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CORSE E RICORSI. TRENTO-MONTE BONDONE, UN TRAGUARDO MITO LEGATO AL NOME DI GAUL
di Danilo Viganò | 13/12/2023 | 08:04

La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi.

Se avete una foto d'archivio nel cassetto, un ritaglio di giornale o desiderate che si racconti di questa o quella corsa, non esitate a scriverci agli indirizzi info@tuttobiciweb.it oppure daniloviga@gmail.com. Buona lettura.

Secolo scorso, anni Cinquanta, mese di giugno. Il Veloce Club Trentino, una fra le società più antiche del panorama internazionale (fondata il 15 febbraio 1887 con lo statuto firmato in 29 articoli da L'Imperial Regio Consigliere Aulico dottor Rungg), dà ufficialmente il via alla Trento-Monte Bondone per dilettanti di prima, seconda e terza serie. Era il 1949. Alla presidenza Francesco Gerloni (fondatore Velo Club), il comm. Ferdinando Brazzali (33 anni), Ennio De Gasperi e Michele Coser attualmente in carica. Il Bondone, la montagna mitica di Charly Gaul che nel 1956 conquistò una delle tappe mitiche del Giro d’Italia, entrate nella storia e nella leggenda dello sport per lo scenario di tregenda che riporta l’uomo ai suoi limiti in una giornata con condizioni meteo mai verificatesi in nessuna corsa al mondo.

 


La prime dodici edizioni si conclusero a Vaneze. Cesare Tomasi fu il primo a scrivere il suo nome nell'albo d'oro. Lo seguirono Vasco Modena, Rino Parisi, Natale Franceschini vincitore di tre edizioni, Aldo Moser nel 1953, Angelo Bergamini, Giorgio Mancini, Isaia Vidale, Adriano Vittoretto e Gianni Carpertani detto "il camoscio di Mezzomonte". Amava la salita Carpentari, dotato di una forza incredibile vinse ben cinque edizioni di cui, rammentiamo quella del 1962, con l'arrivo per la prima volta ai 1600 metri di Vason, dove inflisse 20" a Felice Gimondi.

Dal 1966 in avanti fecere capolino le vittorie di Ezio Consolati, Gianni Fochesato, Gianfranco Frison, Renato Martinazzo (1969-1971), Mario Lanzafame in maglia Bustese, Fausto Bertoglio della Domus Pedrengo che appena tre anni dopo conquistò il Giro d'Italia fra i professionisti. Romano Nichelatti fu invece il primo trentino a vincere, seguito a ruota da Giampietro Corradini e dal bergamasco Ennio Vanotti che nell'edizione del 1975 arrivò al traguardo con 1'35" su Fabio Rosanelli e 2'35" su Roberto Bonsangue. Vanotti fu protagonista anche l'anno successivo (terzo) ma la vittoria arrise a Roberto Visentini (Mariani&Calì) con 1'10" nei confronti di Luca Olivetto della Juventina Bertesina. Dodici mesi più tardi Claudio Tanzi (Salotti Bertoli Parma) staccò nettamente i suoi avversari in una delle rare edizioni riservate ai "terza serie": ebbe la meglio su Alberto Pellegrini e Roberto Vesci. Sulla scia del successo di Tanzi giunsero le affermazioni di Silvano De Biasi, Marco Vanelli che in maglia Cedratese rifilò 30" a Lucio Forasacco e 45" a Marino Polini della Lema, Mario Bonzi su Pierangelo Cornelio (GS Monti), Marco Tabai, Ezio Castagna, e del trentino Enzo Malacarne che nel 1983 superò Giancarlo Aldeghi, Michele Rosa e Flavio Giupponi. Il lecchese Aldeghi si riscattò dodici mesi più tardi cogliendo la vittoria nell'edizione del 1984. Poi, fu la volta di Filippo Pietta esultare davanti a Olimpio Pavanello e Moravio Pianegonda, di Giampaolo Fregonese trionfare a Candriai davanti a Gianluca Tonetti (Mecair) e Diego Bittante. E ancora Erminio Rizzi della Massaflex Parma in solitaria con 45" su Mario Benigni (Vivo UC Rosà) e Denis Mocellini e di Giuseppe Borghesi (papà di Letizia che gareggia tra le donna elite nella EF Education Tibco SVB) battere Fabrizio Settembrini e Stefano Cattai.

Gli anni Novanta si aprirono con la doppietta di Carlo Benigni, trentino doc, che nel 1990 precedette Ivan Gotti e Daniele Pontoni, e nel '91 Giuseppe Fontana e Massimiliano Ancelliero. Non tardò a far sentire la sua voce anche un trentino che poi divenne celebre tra i professionisti come Gilberto Simoni. Gibo, allora portacolori del GS Prodet, fece centro al terzo assalto distanziando Oscar Pozzi (Mecair ) di 50" e Luca Prada (Latte Bassi) di 1'04". Daniele Pontoni (oggi cittì della Nazionale azzurra di Ciclocross) che un anno prima ai tricolori di mountain bike si fratturò la clavicola proprio sul Bondone, s'improvvisò scalatore cogliendo il successo nel 1993 davanti a Carlo Benigni e Simone Rebellin. I compianti Gianluca Tonetti (Coalca) e Amilcare Tronca (VP Fis Parolin Sorelle Ramonda) firmaro invece le due edizioni successive: Tonetti battendo Mauro Zanetti e Oscar Pellicioli, Tronca lasciandosi dietro Andrea Paluan e Giuseppe Palumbo. Di rilievo fu anche il trionfo di Maurizio Vandelli nel 1996. In quel periodo con la MBM Rosa di Brescello il modenese si affermò relegando in seconda posizione Gianluca Valoti della Colpack e in terza Stefano Finesso. Si arrivò così alla prima vittoria straniera a firma dell'ucraino Alexander Fedenko nel 1998 imitato l'anno dopo dal russo Maxim Smirnov; quindi la vittoria di Agostino Andreis della Pagnoncelli a chiudere il diciannovesimo secolo.

Con l'avvio del nuovo Millennio, la classica trentina incoronò Ramon Bianchi nell'edizione del 2000 che il corridore del team Aqua MG Mema conquistò sul francese Moreau e Masolino. L'anno successivo dominò Ezio Casagrande. A 24 ore dal suo trionfo nel campionato italiano degli elite, l'allora portacolori della Site Frezza Mattiuzzo tagliò il traguardo davanti a Damiano Giannini e Francesco Magni. Nel 2002 Fabio Quercioli precedette Mauro Facci e l'australiano Scott Davis, nel 2003 Simone Rovejaz ebbe la meglio su Ivan Zanolli e Matteo Zecchin, mentre Sergio Ghisalberti fece sua l'edizione 2004 dopo aver staccato Mattia Turrina e Michele Gaia. Dodici mesi più tardi svettò il lituano Drasutis Stundzia di tessera italiana per la Cyber Team Oleodinamica Panni, che riuscì a soprendere il biker colombiano Leonardo Paez. Chiuse il podio Fabrizio Gaelazzi della Filmop. Uno spazio importante se lo ritagliò anche Luca Zanasca nel 2006 quando, per distacco, vinse anticipando Emanuele Fornasier e Cristiano Colombo. La stagione seguente proclamò a vincitore Gabriele Graziani della Concrete San Marco Caneva. Arrivò a braccia alzate al traguardo dopo un bel duello con Michele Magni (Bergamasca Colpack) e Marco Bandiera della Zalf. Ormai prossima alla fine del suo lungo viaggio la corsa degli scalatori fu testimone delle imprese di Diego Zanco su Leopoldo Rocchetti e Gianluca Brambilla, di Omar Lombardi davanti a Damano Ferraro e Cristiano Colombo, di Daniele Dall'Oste sullo stesso Lombardi ed Enrico Barbin, e infine di Stefano Di Carlo che nel 2011 chiuse la scrittura della Trento-Monte Bondone superando Gianmarco Di Francesco, Alfio Locatelli e Davide Formolo. La gara fu un successo organizzativo e si concluse dopo 63 edizioni.

nella foto: Gianni Carpentari nella vittoria del 1962 su Felice Gimondi

ALBO D'ORO
1949- Tomasi Cesare (Individuale)
1950- Modena Vasco (Cofler Rovereto)
1951- Parisi Rino (Wilier Triestina)
1952- Franceschini Natale (Individuale)
1953- Moser Aldo (US Aurora Trento)
1954- Franceschini Natale (US Aurora Trento)
1955- Franceschini Natale (US Aurora Trento)
1956- Bergamini Angelo (Individuale))
1957- Mancini Giorgio (Sanpellegrino Sport)
1958- Vidale Isaia (GS Lainatese)
1959- Vittoretto Adriano (Individuale)
1960- Carpentari Gianni (SC Banecense)
1961- Carpentari Gianni (SC Banecense)
1962- Carpentari Gianni (SC Banecense)
1963- Carpentari Gianni (SC Banecense)
1964- Rossetto Alberto (Individuale)
1965- Carpentari Gianni (Cavallino Rosso)
1966- Consolati Ezio (UC Meratese)
1967- Fochesato Gino (Velo Club Longarone)
1968- Frison Gianfranco (GS Carraro Campodarsego)
1969- Martinazzo Renato (Triplex Ponzano)
1970- Lanzafame Mario (UC Bustese)
1971- Martinazzo Renato (Triplex Ponzano)
1972- Bertoglio Fausto (Dumos Pedrengo)
1973- Nichelatti Romano (US Borgo Valsugana)
1974- Corradini Giampietro (GS Bencini Verona)
1975- Vanotti Ennio (GS Mobili Doneda)
1976- Visentini Roberto (Mariani&Calì)
1977- Tanzi Claudio (Salotti Bertoli Parma)
1978- De Biasi Silvano (Juventina Bertesina)
1979- Vanelli Marco (SC Cedratese)
1980- Bonzi Mario (GS Quarella Marmi)
1981- Tabai Marco (Inoxpran)
1982- Castagna Ezio (Mainetti Eddy Marino)
1983- Malacarne Enzo (GS Adambrau Bolzano)
1984- Aldeghi Giancarlo (Cavedil Tolotti)
1985- Pietta Filippo (Fanini Berti Pistoia)
1986- Savoia Tiberio (Fiat Agri)
1987- Fregonese Giampaolo (GS Arredo House)
1988- Rizzi Erminio (GS Massaflex Parma)
1989- Borghesi Giuseppe (Car Supermercati)
1990- Benigni Carlo (GS Latte Bassi)
1991- Benigni Carlo (GS Latte Bassi)
1992- Simoni Gilberto (GS Prodet)
1993- Pontoni Daniele (Zalf Fior)
1994- Tonetti Gianluca (Coalca Forniture Alberghiere)
1995- Tronca Amilcare (Fis Parolin Sorelle Ramonda)
1996- Vandelli Maurizio (MBM Rosa Brescello)
1997- Fedenko Alexander (Ukr-Serenissima Pasta Montegrappa)
1998- Smirnov Maxim (Rus-GS Sonego Sport)
1999- Andreis Agostino (Ceramiche Pagnoncelli)
2000- Bianchi Ramon (Aqua MG Boys Mema)
2001- Casagrande Ezio (Site Frezza Marchiol)
2002- Quercioli Fabio (Grassi Mapei)
2003- Rovejaz Simone (AC Roeder 1956)
2004- Ghisalberti Sergio (UC Bergamasca 1902)
2005- Stundzia Drasutis (Ltu-Cyber Team Panni Oleodinamica)
2006- Zanasca Luca (Podenzano Tecninox)
2007- Graziani Gabriele (Concrete San Marco Caneva)
2008- Zanco Diego (Trevigiani Dynamon)
2009- Lombardi Omar (Cremonese Unidelta Lucchini Arvedi)
2010- Dall'Oste Daniele (Palazzago Elledent Rad)
2011- Di Carlo Stefano (Marco Pantani Caffè Mokambo)

 

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