport e al ciclismo in particolare. Un nome che accompagna il ciclismo dirigenziale dal 1950, in un continuo crescendo, dalla base fino ai vertici dell’U.C.I., il massimo consesso mondiale delle due ruote.
 
Milanese di nascita, famiglia numerosa con otto fratelli (sei maschi e due femmine), è stato sposato con la signora Adele Guglielmetti che gli ha regalato le figlie Antonella ed Elisabetta.

Come abbiamo detto la strada politico-organizzativa nel mondo del ciclismo è iniziata nel 1950 quando Agostini Omini, appassionato delle due ruote, ma senza un trascorso pedalato, dirige il gruppo sportivo Simonetta di Milano, una delle molte società che animavano l’allora vivacissimo ciclismo giovanile milanese. La sede è nella zona Sempione, parte nord-ovest di Milano, nei pressi c’è Roserio, località che si collega al ciclismo attraverso il romanzo di Giovanni Testori, “il dio di Roserio”, un racconto che offre uno spaccato – anche duro – della società e del ciclismo d’allora, intimamente legato al costume popolare e al territorio, proposti dal poliedrico intellettuale nato nella vicina Novate Milanese nel 1923 e dove ha vissuto. Dal libro, pubblicato nel 1953, è stato tratto un film prodotto dalla Rai, nel 1970, interpretato da Piero Mazzarella e Agostina Belli.

Nel 1954 Omini assume la direzione sportiva dell’U.S. Mozzatese, dove acquisisce un vasto bagaglio d’esperienze e approda così, nel 1962, all’elezione nel direttivo del Comitato Regionale Lombardo della F.C.I. guidato da Nino Gioia. Il “presidentissimo” per antonomasia, Adriano Rodoni (nella foto con Agostino Omini, ndr) aveva individuato le doti del giovane dirigente e ne mette alla prova le capacità facendolo nominare responsabile del settore trasporti ai mondiali di Salò, nel 1962.

Altro salto in avanti per arrivare al 1968 quando approda al professionismo quale vice-presidente dell’U.C.I.P. – Unione Ciclismo Italiano Professionistico – organo della F.C.I. che gestiva il rigoglioso professionismo, per squadre, con vari “squadroni”, e corridori di quel periodo. Qui accentua la frequentazione e la collaborazione per le iniziative organizzative nel capoluogo meneghino con Vincenzo Torriani, lui nativo di Novate Milanese dove, nel 1964, i fratelli Omini avevano impiantato l’azienda di famiglia, la Fondomini, una fonderia e dove, nel frattempo, si stabilisce la famiglia di Agostino Omini.

Dal 1973 guida il Comitato Regionale Lombardo F.C.I. e le statistiche riportano che, fino al 1980, raddoppiano i numeri delle società e, ancor più, quello dei tesserati. In abbinata, dal 1975, il presidente Rodoni e il segretario generale, Giuliano Pacciarelli, gli conferiscono l’incarico di sovraintendere per la F.C.I. agli aspetti organizzativi dei campionati del mondo in Puglia, nel 1976, di Ostuni e Monteroni. Nel 1977 c’è l’esordio, a livello dirigenziale internazionale, con la vice-presidenza della F.I.C.P., la Federazione dei Professionisti, successivamente confluita nell’U.C.I. - seguiti ancora dai meeting iridati del 1985 al Montello e a Bassano del Grappa e a quelli di Verona nel 1999, quando aveva già “scalato”, per usare una terminologia ciclistica, molte posizioni del governo del ciclismo mondiale.

Nel gennaio 1981 viene eletto presidente della Federazione Italiana, carica che ha mantenuto, ininterrottamente fino al gennaio del 1995, con Renato Di Rocco quale segretario generale, dopo l’improvvisa scomparsa di Pacciarelli, personaggio che interpretava con competenza e valore il ruolo di “grand commis” del ciclismo. È poi ulteriormente rinforzata e definita la struttura organizzativa con la Sei Giorni al Palasport di Milano e la stretta collaborazione organizzativa, mediante l’istituzione del P.R.O.F. (Pubbliche Relazioni e Organizzazioni Federali) appositamente creata dalla Federazione, per dare supporto a manifestazioni importanti quali il Giro di Sardegna, la Sassari-Cagliari, il trofeo Laigueglia e altre ancora con, in evidenza, il Giro d’Italia dei dilettanti, vari campionati tricolori e altro ancora. Dal 1985 al 1988 c’è un altro importante passaggio per Omini chiamato quale componente eletto  nella giunta CONI, l’organo di governo dello sport italiano.

Nel 1989 è il promotore della nascita dell'Unione Europea di Ciclismo, la U.E.C. e, dal 1993 è, nel medesimo tempo, il vice-presidente vicario U.C.I., vice-presidente U.E.C. e presidente del settore dilettanti dell’U.C.I. Nel 1996 l’U.C.I. lo nomina presidente del suo comitato supervisore dei campionati del mondo.

Il bagaglio politico di Agostino Omini si arricchisce nell’aprile 2000 con la consegna, a Parigi, da parte del presidente del C.I.O, lo spagnolo  Antonio Samaranch, della più alta onorificenza del movimento olimpico, l’Ordine Olimpico, appunto. Nel 2001 il congresso dell’U.C.I. lo nomina “vice-presidente onorario a vita”. Ancora nel 2004, sempre a Verona e a Bardolino, Omini è il coordinatore generale dell’evento iridato.

Anche sportivamente parlando è stato un lungo percorso che l’ha impegnato, quale protagonista, per molti anni, costellato da grandi soddisfazioni e riconoscimenti di pregio assoluto per il dirigente lombardo. E questo significativo traguardo lo taglia in buona forma, dopo avere superato, e convivendo con grinta, con qualche acciacco fisico degli ultimi anni, dividendo il suo tempo con la famiglia, fra Novate Milanese e l’amata riviera ligure, ad Arma di Taggia.

Quanto ciclismo attraverso le varie epoche con corridori, corse, dirigenti, appassionati, soddisfazioni e pure qualche inevitabile polemica (nel passato i comportamenti degli “attori” della politica ciclistica erano assai più movimentati e movimentisti, vivaci – eufemismo… -, rispetto al piattissimo panorama attuale) accompagna i suoi ricordi, la sua storia di primo pregio ciclistico, da quel lontano 1950, attraverso i cinque continenti.

Alle figlie Antonella e Elisabetta, ai nipoti e a quanti gli hanno voluto bene le più sentite condoglianze da parte della redazione di tuttobiciweb.it e tuttoBICI.

La salma di Agostino Omini è stata composta alla Casa Funeraria Impresa Canavesi a Tradate. Venerdì 2 agosto alle ore 15 nella Chiesa Parrocchiale di Locate Varesino (Co) ci sarà la recita del Rosario, seguita alle 15.30 dalla celebrazione delle esequie.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Dovremo aspettare l’Italian Bike Festival di Misano ( 5-7 settembre ) per vedere una preview più abbondante della nuova collezione FW2025 di Q36.5, ma giù in questi giorni il marchio...

Molti preferiscono il gilet, ma questo capo rende di più e ha un raggio d’azione nettamente più ampio. Ecco a voi l’Equipe RS Shell Jersey S11 di Assos, un capo...

Il marchio americano Chamois Butt’r, leader nei prodotti anti-sfregamento per ciclisti e atleti di endurance, è una delle ultime aziende portate in Italia da  Ciclo Promo Components. Nell’ampio catalogo spiccano prodotti...

Credo che nessuno di noi riesca ad uscire senza una chiave multiuso in tasca, anche perché senza non si potrebbero fare operazioni semplicissime come rimuovere una ruota o regolare il...

Campagnolo celebra i 100 anni di DRALI e lo fa completando la bellissima Iridio con il nuovo gruppo Super Record 13. Qualità, meccanica avanzata, storia e molto altro accomunano questi...

Colnago, bici ufficiale de La Vuelta, presenta oggi la Colnago C68 Rossa, un capolavoro nato dall'incontro tra la rinomata creatività italiana e la grande tradizione - 70 anni celebrati nel...

Rapha svela oggi la nuova collezione in edizione limitata per celebrare il decennio del Rapha Cycling Club (RCC) e lo fa con una vera esclusiva, ovvero una collezione disponibile...

Viaggiate con la vostra bici al seguito in treno o in aereo? Perfetto, allora conoscete bene i rischi che corrono le nostre due ruote in questi momenti. Basta un colpo...

Il Tour de France dominato da Pogačar è stato l’ennesimo capitolo di una stagione corsa a tutta velocità dal Campione del Mondo, un successo che vale un grande riconoscimento anche...

Gestire la temperatura diventa essenziale quando si ricerca la prestazione ed il motivo è semplice, abbassare la temperatura corporea durante l’attività ci permette di spingere di più. M andiamo oltre,...

Silico Grip 3D è la proposta gravel di Nabico, un nastro manubrio di 3mm di spessore moderno e resistente, perfetto per affrontare con grande controllo anche le fasi più complicate...

In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di altissimo livello, una collezione in cui spicca il modello Pace...

Siamo diventati dipendenti da oggetti alimentati a batteria nel ciclismo? Direi di sì, basta pensare ai vari bike computer, fanalini, radar, misuratori di potenza e cambi elettronici di cui non...

Le sorprese sono vere sorprese se arrivano da De Rosa, un marchio che non delude mai le aspettative. Siamo alla pausa estiva ma a  Cusano Milanino non si tirano certo...

Quello che è un super classico della gamma MAXXIS torna ora più versatile e gustoso che mai, merito di un nuovo design e di aggiornamenti che ne migliorano il comportamento...

Quando si parla di bikepacking il discorso si può davvero fare ampio, ma ci sono prodotti come il Cycling Wallet Touring Case GT ed il borsello da telaio Trekking GT...

Sette vittorie di tappa. Tre maglie. Due podi. Numeri che raccontano molto, ma non tutto. Perché il Tour de France non è solo una questione di classifica: è un teatro...

Per il secondo anno consecutivo, FSA (Full Speed Ahead) sarà al fianco di Red Bull Cerro Abajo nell’unica tappa europea che si terrà a Genova, in qualità di partner tecnico,...

Per Guerciotti, il gravel non è mai stato una tendenza passeggera. È la naturale evoluzione di una vocazione nata nel ciclocross, che grazie all’esperienza maturata in condizioni estreme, tra fango,...

La stampa 3D per le cover segna un punto di non ritorno alle imbottiture tradizionali, almeno per le selle top di gamma. Questo è un percorso intuibile almeno  per quanto...

Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi e anche il fortissimo sole estivo potrebbe darvi meno noie...

In questi anni ho sfruttato per le prove davvero molte coperture gravel, ma PIKA di CST Tires mi ha davvero stupito per tutto quello che riesce ad offrire. Nella sua...

La nuova Domane+ ALR di Trek è appena arrivata, completando così la sua collezione di e-bike da strada con un modello leggero in alluminio che consente ai ciclisti di godere...

Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è netta ed sì. Tessuti leggeri, accorgimenti tecnici e colori idonei...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy