Probabilmente è stata la bici che ha incuriosito di più nel Criterium du Dauphine fino ad ora e lo è ancora di più oggi dopo la vittoria ottenuta nella quinta tappa di ieri. A portare alla vittoria questo prototipo firmato da Factor è stato Jake Stewart della Israel Premier Tech, vittorioso ieri in una bella volata.
Estrema, molto estrema
Le immagini di corsa non mentono, il nuovo prodotto targato Factor potrebbe essere la nuova OSTRO VAM, ma questa resta una considerazione che non intacca l’unicità di questa bici.
Abbiamo osservato questa bici in corsa con il suo telaio in pura finitura grezza,probabilmentefibra di carbonio UD, una vera meraviglia. A colpire è senza dubbio l’anteriore con una forcella che integra il tubo sterzo e diviene l’appoggio sui cui si va a fissare il manubrio. Anche il manubrio è una vera novità, infatti, si distingue per un profilo ad ali di gabbiano inedito per Factor, una forma che ricalca grossomodo quella che è diventata celebre con la nuova Colnago Y1RS.
Sembra nata in pista
Osservando questo telaio e la larghezza del passaggio ruota sembra evidentissima la parentela con alcune delle più vincenti bici da pista, anche se pare chiaro che la ricerca aerodinamica messa in atto dalle aziende stia rendendo normale l’adozione di forme e concetti così estremi anche per le bici da strada. La forcella gioca quindi un ruolo fondamentale per eliminare o limitare le turbolenze formate dalle gambe dell’atleta, ma anche dalla parte posteriore del telaio. Detto questo, come spesso accade in pista con modelli così estremi, i foderi larghi e piatti fanno lavorare anche meglio la ruota anteriore. Diventa particolarmente importante tutta la zona sterzo, una parte del telaio incredibilmente muscolosa e aerodinamica. Quello che appare certo è che un lancio della nuova bici sia nell’aria, una bici che forse potremmo vedere ancora di più nel prossimo Tour de France.