I PIU' LETTI
IL TOUR DE FRANCE FEMMES E LE GRANDI D'OLANDA. LA "GELOSIA" DI LEONTIEN VAN MOORSEL - 1. GALLERY
di Paolo Broggi | 15/06/2024 | 08:15

Le cicliste sono entrate a far parte della grande famiglia del Tour 40 anni fa, nel giugno del 1984. E da subito si è parlato olandese: sei atlete "Oranje" si sono piazzate tra le prime otto nella tappa di apertura, con Mieke Havik a conquistare un successo storico. Su correva sulle stesse strade della gara maschile, anche se su percorsi più brevi, e le insaziabili olandesi avrebbero conquistato ben quindici vittorie di tappa (ma non il successo finale, andato alla statuntense Marianne Martin). Da allora l’arancione d’Olanda ha accompagnato la storia del Tour femminile e avvicinandoci all’appuntamento di agosto con la nuova edizione del Tour de France Femmes avec Zwift che partirà da Rotterdam, abbiamo incontrato alcune delle stelle del passato, del presente e del futuro di questa storia straordinaria.

Leontien van Moorsel è sicuramente una delle stelle più luminose della galassia "Oranje", con un palmares di proporzioni straordinarie e una leggendaria rivalità con la sua eroina d'infanzia, Jeannie Longo. Il loro duello più spettacolare andò in scena sull'Alpe d'Huez nel 1992, con Van Moorsel che vinse il Tour Cycliste Féminin appena tre anni dopo la sua unica partecipazione al Tour de France Femmes (1989). L'atleta olandese di Boekel ha concluso la sua carriera esattamente 20 anni fa alle Olimpiadi di Atene, dove ha conquistato nella cronometro la sua quarta medaglia d'oro olimpica, prima di conquistare lasciare il segno anche in pista prendendosi il bronzo nell'inseguimento.

Quattro volte campionessa del mondo su strada, a 54 anni Leontien ne ha fatte davvero tante di cose da quando ha smesso di pedalare: «Ho fatto davvero di tutto: concerti, televisione, pubblicità... Sono il direttore di gara dell'Amstel Gold Race Ladies. Per 10 anni ho gestito una casa - la Leontienhuis, vicino a Rotterdam - dove aiutiamo 100 famiglie che lottano contro i disturbi alimentari». Una patologia che lei stessa conosce bene visto che ad un certo punto ha dovuto interrompere la sua carriera e superarla prima di tornare alle corse nel 1998.

Leontien, lei aveva 14 anni quando nel 1984 si disputò il primo Tour de France Femmes: cosa ricorda?
«Che allora per la gara maschile era l'unica cosa che contava! Non credo nemmeno che la gara femminile abbia avuto una copertura televisiva in Olanda. Di ciclismo femminile nel mio Paese si parlava solo sulle riviste specializzate e passano alcuni brevi spezzoni in tv, nient’altro».

Cosa l’ha spinta allora a scegliere la bicicletta?
«Ho iniziato a pedalare perché lo faceva mio fratello. Lui ha un anno più di me e abbiamo tre sorelle più grandi. Ogni volta che mio fratello andava alle gare, le mie sorelle dovevano prendersi cura di me. Ma poi andavo a spifferare dei ragazzi con cui si baciavano e tutto il resto... Alla fine, i miei genitori hanno deciso di non affidarmi più alle mie sorelle e hanno iniziato a portarmi alle gare. È così che sono entrata nel mondo del ciclismo. Quando mio fratello è diventato troppo grande per la sua bici, l'ho ereditata e ho iniziato a girare per Rotterdam. All'epoca avevo otto anni. Non appena ho capito di avere un po' di talento, il Tour de France è diventato il mio grande obiettivo».

Il sogno si è avverato nel 1989, a soli 19 anni...
«Che ricordi meravigliosi! Sono arrivata trentunesima, c'era Jeannie Longo ai vertici e volevo diventare come lei. Quel Tour mi ha fatto capire che perdere un po' di peso avrebbe potuto permettermi di puntare al podio. Naturalmente, sono rimasta sconcertata quando il Tour è stato cancellato l'anno successivo, ma sono stato felice che sia arrivata un'altra gara a colmare il vuoto, anche se aveva un nome diverso. Nel 1989 sembrava che le donne fossero solo un diversivo prima che gli uomini entrassero in scena, cosa non ideale. Poi finalmente abbiamo ricevuto l'attenzione che meritavamo: un Tour tutto per noi donne».

E nel 1992, il suo grande duello con Jeannie Longo e lo spettacolo della sfida sull'Alpe d'Huez.
«Quella del 1992 è stata la mia più grande vittoria al Tour. Sono arrivata in punta di piedi e mi sono trovata a sfidare il mio modello. In seguito mi sono resa conto di quanto deve essere stato difficile per Jeannie vedere una giovane promessa sfidarla a viso aperto sul suo stesso terreno. Avevo un rispetto pazzesco per lei come atleta. Come persone, però, siamo di stampo completamente diverso. Le nostre sfide dentro e fuori dalla bici hanno dato grande visibilità  allo sport femminile e il nostro duello sull'Alpe d'Huez è passato alla storia! Ero un fascio di nervi, se Longo avesse saputo...».

Cosa pensa del Tour de France Femmes avec Zwift che quest'anno partirà dai Paesi Bassi?
«È fantastico. E confesso di essere un po' gelosa di questa generazione. Quanto mi sarebbe piaciuto correre il Tour in Olanda! Demi Vollering ed io veniamo entrambe da questa regione, da Rotterdam: è davvero qualcosa di speciale vedere la prima tappa e la cronometro che si svolgono qui».

Negli anni '80 le cicliste olandesi erano già una forza da non sottovalutare ma non erano così brave in montagna come le ragazze che sono venute dopo, vedi Anna van der Breggen, Annemiek van Vleuten e ora Demi Vollering. Come mai?
«Le cicliste olandesi di oggi sono più in forma e più magre rispetto agli anni '80. E poi hanno telai fantasticamente più leggeri».

Come fa una piccola nazione di soli 17 milioni di abitanti a sfornare campioni di livello mondiale generazione dopo generazione?
«Abbiamo club ciclistici in ogni angolo dei Paesi Bassi, molte strade pianeggianti e piste ciclabili dove è possibile pedalare in sicurezza ovunque. I bambini imparano a pedalare in questo modo e vanno anche a scuola in bicicletta».

Lei sostiene anche un programma - Rotterdam Peloton - che insegna alle donne ad andare in bicicletta. Perché è stato importante per lei partecipare in questo modo al Grand Départ di Rotterdam?
«Quando otto mesi fa mi hanno chiesto di essere ambasciatore per il Grand Depart del Tour, non volevo solo mettere il mio nome, volevo anche avere un impatto reale, volevo qualcosa di concreto. Così ho chiesto di guidare un nuovo progetto: ci sono tante donne a Rotterdam che non sanno andare in bicicletta e che per questo hanno perso la loro indipendenza. Ho pensato di  fare qualcosa per far sì che queste donne possano andare in bici da A a B, e che a loro volta sappiano trasmettere queste abilità alla generazione successiva. Ad esempio, è stato solo a fine carriera che ho iniziato a esplorare i Paesi Bassi in bicicletta e ho scoperto quanto sia bello il mio Paese. Il mio obiettivo è far sì che le donne di Rotterdam siano in grado di uscire e scoprire la loro città e molto molto di più».

LA SCHEDA
Leontien van Moorsel (Paesi Bassi)
Nata a Boekel il 20 marzo 1970
- Campionessa olimpica della corsa in linea (2000)
- Campionessa olimpica a cronometro (2000 e 2004)
- Campionessa olimpica di inseguimento su pista (2000)
- Due volte campionessa del mondo su strada (1991 e 1993)
- Due volte campionessa del mondo a cronometro (1998 e 1999)
- Vincitrice del Tour Cycliste Féminin (1992 e 1993)
- Vincitrice del Tour de la CEE (1992)
- Vincitrice dell'Amstel Gold Race Ladies (2002)

per scoprire le eroine della storia del Tour de France Femmes vai su https://www.letourfemmes.fr/fr/galerie-video/femmes-du-tour

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Ad una barretta energetica affidiamo un grande ruolo quando siamo impegnati nello sport, un ruolo che deve esser certamente all’altezza con la fornitura di un adeguato apporto di carboidrati. Ma...

Probabilmente è stata la bici che ha incuriosito di più nel Criterium du Dauphine fino ad ora e lo è ancora di più oggi dopo la vittoria ottenuta nella quinta...

Un viaggio non si fa certo solo verso una destinazione e non si riassume mai solo delle suo due parti “partenza e arrivo”. Un viaggio concede sempre spazio e tempo...

Da venerdì 13 a domenica 15 giugno 2025, nel suggestivo Anfiteatro romano di Castelleone di Suasa, in provincia di Ancona, le Cicliste per caso, Silvia Gottardi e Linda Ronzoni, organizzano la...

Powerstrap Aeroweave X è la scarpa che combina la tomaia più leggera e traspirante prodotta da fizik con una suola completamente nuova per affrontare la ghiaia con la gravel e...

Un quarto di secolo di innovazione nel mondo della componentistica per biciclette è molto più che un semplice biglietto da visita! Si presenta così Enduro Bearings, marchio di riferimento globale...

Q36.5 rinnova la partnership con il Tour de Suisse come fornitore ufficiale delle maglie di leader per l'edizione 2025. L'azienda italiana, leader nel settore dell'abbigliamento tecnico per il ciclismo, vestirà...

Se c’è una cosa che la V5Rs sa fare benissimo è farvi innamorare, potete starne certi. L’elegante e performante monoscocca Colnago incarna il puro spirito racing della grande azienda di...

A partire da questa stagione il triatleta Sam Laidlow entra ufficialmente a far parte degli atleti sponsorizzati Prologo. Il 26enne francese, che da diversi anni utilizza i prodotti del marchio...

Esistono capi che nell’armadio di uno sportivo non dovrebbero mai mancare ed una di queste ha tutte le caratteristiche offerte dalla nuova maglia tecnica TS1 V2 a maniche corte di...

Mettete tradizione, tecnologia, creatività e design da una parte, poi prendete il meglio della cultura ciclistica e della moda italiana ed unite tutto per creare qualcosa di raro. Nasce così...

Il gravel cambia e si fa sempre più veloce, basta guardare le bici preparate per le più importanti gare del calendario internazionale. Miche si fa trovare pronta e va ad...

Prologo ritorna a distanza di un anno sul gradino più alto del podio al Giro d’Italia e lo fa con Simon Yates, atleta di punta del Team Visma | Lease...

Qui in foto trovate la nuova NINETY-SIX 9000, la full suspended di alta gamma proposta da Merida per il mondo delle corse, una mtb ad alte prestazioni dotata oggi del...

Simon Yates, vincitore del Giro d’Italia numero 108, si è riappropriato della maglia rosa là dove l’aveva perduta sette anni fa, sulle rampe del Colle delle Finestre. Una vittoria che...

Dopo il lancio dei nuovi componenti mountain bike XTR M9200 Di2 wireless, SHIMANO è lieta di presentare l’aggiornamento del pedale ad alte prestazioni XTR PD-M9200, progettato per i biker, i...

Forse i più ricordano l’anno 1973 per la crisi energetica e per l’Austerity con cui molti paesi occidentali corsero ai ripari per cercare di contenere i consumi energetici, ma chi...

Thule è lieta di annunciare il lancio di Thule OutPace, il nuovo portabici leggero e compatto pensato per chi usa la bici occasionalmente. Disponibile nelle versioni da 2 o 3...

Con ancora in mente le immagini dei corridori del Giro d'Italia in visita dal Papa, oggi diamo spazio a un'altra iniziativa pensata per celebrare il Giubileo in bicicletta. Tra 10...

A partire dal primo giorno dell’estate 2025 tornano le Scalate leggendarie nelle Terre del Monviso, le chiusure al traffico dei veicoli a motore nelle valli Stura, Grana, Maira, Varaita, Po-Bronda...

Polini Motori è orgogliosa di annunciare la propria partecipazione, in qualità di Title Sponsor, al Gran Premio Polini d’Italia, tappa unica del FIM Ebike Enduro World Cup 2025, in programma...

Sono solo 50 esemplari unici, 50 velocissime 795 Blade RS dipinte a mano da Jay Kaes, bici da WorldTour che fondono la migliore tradizione ciclistica francese all’arte. Il risultato? Semplice,...

Borsa Ultra Bar, Borsa Bento Ultra e Ultra Snack Bag, 1-2-3, ecco a voi la proposta POC per allestire la vostra bici per la prossima fuga fuori città. Le tre...

Ethic Nutraceitici è una linea di prodotti ideati per offrire un rimedio, un supporto ed una risposta sicura  alle problematiche più comuni che possiamo incontrare nella vita di tutti i giorni....

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy