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RECORD DELL'ORA. GANNA: «A GRENCHEN TEMPERATURA IDEALE! VI SPIEGO LE SOFFERENZE MAGGIORI»
di Nicolò Vallone | 07/10/2022 | 18:20

Oggi non è solo vigilia di Giro di Lombardia, ma anche di Record dell'Ora. O meglio, di tentativo di batterlo. Domani sera alle 20 Filippo Ganna solcherà il velodromo Tissot di Grenchen con le ruote da crono della sua Pinarello Bolide F HR 3D, per superare i 55 chilometri e 548 metri fatti registrare nello stesso impianto svizzero dall'ingegnere Ineos Dan Bigham il 19 agosto.

Queste le dichiarazioni di Ganna in conferenza stampa:

DOPO IL MONDIALE - «In queste due settimane mi sono preparato tanto al velodromo di Montichiari e ho condiviso il resto del tempo tra famiglia e squadra. Sono gli ultimi dieci giorni di attività, poi finalmente andrò in vacanza!»

LA PREPARAZIONE - «In allenamento abbiamo provato un passo più "conservativo" per permettermi di saper gestire al meglio l'ora, poi abbiamo provato ad abbassare il tempo di mezzo secondo a giro. Domani proverò dunque a stabilire un buon ritmo su cui poi andare ad aumentare a seconda della necessità e del momento. In settimana mi sono settato sui 16.5 secondi a giro in 35 minuti, l'ideale sarà arrivare a stare sui 16 secondi, 15.8, vedremo quando sarà il momento giusto per accelerare sulla durata dei 60 minuti.»

CARICA SPECIALE - «La mia squadra mi ha aiutato molto a riprodurre le condizioni che troverò domani sera: quando ti alleni a lungo da solo ti aiuti magari con la musica, hai bisogno di qualcosa che ti faccia trovare energie di riserva quando ti trovi in difficoltà, come al Mondiale o in alcuni test a Montichiari. Se vedo e sento compagni, staff e familiari, e se ho la musica giusta nelle orecchie, trovo un'energia speciale.»

LAVORARE CON BIGHAM - «Dan mi aiuta tantissimo per lo studio del ritmo e su tantissimi aspetti, è un momento speciale per lui, per me e per tutti.»

ACCORGIMENTI IMPORTANTI - «Nella seconda mezz'ora dovrò cercare di respirare in maniera regolare, sentire il meno possibile il mal di gambe e il mal di... fondoschiena, non è certo comoda la posizione che dovrò tenere.»

IL TOP TEAM ALLE SPALLE - «Dietro una corsa del genere c'è uno squadrone, che per fortuna o per sfortuna pensa a tutto al posto mio: tiene la tempesta lontana da me e mi consente di focalizzarmi interamente sul mio lavoro e spingere a tutta su ciò che è strettamente mio compito. Ogni giorno abbiamo un Performance meeting con lo staff dedicato e con Dario David Cioni, ieri abbiamo pure interrotto la cena per farlo. Ogni dettaglio che può migliorare la mia prestazione di domani va individuato e discusso.»

CRITICITÀ SPECIFICHE - «Il lavoro per il record dell'ora è diverso da qualsiasi altro tipo di competizione su pista. All'inizio vorresti spingere di più perché hai sensazioni buone e vorresti andare oltre, poi però arriva un momento che in gergo si chiama cut off e lì inizi a soffrire: si supera più di testa che di gambe. Ed è pure una questione di squadra: anche solo i "miei ragazzi" che si mettono a fare un po' gli scemi o la mia famiglia che mi sostiene possono infondermi la forza giusta.»

COME STO - «Nei dati, nei Garmin, nel misuratore di potenza, i valori sono buoni e spero di stare altrettanto bene domani: dovrò produrre il massimo sforzo che mi è fisicamente possibile, il più intenso della mia vita.»

LA PISTA DI GRENCHEN - «Gli strateghi la amano soprattutto per le condizioni dell'aria, è più fresco di Montichiari: circa 10 gradi. Personalmente corsi qua la prima Coppa del Mondo e fu una bella esperienza, spero mi porti fortuna.»

OBIETTIVO REALISTICO - «Chiaramente spero di fare anche solo un metro più di Dan Bigham, poi il sogno sarebbe di fare "il record dei record": insomma, coprire la massima misura che è nelle mie possibilità.»

LA PRESSIONE - «Non sento il peso dell'evento e del dover parlare coi media etc etc. Contrariamente ad altre occasioni, so che le condizioni domani non cambieranno rispetto a ieri o oggi, sono quelle ideali: dipende solo dalla gamba, se va bene bene, se va male sarò semplicemente un altro italiano che ci ha riprovato dopo quarant'anni.»

L'IMPORTANZA DEL RECORD - «Al primo posto per me rimane l'oro olimpico, il punto più alto della carriera: non si può sminuire, è il successo più importante che uno sportivo possa vivere. L'eventuale record dell'ora di domani si collocherà tra le altre mie belle vittorie. Se andrà bene "normalmente" entrerà nel mazzo, se invece andrà benissimo mi sentirò vicino ai grandi come Moser.»

LA BICICLETTA - «Rispetto alle bici consuete, è più pesante ma più veloce: siamo sui 9 chili, magari per i primissimi giri non ti senti tanto veloce, ma dopo qualche minuto prendi confidenza e inizi a volare. Perché pesa così? Perché Pinarello ci ha messo dentro tanto amore (ride ndr). Non so ancora bene che rapporto userò: mi sono allenato sia col 65 che col 66, posteriore 14. Sarà più simile a un assetto da strada che da pista.»

LA MUSICA - «La mia playlist l'ha scelta il mio amico Thomas che domani farà il "dj set", la musica che avrei voluto non l'ho potuta mettere perché andava oltre il codice penale: l'abbiamo scelta più soft per non impressionare il pubblico. Anche Thomas non l'ho mai visto così agitato per una mia gara, ne sono felice.»

 

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