Ci sono prodotti che hanno fato la storia del ciclismo, per un un motivo o per l’altro. Alcuni di questi sono stati innovativi a priori, altri hanno accompagnato campioni lungo entusiasmanti carriere. Altri invece hanno fatto entrambe le cose, come accadde nel 1990 con Flite di Selle Italia. Oggi Flite si rinnova come oggetto culto per amatori e professionisti.
Fior di campioni per una storia importante
Tante sono le pagine scritte dal mitico Pantani o dall’evergreen Gilbert in sella a Flite, una sella fin da subito innovativa per via della sua forma a T. Oggi, quello che esce dallo stabilimento di Asolo, è un pezzo di altissima scuola interpretato secondo le migliori innovazioni al servizio di Selle Italia.
Pronti, via. Ed è già campione del mondo!
La abbiamo vista per la prima volta ai Campionati del Mondo di Ciclocross 2020 sulla bici di Mathieu Van der Poel, un battesimo che ha poi visto la nuova Flite Boost salire sul gradino più alto del podio. Venendo al sodo, Flite Boost è compatta e offre una seduta definita comunemente piatta. Oltre a questo, quello che è apprezzabile osservandola di profilo è il taglio caratteristico del naso, pronto per accogliere il ciclista in ritorno dal fuori sella o, ancora meglio, efficace nella massima fase di spinta con le gambe mentre « si mena » pancia a terra.
Una filosofia, tante versioni
Lo scafo, realizzato in carbonio si accompagna nelle tre versioni disponibili, con rail in carbonio, rail in Manganese o in Ti316 in tutte e quattro le taglie idmatch. Infine, Flite Boost sarà prodotta senza foro centrale o con foro, quest’ultima chiamata Superflow. I materiali utilizzati da Selle Italia sono raffinati, basti pensare che la versione Kit Carbonio Superflow arriva ad un peso di solo 157 grammi.
Orgoglio italiano per un design autentico
Flite è un prodotto italiano al 100%, un ottimo esempio di quanto possa offrire oggi la nostra artigianalità. Eleganza, prestazioni e nuove moderne soluzioni costruttive fanno in modo che il mito Flite possa continuare per molto tempo ancora.