La notizia è di pochi giorni fa, una delle solite notizie che accompagna il periodo delle gare non solo in Italia, ma in tutta Europa. Il Team Tibco-Silicon Valley Bank ha dovuto salutare per sempre quattro bici portate via dai ladri durante la notte, presso l’Hotel Wasper Herbert a Wapse nei Paesi Bassi, esattamente in vista della seconda tappa del World Tour femminile.
Ovviamente tutte le bici sottratte rappresentano un duro colpo nel budget di un team che pianifica ogni particolare ben prima che inizi la stagione.
I modelli rubati sono delle Fuji Supreme s con Dura-Ace Di2, montate con ruote Reynolds Aero 46 per tubolare e pedivelle InfoCrank, tutte semplicemente molto riconoscibili, anche per le taglie tipicamente femminile. Come potrete immaginare, ogni bicicletta ha in queste configurazioni prezzi elevati e poterne ricomprare altre porterà il Team a fare delle rinunce in altri ambiti.
Occorre fare qualcosa contro questo fenomeno e ostacolare chi ruba a piazzare le bici o eventualmente i vari pezzi. È una buona linea guida chiudere affari solo con documenti di garanzia che provino la provenienza lecita del pezzo in vendita, almeno il primo scontrino.
Durante l’ultimo fine settimana si è corsa la Gf Laigueglia Alé e mi è appena arrivata la notizia che il fortissimo Team Biemme Garda Sport a causa di un ingente furto nella giornata di sabato 12 marzo non ha potuto schierare gli iscritti, già pronti ed in forma per puntare alla vittoria.
“Nonostante l'ingente danno economico subito, l'entusiasmo e la determinazione non hanno abbandonato la formazione di Lonato del Garda, che prontamente saprà risollevare il proprio morale con le migliori soddisfazioni sportive.”
Questo racconta il comunicato ufficiale, ma ciò che rimane è la delusione e l’amaro in bocca perché queste bici torneranno a pedalare sulla strada e saranno comprate da persone “furbe” che non si chiedono il motivo di prezzi cosi convenienti…
Abbiamo ancora negli occhi i filmati delle Iene (clicca qui) ma credetemi, alcune non finiscono neanche all’estero e vengono smembrate e vendute qui in Italia. Quelle che oltrepassano i confini, come nel caso del filmato, mettono in mostra le enormi falle dei controlli frontalieri, gli unici elementi che potrebbero arginare questo fenomeno. Rimane poco da dire, anche perché quando questo accade a squadre professionistiche o Team che partecipano alle granfondo c’è nella maggior parte dei casi una copertura assicurativa. Quando purtroppo accade al singolo atleta che prende un fine settimana per spostarsi nel nostro paese, reo di ospitare le più belle granfondo del mondo, questo è un problema enorme!
E fresco di ieri è il furto alla sede brianzola della Kuota, con
lo showroom e parte dei magazzini svuotati da professionisti del furto
nel giro di pochi minuti. Biciclette super accessoriate, gruppi, ruote e
componenti vari hanno preso il volo sul far dell'alba di lunedì.
Il nostro consiglio? Mai lasciare la bici incustodita, mai lasciarla nei box e negli spazi comuni degli alberghi, a meno che non ci sia dietro una organizzazione competente e validissimi sistemi di sicurezza come CyclistHotel insegna. Ma se proprio non c’è altra soluzione, portatela in camera e dopo l’arrivo affidatevi solo a persone qualificate per andare al pasta party!
Prestate attenzione alle due foto, se vedete queste bici in giro o in qualche mercatino non esitate a contattare le autorità competenti, anche in caso di dubbio!
Giorgio Perugini