Probabilmente, la parola «aero» è stata quella più gettonata in ambito ciclistico durante gli ultimi anni, una direzione intrapresa da molte aziende per spingere verso l’estremo la ricerca di prestazioni. Nella realtà dei fatti, gli attriti e l’aria sono gli ostacoli da vincere per correre più forte ed è in questo senso che si sono visti i risultati più importanti. Per quanto riguarda l’aerodinamica, Limar, forte di un’esperienza in galleria del vento a Magny-Cours, può affermare con orgoglio che l’Air Speed è il casco migliore ad una velocità media di 40km/h. Non è una velocità pescata a caso, ma un valore introno a cui si posizionano le medie con cui vengono corse anche le tappe del Tour o del Giro, giusto per citare due celebri esempi.
Progettato e sviluppato in collaborazione con il Team Astana, il casco è stato messo alla frusta e confrontato con tanti altri modelli per testarne la resistenza aerodinamica, doti già rilevate a sensazioni dagli atleti del team che ne fanno largo uso. L’altro giorno siamo stati a trovare Limar e abbiamo toccato con mano le ultime novità di cui vi parleremo a breve con review di prodotto dedicate, ma abbiamo fatto una lunga chiacchierata riguardo il tema scottante dell’aerodinamicità.
È stato dimostrato che il casco è un accessorio davvero fondamentale per minimizzare l’impatto con l’aria ed è determinante per migliorare la penetrazione aerodinamica. Tra tutti i « marginal gains » è probabilmente quello con il prezzo più accessibile in grado di offrire risultati tangibili (a dire il vero ci sono anche guanti e calzini, poi si sale di prezzo per ruote, telai specifici, etc..).
I supporti di simulazione CFD, le prove in galleria del vento e le successive prove al velodromo di Valencia e su strada (test in condizioni ambientali reali) hanno tolto ogni dubbio posizionando l’Air Speed nella posizione di leader. I corridori dell’Astana ne sono entusiasti e pare che la stessa cosa la pensino gli atleti della Direct Energie.
Le 12 prese d’aria, di cui 5 frontali, 2 laterali e 5 posteriori a cui vanno aggiunti i condotti longitudinali canalizzano il flusso di aria calda con rapidità fornendo un elevato ricambio d’aria per un raffreddamento rapido e costante. Anche in questi giorni di Tour de France, contraddistinti da temperature abbastanza calde, è stato possibile vedere qualche atleta che indossava l’Air Speed, un fattore che conferma l’ottima ventilazione interna.
L’Air Fit System consente una regolazione orizzontale e verticale davvero perfetta, una sensazione di comfort che si nota semplicemente indossandolo, anche per pochi secondi. Il peso della taglia M ( 53-57cm ) è di 235g, un valore ottimo per un casco che utilizza in tutto e per tutto una aerodinamica da crono. La prova su strada arriverà a breve, stay tuned!