La fine della stagione è l’occasione giusta per fare il punto della situazione riguardo il nostro livello di forma, gli obiettivi raggiunti ma anche e soprattutto per controllare il livello di usura di alcuni componenti della bici. Scarpe, pedali e tacchette sono generalmente parti molto soggette ad usura e una loro eventuale sostituzione può rendere necessario qualche aggiustamento in sella.
Con l’aiuto di Andrea Morelli, responsabile del laboratorio di analisi del movimento di MapeiSport possiamo capire quanto il cambio di pedali e calzature possa modificare la pedalata.
La scelta delle scarpe e dei pedali viene spesso fatta secondo principi sbagliati con il rischio di acquistare prodotti non adatti alle nostre caratteristiche anatomiche. Dottor Morelli, è giusto affidarsi ad un professionista per valutare quale pedale o quale scarpa sia ideale per le nostre esigenze?
«In sé, l’operazione del cambio del pedale non è complessa, ma l’importante è valutare attentamente una serie di parametri. Prima di tutto, se si cambia completamente pedale scegliendo tra Look, Shimano o Speedplay, servirà ricordare che ogni pedale ha una sua tacchetta specifica. Inoltre, la scelta può dipendere da diversi fattori come il peso, la superficie d’appoggio o, come spesso accade, semplicemente dalla “moda” del momento o ancora perché è il pedale utilizzato dal proprio campione di riferimento. L’importante è valutare se il cambio del pedale comporta una modifica “importante” dell’altezza sella oppure no. Il sistema pedale-tacchetta è studiato dal costruttore per fornire una superficie d’appoggio congrua oltre che un determinato grado di mobilità (solitamente dipendente dal tipo di tacchetta utilizzata). Passando da una marca all’altra oppure cambiando modello potrebbe essere necessario aggiustare l’assetto, abbassando o alzando di qualche millimetro la sella».
Una volta scelto il pedale giusto, passiamo alla scarpetta. Anche in questo caso, cambiando marca di calzatura dovremmo valutare con attenzione la diversa altezza della suola e il differente posizionamento del piede nella calzatura stessa. Penss sia sufficente prendere in esame questi parametri?
«Se si cambiano le calzature è importante valutarne lo spessore della suola e i materiali utilizzati per realizzarla rispetto alla calzatura precedente. Inoltre, vorrei sottolineare quanto sia importante scegliere la misura corretta della calzatura. Spesso vedo atleti pedalare con scarpe troppo larghe o troppo strette, dalla tomaia troppo rigida oppure con soluzioni tecniche errate per il loro tipo di piede. È quindi necessario provare marche e modelli differenti per trovare la scarpa giusta, esattamente come accade per la scelta della sella. Tornando alla regolazione, è doveroso sottolineare che lo spessore della suola e la sua forma possono influenzare in modo significativo la meccanica di pedalata. Per esempio, ci potrebbe essere una modifica della meccanica della pedalata sia con una suola sottile e molto “piatta” che con una suola che presenti una marcata flessione plantare. Il test di analisi della posizione in sella che eseguiamo al Centro Mapei aiuta a capire come questi parametri influenzino gli angoli di estensione a livello della caviglia e del ginocchio e quindi le eventuali correzioni da apportare. Per finire, ricordiamo che l’arretramento e la rotazione della tacchette vanno regolati prendendo dei riferimenti sulla calzatura: non è detto che misurando la distanza dalla punta della scarpa al termine della tacchetta (la classica misura di arretramento della tacchette), ci si ritrovi nella stessa posizione con la nuova scarpa, magari a causa di una diversa forma della talloniera o per una curvatura della punta o ancora per una differente finitura della tomaia. Queste regolazioni particolari si perfezionano sempre nel test di analisi della posizione in sella, a conferma della completezza di questo studio».
Giorgio Perugini