Trovare la sella giusta non è una
missione così semplice e i motivi di tale difficoltà sono molteplici tanto
che sarebbe davvero complicato elencarli in un solo articolo. Una cosa è certa,
la sella adatta alle proprie caratteristiche esiste e questa è una sacrosanta
verità, tanto quanto è corretto affermare che non esiste una sella unica per
soddisfare le necessità di tutti.
Se non avete ancora trovato quella su
misura per voi, continuate a cercare perché ora in commercio ci sono tante
soluzioni da provare. Le selle ISM hanno forme molto particolari, dettate da
una filosofia costruttiva unica nel panorama ciclistico. Qui
la loro Home Page
La caratteristica principale
delle Selle ISM è quella di non avere punta poiché secondo l’azienda è proprio
questa ad essere causa di contatti dolorosi e dannosi per i tessuti molli.
Detto ciò, le due parti ampiamente separate che vanno a costituire la parte
anteriore della sella, definiscono tra di loro un’ampia fessura che offre
comfort e scarico per le pressioni elevate ottenute una volta in sella.
ISM
assicura grande sollievo, tanto da essere definita da molti, soprattutto
oltreoceano, la “sella prostatica”, proprio perché protegge questa parte
così delicata. Una cosa è certa, questa sella è particolare ma qualunque
ciclista può provarla, tenendo in considerazione che un periodo di rodaggio e
adattamento è più che necessario.
ISM è diventata famosa nel
triathlon, specialità in cui la postura avanzata facilita senza ombra di
dubbio l’utilizzo di tali selle, anche se ne esistono alcuni modelli destinati
all’urban, al turismo, alle bici stradali e alla mtb. Questo è il caso del
modello ISM PL1.1, un modello adatto anche ai principianti.
I binari sono in
acciaio, motivo per cui il prezzo rimane contenuto rispetto a modelli con
telaio in titanio mentre lo scafo in nylon assicura resistenza e una buona dose
di leggerezza. L’imbottitura realizzata in schiuma e gel e la larghezza dei due
bracci anteriori sono gli elementi che assicurano l’appoggio necessario, perfezionato
nella parte più larga della sella appena dietro il classico centro anatomico.
Per montarla e posizionarla correttamente dovrete seguire alcune precise
istruzioni (qui il Link) e portarvi dietro gli strumenti necessari per regolarla mentre siete fuori.
La seduta rimane leggermente più rialzata e se seguite bene le istruzioni, non
avrete problemi di sovraccarico sulle braccia.
La lunghezza di 270mm per una
larghezza di 135mm e un peso di 336g (più corta dai 5cm agli 8cm rispetto ad
una sella tradizionale) sono alcuni dei dati più importanti per
inquadrarne bene le forme, ma vi segnalo che è tutto conforme per i regolamenti
UCI. L’appoggio principale avviene sulle ossa ischiatiche con un sensibile
sgravio delle pressioni. L'ho provata recentemente e penso che valga
davvero la pena di approfondire. Probabilmente entro giugno vi forniremo
una recensione completa.
Il consiglio? Sempre lo stesso, affidatevi ad un negoziante esperto che possa
fornirvi una sella test per farvela provare, questa potrebbe essere una buona
occasione per voi.
Qui le istruzioni video per il modello stradale