I PIU' LETTI
I VOTI DI STAGI. POGACAR NON È SOLO, ARU SI'
di Pier Augusto Stagi | 06/09/2020 | 18:22

Fabio ARU. 1. Uno, perché da qui si deve ricominciare e ripartire. Il discorso potremmo sbrigarlo con due parole: non c’è più. Oppure: non c’è mai stato. O ancora: aveva un motorino e l’ha fuso. Ognuno può dire quello che vuole e gli pare, difatti da almeno tre anni uno degli esercizi migliori è proprio questo: dire la propria sulla fine o la brusca interruzione di Fabio.

Alla base di tutto ci sono le attese che ognuno di noi aveva riposto in questo ragazzo di buonissime speranze, che era cresciuto tanto e bene in un team che lo coccolava come pochi ed era seguito come nessuno da un Beppe Martinelli, che non si è mai dato pace per l’addio alla sua squadra, considerato come un tradimento. Poi c’è l’ingaggio, da top-player. Non si può ridurre tutto in palanche, ma non si può nemmeno fare finta di niente; un ingaggio milionario (più di 3 milioni di euro all’anno per tre anni) è pur sempre un ingaggio milionario e presuppone che ciò che percepisci tu lo possa ripagare con i risultati, con le prestazioni. 

Poi c’è l’aspetto umano. Tocca persone che si sono giocate il posto per scarso rendimento non loro, ma del corridore sardo: dal responsabile sanitario Roberto Corsetti, con i colleghi Antonio Angelucci e Pietro Ronchi, passando per i preparatori Samuel Marangoni e Giacomo Notari e per arrivare ai direttori sportivi Mario Scirea e Daniele Righi. Via tutti perché non adeguati, per non dire all’altezza. Alcuni, in verità, solo perché non sanno l’inglese. Perché oggi è importante parlare la lingua della Regina, poco importa sapere quello che dici, sapere quello che fai. Vabbé. Ecco che arrivano altri luminari, altre figure professionali, ma il risultato è quello lì, quello di sempre. Forse andrebbe anche capita la posizione di certe figure, che fanno solo figure. Se io dicessi che da domani vado a fare il preparatore, cosa pensereste? Eppure ho corso in bicicletta (francamente ho molto più rincorso che corso, ma lo scrivo solo perché la fatica la conosco per davvero). 

E allora, la questione è molto più delicata e complessa di quella che la si fa. La storia è una brutta storia, che ci mette davanti agli occhi un corridore che è solo. Un corridore che è probabilmente più forte di quello che noi ultimamente vediamo, ma non ha la forza di rialzarsi, schiacciato anche dal peso di tante, troppe scelte sbagliate. Se si pensa che a sbagliare siano sempre gli altri, ci si sbaglia.

È come la storia di Pantani: è stato lasciato solo, si diceva. No, Pantani ha voluto la solitudine, l’ha cercata come sola via d’uscita. Fabio Aru è un corridore che ha cambiato squadra portandosi dietro soltanto Tiralongo e un addetto stampa. Non un meccanico, non un massaggiatore, non un paio di gregari fidati, niente di niente. Solo è passato dall’Astana alla UAE Emirates.

Ognuno in questa vicenda deve fare il proprio esame di coscienza e capire se ci sono stati errori e soprattutto capire quali, ma il primo che deve sedersi per provare a comprendere cosa fare da grande e quale strada intraprendere è proprio Fabio. È un ragazzo intelligente e sensibile, al quale ho sempre voluto bene, ma per una volta l’orgoglio lo lasci da parte. In questa fase può solo fare altri danni.

IL TOUR. 10. Ieri abbiamo mosso le nostre perplessità, che non sono state solo nostre, ma anche di altri quotidiani italiani e stranieri, oltre ai siti di tutto il mondo. E senza colpo ferire gli organizzatori transalpini ne hanno preso atto. Non hanno fatto come avremmo fatto noi italiani: solita stampa carogna, per non dire di peggio. I cugini si sono limitati a leggere e a domandarsi: hanno ragione a scrivere ciò che hanno scritto? Sì. Oggi hanno risposto piazzando il personale e la gendarmeria lungo il Col de Marie Blanque, e le zone più critiche e affollate per contenere con tanto di corde la folla che ieri aveva occupato in maniera scomposta la strada (attendiamo con pazienza gli studi degli sociologi e delle barriere che inducono al superamento). Insomma, hanno prontamente posto rimedio ad una grave falla, ad una brutta manchevolezza. Che dire? Bravi!

Tadej POGACAR. 10 e lode. Non è mai bello dire ve l’avevo detto, ma l’avevo detto, l’altro ieri, quando è stato rallentato da una foratura: questo ragazzo si riprenderà presto e sarà l’uomo nuovo e in più in questo Tour. È sloveno (prepariamoci a servizi su questa nazione sinistra che fa cose sinistre in tutto lo sport), ma corre per una squadra che ha una matrice italiana, bici italiane (Colnago), un organico che a parte le questioni di cui sopra (leggi Aru) sta vincendo a più non posso. Insomma, vive due sentimenti contrastanti e opposti, ma questa sera ha più di una ragione per festeggiare e festeggerà. Taddeo è un ragazzo dal talento pazzesco. Prosit! 

Primoz ROGLIC. 10. Al primo pit stop è primo. Questo è quello che conta, anche se non conta poi molto perché ciò che davvero vale è il 20, tra due settimane, a Parigi. Ma lo sloveno della Jumbo Visma, anche lui con attrezzi italiani (Bianchi), non mi sembra né spaventato né tantomeno convinto che la corsa sia finita. Anzi, mi dà proprio l’impressione di essere concentrato come pochi e mi dà anche l’idea di divertirsi come nessuno. E per gli altri c’è ben poco da ridere.

Marc HIRSCHI. 9. Il 22enne svizzero è davvero un talento, sia per come corre, sia per come interpreta le corse. Non è un corridore banale. Dico una banalità: anche lui non è italiano.

Egan BERNAL. 7. Per i suoi standard non sta andando fortissimo, ma non sta andando nemmeno piano. Può solo migliorare: per questo sarà un bel Tour.

Mikel LANDA. 8. Mai così pimpante e reattivo. Spesso apatico, spesso distratto, spessissimo anche sfortunato o rallentato per ragioni di squadra (ricordiamoci il possibile podio al Giro, quando fu fermato sul Mortirolo). Forse anche in questo inizio di Tour ha perso un po’ troppo, ma di terreno per rimediare ce n’é.

Guillaime MARTIN. 8. Il filosofo della Cofidis è tra le più belle sorprese di questo Tour. Per il momento ha corso non bene, ma benissimo. 

Damiano CARUSO. 7. È il nostro uomo simbolo, uomo Nazione. Oggi ci fa risalire un po’. Sedicesimo a 3’42” da Roglic.

Emanuel BUCHMANN. 5. Era venuto qui per fare classifica, è già fuori.

 

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Pinarello ha appena presentato la sua nuova collezione di abbigliamento primavera-estate, un’ampia scelta di capi in cui l’aerodinamica, il comfort e le prestazioni vengono decisamente spinte al massimo. Si tratta...

La nuova Bianchi Infinito nasce per chi ama pedalare a lungo all’insegna di un maggiore comfort e di una posizione in sella meno estrema. UNA GEOMETRIA PER TUTTI Partendo infatti dalla collaudata...

Q36.5®, marchio bolzanino fondato da Luigi Bergamo e Sabrina Emmasi, ha appena lanciato la nuova collezione Nibali SS2024 dedicata a Vincenzo, lo Squalo per intenderci. La nuova collezione estiva firmata...

Vanno bene per la prossima avventura in gravel, quella della domenica ma anche per il viaggio in bikepacking che hai come sogno nel cassetto per la prossima estate. Vanno benissimo sui...

Come da tradizione, i primi giorni di maggio sono l’occasione per Bianchi di fare tappa a Riva del Garda (TN) per il Bike Festival Garda Trentino, quest’anno in programma dal 2 al 5...

Qualche sporadica goccia di pioggia non ha rovinato la festa dell’XC Tra le Torri 2024, che da quest’anno è tornato a far base nel centro di Farra di Soligo, nel...

Colnago presenta oggi la G4-X, il suo nuovo modello di bici da gravel veloce. Perfettamente bilanciata, pensata per dare il massimo in ogni...

Scicon Sports, il marchio internazionale noto per le sue borse da viaggio per bici e prodotti lifestyle, ha annunciato una partnership pluriennale con il Tour de France diventando fornitore e prodotto ufficiale...

Un’ondata di biker è pronta a travolgere Farra di Soligo il prossimo 1° maggio. Ormai da qualche anno il giorno della Festa dei Lavoratori è diventato anche un giorno di...

Il 1° giugno sarà una giornata di coesione per tutti gli appassionati di gravel, infatti, alle 6:00 sarà l’ora di Rebound, ovvero l’evento gravel percorribile in ogni parte del mondo...

Briko®, azienda impegnata a 360° nel ciclismo, ha appena avviato una lodevole campagna di rottamazione e recupero dei caschi da bici chiamata “UpCycling”. L’iniziativa, già attiva dal 15 aprile, permette...

La famiglia adaptive di Fizik si amplia con la nuova Antares Adaptive, un modello che ha fatto storia ed insieme alla Arione e alla Aliante ha contraddistinto la storia del...

Tredici edizioni e la Colli della Sabina riesce ancora a stupire. Emozioni, un bagno di folla e sapori tipici a volontà. A Passo Corese, in provincia di Rieti, è andata...

La 785 Huez rappresenta tutto quello che serve se siete alla ricerca di una bicicletta altamente performante, un prodotto destinato ai ciclisti più sportivi ed esigenti, quelli che puntano ai...

In un appuntamento sempre immancabile per le aziende di riferimento del ciclismo off-road e il mondo della mountain bike, anche quest’anno Northwave sarà tra i protagonisti del Bike Festival Garda Trentino a...

Trek presenta oggi il nuovissimo CarBack Radar, uno strumento potentissimo che mira a rendere la vostra esperienza in bici sulle strade decisamente più sicura. Alta tecnologia per la sicurezza stradale,...

Ognuno di noi può cercare di ridurre il proprio impatto sull’ambiente grazie a comportamenti più virtuosi, una strategia che possiamo allargare a più orizzonti possibili, ciclismo compreso. Tra le...

È stata una delle fughe più emozionanti degli ultimi tempi quella di Alberto Bettiol alla Milano Torino, gara poi vinta in solitaria dall’atleta dell’EF Education - EasyPostT.  In questa occasione...

Il 2024 è un anno di grande importanza per il noto marchio di biciclette Guerciotti, che ha mosso i suoi primi passi tra le mura del primo negozio di via...

Che il motore Polini E-P3+ sia un motore universale nato per soddisfare le esigenze dei produttori di e-bike non c’erano dubbi, una drive unit che oggi diventa compatibile con la...

Full Speed Ahead (FSA) ha emesso una dichiarazione ufficiale di richiamo volontario riguardante il movimento centrale Gossamer AGX+ che è stato consegnato tra gennaio 2022 e dicembre 2022. FSA ha...

Sarebbe bello proporre soluzioni avanzate ad un prezzo altamente accessibile, no? È così che prende l’abbrivio la vita di due nuovi prodotti per VISION, ovvero per le ruote SC45 e...

Specialized annuncia oggi il lancio della Turbo Creo 2 in alluminio, una e-bike moderna e versatile che porta le migliori tecnologie a disposizione del marchio ad un pubblico ancora più...

È notizia di oggi: Time ha completamente rivisto e semplificato la gamma dei pedali da strada e da mtb, rendendo più facile ed intuitivo  il confronto tra i modelli e...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Sarebbe bello proporre soluzioni avanzate ad un prezzo altamente accessibile, no? È così che prende l’abbrivio la vita di due...
di Giorgio Perugini
Nei mesi passati Trek ha ampliato la propria linea di scarpe ad alte prestazioni per ciclismo su strada inserendo tre...
di Giorgio Perugini
Non molto tempo fa KASK presentò al mondo il casco Utopia, un casco modernissimo che ha stravolto gli schemi ottimizzando...
di Giorgio Perugini
Audace, moderno ma anche incredibilmente protettivo e versatile, ecco in poche parole cosa mi trasmette l’occhiale Kosmos PH di Limar,...
di Giorgio Perugini
I caschi sono tutti uguali? Certo che no e questo è un aspetto su cui più volte abbiamo cercato di...
di Giorgio Perugini
Da sempre in casa Trek la parola Madone ha un solo sinonimo ed è “velocità”. La nuova Madone SL 7...
di Giorgio Perugini
Laddove C sta per Carbonio e congiunzioni (anche se oggi dobbiamo parlare di parti), Colnago, Cambiago e Classe c’è anche...
di Giorgio Perugini
Se siete alla ricerca di un winter kit adeguato per pedalare in questo inverno, le proposte di Q36.5® vi daranno...
di Giorgio Perugini
Temevamo un arrivo repentino del freddo e così è stato, ora fuori le temperature sono scese molto e negli ultimi...
di Giorgio Perugini
Desiderate un’esperienza di ascolto ottima anche mentre correte o pedalate? Niente di più facile con le cuffie a conduzione ossea...
di Giorgio Perugini
Per molti amanti del gravel arriva la parte della stagione che regala emozioni forti, infatti, la natura che si appresta...
di Giorgio Perugini
Siamo a novembre e in alcune regioni d’Italia si registrano ancora temperature superiori ai 25°C, una situazione surreale che però...
di Giorgio Perugini
Leggerissime e rigide, ma anche veloci e incredibilmente scattanti, insomma, un set di ruote di livello incredibile alla portata di...
di Giorgio Perugini
Al celebre marchio francese Café du Cycliste non mancano certo stile ed inventiva, del resto, basta sfogliare le pagine della...
di Giorgio Perugini
Scegliere la ruota giusta oggi è complicato, soprattutto se siamo soliti affrontare percorsi misti in cui pianura, salita e discesa...
di Giorgio Perugini
Una cosa è certa, oggi grazie a geometrie molto spinte e al sapiente uso della fibra di carbonio le aziende...
di Giorgio Perugini
C-Shifter è l’ultimo nato dalla nobile famiglia Shifter di Bollé, un occhiale ad alte prestazioni dotato di ottiche sopraffine che...
di Giorgio Perugini
Adidas si è immessa con forza nel ciclismo, un’azione che permette di trovare il celebre marchio a tre strisce sia...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy