Riciclare è la parola d’ordine quando si pensa all’ambiente e all’inutile spreco di materie prima una volta utilizzate per realizzare gli oggetti che utilizziamo di più durante le nostre giornate come bottiglie di plastica e imballaggi vari ed eventuali. Sono molti i brand che producono qualche capo di abbigliamento in materiale riciclato, realizzando tessuti assolutamente favorevoli ad un uso sportivo. RPM Cycling e Dott. Pad propongono qualcosa di veramente interessante, un cycling kit in cui la parte riciclata non è solo quella in poliammide ma anche quella composta da elastomeri, un esperimento che abbiamo apprezzato moltissimo.
Le plastiche hanno invaso i nostri mari e questo argomento è oramai un dato di fatto che nessuno può più negare. Che si tratti di materiali dispersi come bottiglie o sacchetti ( poliestere ) oppure da reti da pesca ( nylon ) il problema è diventato insostenibile ed è doveroso ridare vita ai materiali secondo un preciso e sicuro percorso di riciclaggio. Recentemente FAOe UNEP hanno congiuntamente espresso grande preoccupazione per questa situazione, sottolineando che se le cose non cambiano entro il 2050 ( non vi fate ingannare dai numeri, è dietro l’angolo ) in mare troveremo più spazzatura che pesci, una visione apocalittica a cui non ci dobbiamo arrendere. Cambiare si può e il mercato si sta muovendo nella giusta direzione creando capi riciclati perfettamente prestazionali e completi sotto ogni punto di vista.
Ho ricevuto in prova il cycling Kit targato RPM Cycling composto da Cross Jersey e Green Speed RT Bibshort, una accoppiata realizzata con tessuti estremamente gradevoli già al tatto, un dettaglio su cui è importante ragionare proprio per comprendere la via qualitativa intrapresa dal riciclo. La maglia è leggera ed è realizzata con un taglio estremamente race, proprio come richiede il tipico utilizzatore italiano. Il pannello posteriore è caratterizzato da una struttura in ECO-Mesh, l’ideale per consentire un rapidissimo allontanamento dell’umidità prodotta durante l’attività.
Il capo che mi ha stupito di più è il calzoncino GreenSpeed RT, un prodotto totalmente riciclato sia nella parte poliammidica che elastomerica. La struttura è realizzata mediante l’utilizzo di diversi pannelli per un risultato che premia il comfort e regala una bilanciata compressione muscolare.
Dal canto suo, ci pensa RPM a confezionare il prodotto totalmente in casa con una buona cura per i dettagli e utilizzando quindi solo tessuti realizzati con filati riciclati. Il fondello Doc 125 è prodotto da Dr Pad ed in questo caso la schiuma è rivestita da un tessuto anch’esso riciclato, l’ultimo tocco green dell’intero completo. Se siete curiosi di capire come si comporta questo fondello, sappiate solo una cosa, è probabilmente uno dei fondelli migliori che abbia mai provato per le lunghe distanze.
Lo spessore compreso tra 2 e 15mm si rivela fondamentale per fornire il comfort giusto senza l’aggiunta di ingombri eccessivi e il nuovo rivestimento riciclato si dimostra morbido, resistente al pilling e molto traspirante in abbinamento alla schiuma traforata. Le cuciture piatte e qualche elemento rifrangente sono gli ultimi dettagli per un prodotto sobrio che spicca per caratteristiche corsaiole, mediate comunque da un ottimo comfort.
Dal punto di vista delle grafiche, la maglia color rosso è piacevolissima mentre il calzoncino con le bretelle piatte e un bell’elastico a fondo gamba si conferma un prodotto race a tutti gli effetti. RPM è una giovanissima realtà ma ha raggiunto già una buona maturazione, sensazione confermata dalle caratteristiche di tutti i capi in collezione.
https://www.rpm-cycling.com
★★★★☆ stile
★★★★★ aerodinamicità
★★★★★ rapporto qualità/prezzo
★★★★★ comodità complessiva
★★★★☆ rifiniture, cuciture
★★★★★ lunghe distanze
★★★★★ resistenza all’usura e ai lavaggi
★★★★★ leggerezza dei tessuti
Equipaggiamento utilizzato nel servizio:
• Bici Pedemonte Mutador Disc
• scarpe Fizik Infinito R1 Knite
• Casco Oakley Aro3
• Occhiali Oakley Flight Jacket