Si racconta che l’idea di questi Guanti Castelli Boa AW16 sia nata esattamente durante la Milano-Sanremo del 2014, un’edizione che non viene ricordata come la Classicissima di primavera ma come una gara corsa in condizioni estremamente rigide più tipiche dell’inverno profondo. Neve, vento e pioggia gelata si rivelarono determinanti e i corridori non riuscivano più a muovere le mani né per vestirsi né per mangiare. Le mani intirizzite sono una delle sensazioni più brutte che si possa vivere mentre si pedala poiché ogni operazione manuale diventa praticamente impossibile e la dispersione del calore si rivela poi determinante per l’equilibrio di tutto il corpo.
Grazie al sistema di chiusura Boa® Tecnology, i tecnici di Castelli sono riusciti a progettare un guanto per le condizioni fredde, facilissimo da indossare e da togliere. Tutto funziona nella maniera più facile con il rotore Boa IP1, visto che anche indossando i guanti si rivela semplicissimo azionarlo per aumentare o diminuire la tensione dei cavi che determinano la vestibilità del guanto. L’intreccio dei cavi arriva fino alla parte alta del polso, in modo da consentire di indossare il guanto ben sotto le maniche della giacca, escludendo l’ingresso dell’acqua e del freddo.
Il guanto è stato prodotto utilizzando la tecnologia OutDry per ottenere una perfetta impermeabilità e resistere al vento. Gli elementi climatici restano fuori, bloccati dal primo strato laminato e la traspirabilità non viene assolutamente intaccata. Una stampa in silicone assicura una buon presa sul manubrio e sulle leve e all’interno un comodo e caldo pile fornisce tutto il calore necessario.
Questi guanti entrano di diritto tra quelli di Castelli che vantano l’etichetta Rosso Corsa, una speciale investitura rilasciata solo a quei prodotti che fanno dell’innovazione un vero e proprio “plus”. La progettazione dei Guanti Castelli Boa AW16 rispecchia i più alti standard qualitativi aziendali e rappresenta in assoluto una delle migliori collaborazioni che il settore possa vantare.
Tenere gli agenti climatici lontani dal nostro corpo è la prima cosa da fare durante tutto l’inverno, così facendo rimane solo il gusto di una bella pedalata.
Giorgio Perugini