Alle Paralimpiadi in corso a Rio de Janeiro il ciclismo porta subito tre ori e due bronzi al bottino azzurro. Conquistano i titoli l’immenso Alex Zanardi (H5) , Vittorio Podestà (H3) e Luca Mazzone (H2), mentre Giancarlo Masini è terzo nella C1, Francesca Porcellato nella WH1-2-3.
Con il tempo di 28’36″81 Alex Zanardi a quasi 50 anni vince la cronometro classe H5 precedendo di poco l’australiano Stuart Tripp (28’39″55), terzo lo statunitense Oscar Sanchez (28’51″73). "Siccome sono ancora un ragazzino e voglio ancora andare avanti, dedico quest'oro a Gianmarco Tamberi, che una medaglia l'avrebbe sicuramente vinta. Gli mando un bacio d'incoraggiamento, alle prossime Olimpiadi tiferemo tutti per lui" commenta Zanardi subito dopo la vittoria. "Che bello...- prosegue - Ringrazio la mia mamma che mi ha messo al mondo, mia moglie che mi ama, mio figlio, il mio allenatore. Dove prendo tutta questa forza? Ma non serve, puoi fare quello che vuoi. Tante persone credono di aver già dato tutto e ancora non hanno tirato fuori il loro potenziale. Sono tre anni che ci do dentro e sono contento di essere riuscito a costruire qualcosa di speciale".
"E' proprio come il vino come dice lui, migliora invecchiando" commenta il presidente del comitato paralimpico Luca Pancalli. "E' un uomo straordinario, capace di vincere a 50 anni una medaglia d'oro così".
Se per Zanardi è la conferma, per Vittorio Podestà è il salto dal terzo gradino di Londra al gradino più alto di Rio nella classe H3. Un oro splendido ottenuto con il tempo di 28’119245 che distanzia nettamente l’austriaco Walter Ablinger (29’26”01) e il canadese Charles Moreau (29'26”91).
“Avevo chiesto ai velisti della squadra italiana com'era il vento in questa zona perché sapevo che poteva essere un problema. Nella prima parte della gara ero veloce, punte di 51 km di media, ma quando ho iniziato a tornare indietro mi sembrava di non avere guadagnato tanto sul secondo. Mi vedete abbastanza tranquillo, ma non è quello che ho dentro di me. In realtà mi ero preparato per avere questi tre giorni di gare uno dopo l’altro. Non vorrei sembrare presuntuoso, ma mi sentivo di poter fare un grande risultato. Adesso inizio a mettere la testa sulla gara di domani che con il mio amico Paolo Cecchetto spero di portare a casa un’altra medaglia, io o lui. E poi daremo tutto nella gara a squadre, dopo domani, dove con Alex abbiamo una grande responsabilità. Naturalmente non posso scordare il mezzo che avevo, abbiamo costruito una bici perfetta per questo percorso. E alla fino ho chiuso con una media superiore ai 43 km”.
Luca Mazzone, dopo tre Paralimpiadi nel nuoto, conquista il primo oro, il terzo di giornata per l’Italia, nella prova a cronometro H2 con il tempo di 32’07”09. Una gara dominata fin dall’inizio, ha preso subito il controllo delle operazioni e le ha mantenuto fino all’ultimo metro del caldissimo percorso del Pontal, affacciato sull’Oceano.
Nella classe C1 il titolo va al tedesco Michael Teuber in 27’53”98, mentre Giancarlo Masini sfiora l’argento vinto dal canadese Ross Wilson con il tempo di 28’47”34 contro i 28’47”83 dell’azzurro: davvero un’inezia!
Non meno importante il bronzo di Francesca Porcellato nella classe Donne H1-2-3. Il titolo è preda alla britannica Karen Darke in 33’44”93, argento alla statunitense Alicia Dana in 3’57”48, terza l’azzurra in 34’20”48. Una medaglia fortemente voluta e guadagnata sul campo dopo che la veneta ha seriamente rischiato di non partecipare a queste Paralimpiadi per un brutto infortunio patito non più di 40 giorni fa in allenamento.