I PIU' LETTI
L'ORA DEL PASTO. MAGNI RUGGISCE SEMPRE
di Marco Pastonesi | 01/12/2018 | 07:19

Era il 3 gennaio 1944, all’alba. Era durante la Seconda guerra mondiale, in quel periodo buio e sbandato tra l’8 settembre 1943 (l’armistizio tra Italia e Alleati) e il 25 aprile 1945 (la Liberazione dal fascismo). Era Valibona, un borgo vicino a Calenzano, ai piedi del Monte Maggiore, e un passo appenninico che collega il Mugello alla Valle di Bisenzio. E fu la battaglia: 17 (19 se si contano altri due scesi a Sesto Fiorentino di notte e tornati la mattina successiva) uomini della brigata partigiana Lupi Neri e un gruppo di circa 120 uomini tra repubblichini di Prato e Vaiano, carabinieri di Prato e Calenzano e un reparto del Battaglione Muti di Scandicci.

Walter Bernardi, che è stato professore universitario di Filosofia ed è un amante della bici (“Filosofo di professione e ciclista per passione”), ha ricostruito la battaglia di Valibona, uno degli episodi ancora più sentiti e controversi della storia italiana – “una storia di sport e di politica mai raccontata prima” -, in “Il ‘caso’ Fiorenzo Magni” (Ediciclo, 352 pagine, 18 euro, prefazione di John Foot). E lo ha fatto scavando ed esplorando, spulciando e riscoprendo documenti, testimonianze, atti e fatti. Al centro dell’attenzione lui, Fiorenzo Magni, il “Terzo uomo” del ciclismo italiano ai tempi di Gino Bartali e Fausto Coppi, il campione dei tre, tre Giri d’Italia, tre campionati italiani e quei tre Giri delle Fiandre consecutivi che gli valsero l’eterno soprannome di “Leone delle Fiandre”.

Bernardi è partito dalla semplice osservazione che Magni non ha mai ottenuto né da Vaiano (dove nacque nel 1920) né da Prato (di cui Vaiano era una frazione) un qualsiasi riconoscimento: “Del passaggio terreno di Magni non c’è traccia, per le strade e nelle piazze, sui muri delle case, lungo le piste ciclabili e perfino nei libri di storia. Il suo nome è stato ripudiato, destinato all’oblio più completo”. Proprio per il suo passato: prima di fascista, poi di repubblichino, come partecipante alla battaglia di Valibona, indicato addirittura come autore della morte di Lanciotto Ballerini, il capo di quei partigiani. E ci sono voluti decenni perché i fischi e gli insulti che accolsero Magni nel giro d’onore al Vigorelli alla conclusione del vittorioso Giro d’Italia del 1948 si tramutassero in parole di stima e rispetto per tutto quello che Magni ha poi fatto, sia nel mondo del ciclismo (da dirigente fino a ideatore e responsabile del Museo del ciclismo al Ghisallo) sia in quello del lavoro (da imprenditore).

Bernardi si è convinto a occuparsi di questo “caso” quando John Foot, professore universitario britannico a Bristol specializzato in storia italiana, nel 2011 trovò i faldoni del processo di Firenze del gennaio 1947 sui fatti di Valibona nell’Archivio di Stato a Perugia. Li ha letti e studiati, interpretati e contestualizzati, confrontati e verificati, e poi ha cominciato a riscrivere la storia non più in base a voci e rumori, ma secondo cronache e dichiarazioni. Il primo capitolo ripercorre proprio il processo nella Corte d’Assise di Firenze, quando dei tre corridori chiamati a deporre a favore di Magni, due non si presentarono, il fiorentino Gino Bartali (democristiano e partigiano) e il pratese Aldo Bini (fascista, ma non repubblichino), e alla sbarra andò il solo Alfredo Martini (comunista e partigiano). “Il Magni, che è corridore ciclista, fino al 25 luglio 1943 mi è parso ottima persona – riportò brevemente il cancelliere dalle dichiarazioni di Martini -. Nessun fatto specifico so a favore o a carico di lui”. E questa valutazione contribuì a salvare il Leone. Amnistia.

Ma in questo libro c’è molto, moltissimo, infinitamente di più. C’è un enorme lavoro sulla vita a Prato e sui suoi protagonisti in quegli anni difficili e tragici. C’è la storia di Alfredo Menichetti, il primo sindaco di Prato del dopoguerra, “un industriale comunista di idee riformiste, controcorrente rispetto all’impostazione stalinista del partito”, e del telegramma con cui si felicitava per la vittoria di Magni al Giro del 1948 e che scatenò un putiferio politico e sociale. C’è la storia di Tosca Martini e delle sue amiche Giulia, Martina, Nigella, Fernanda e Rosa, che una notte, per due volte, avevano affisso manifesti contro i nazifascisti e inneggianti alla festa del lavoro sui muri di una chiesa e in un borgo, e inoltre “avevano confezionato una bandiera rossa con un nastrino tricolore” e “l’avevano legata sul pino più alto del paese”. C’è la storia di Natalina Quercioli, ostetrica e militante del movimento operaio: invitata a lasciare Vaiano perché aveva “nemici potenti”, firmò una dichiarazione “nella quale affermava che piuttosto che andarsene da Vaiano preferiva rinunciare alla condotta”, così fu arrestata, trasportata alla Villa Triste, interrogata, minacciata di torture, imprigionata, infine liberata dando “fondo a tutti i soldi che aveva messo da parte in tanti anni di lavoro”. C’è la storia di Gilberto Favini, il partigiano che sfidava Magni in bicicletta: una volta, “durante una corsa, riconoscendo che l’altro andava più forte di lui in salita, Fiorenzo gli si era raccomandato” di “non andare via in salita, aiutami, poi ti fo vincere in volata”, e invece “lo aveva battuto allo sprint, scatenando le ire dell’ingenuo Favini, che giustamente se l’era legata al dito”

“Il ‘caso’ Fiorenzo Magni” è stato accolto fra lodi, encomi, premi e anche censure. A Montemurlo e a Figline la presentazione del libro è stata negata. La famiglia di Fiorenzo Magni non ha gradito che il passato politico del campione venisse riesumato. Solo Auro Bulbarelli (“Il terzo uomo”, Rai Eri, del 2012) era riuscito a strappargli qualche ricordo di quel periodo. Dopo i fatti di Valibona, il Leone diceva che voleva la maglia rosa per coprire la camicia nera, eppure neanche quella fu sufficiente. Ma la storia non ha colore, perché li ha tutti. E comunque la vicenda – politica, sportiva, personale – di Magni esce riabilitata da questa rivisitazione: sincera la sua adesione al fascismo (la sua famiglia vantava anche antifascisti e partigiani), documentata la sua presenza alla battaglia di Valibona, non la sua partecipazione diretta alle uccisioni dei partigiani, per convenienza il suo passaggio alla Repubblica di Salò, appurato il suo aiuto (forse un tardivo ripensamento, probabilmente uno slancio umano) a chi combatteva per la Resistenza. Magni ruggisce ancora.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta...

Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+,...

La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella...

Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato...

"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito...

In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi...

La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record...

Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento...

Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo...

Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima...

Cosa ci fa un CEO da miliardi di euro con un due volte vincitore del Giro d'Italia? Venerdì 3 ottobre atleti e staff della Polti VisitMalta hanno avuto l'occasione di...

Il nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte” diventa il braccio armato della tua immaginazione, anzi, direi che è e sarà il traduttore universale che ti permetterà di progettare il...

Ritorno alle origini per la settima edizione della Napoli Obliqua, con un meraviglioso percorso tra l'area del centro città Patrimonio Unesco, quello dell’area del Parco delle Colline Metropolitane e quello...

Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e...

Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

Gregario, giovane marchio italiano di biciclette artigianali in fibra di carbonio, è stato premiato con il prestigioso titolo di “Best New Builder” durante la fiera Bespoked 2025, svoltasi dal 10...

È tempo di un nuovo inizio. Dal Medio Oriente, all’Asia, fino al Nord Europa: ogni tappa, ogni curva e ogni numero sul reggisella raccontano un viaggio, una storia, un pezzo...

Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy