Le innovazioni in casa Smith sono il pane quotidiano, basta osservare da vicino il casco Overtake per rendersi conto quanto questa azienda sia proiettata nel futuro. Protezione, aerodinamica, leggerezza e ventilazione sono qualità che Smith è riuscita a condensare abilmente in questo progetto e molto del merito è da attribuire al Koroyd®, una sequenza di polimeri cilindrici capaci di assorbire il 30% dell’energia in più rispetto al tradizionale EPS in caso di impatto.
Questo nuovo materiale è incorporato nella struttura in EPS, rendendola più sicura ed efficiente. Inoltre, il Koroyd® alleggerisce complessivamente il casco, permettendo una abbondante ventilazione al fine di ottenere un comfort elevato. Il profilo del casco è molto contenuto e grazie ad approfonditi studi di fluidodinamica computerizzata la stessa azienda è riuscita a dimostrate che Overtake, pur non avendo la classica forma chiusa dei caschi “aero”, riesce ad avere prestazioni aerodinamiche eccellenti. 250 grammi, ben 21 prese d’aria e un fitting perfetto fanno di Overtake uno dei migliori caschi in commercio.
Gli occhiali Pivlock Arena sono il frutto di un progetto che pone l’ergonomia e la protezione in cima ai desideri degli ingegneri. Anche in questo caso Smith ha messo a frutto tutta la sua esperienza innovando il concetto di “sgancio della lente” con il sistema Pivlock e soprattutto con le lenti dotate di tecnologia ChromaPop™, disponibile su tutti i modelli. Queste lenti filtrano la luce a due specifiche lunghezze d’onda per eliminare ogni confusione cromatica, mettendo il cervello nella condizione di riconoscere il vero colore. La percezione visiva è più nitida e facile rispetto alle lenti tradizionali ed il beneficio è immediato, soprattutto nei difficili percorsi stradali che ogni ciclista affronta quotidianamente.
Entrambi questi accessori sono stati utilizzati da Campagnolo durante la presentazione ufficiale delle ultime novità alle Canarie. Evoluzione, qualità e idee innovative, queste sono solo alcune delle caratteristiche che i due marchi condividono.
Giorgio Perugini