Sono entrato in possesso di alcune foto di una bici da pista adatta ai criterium cittadini e ne sono rimasto colpito. Classe e bellezza da vendere, colori perfetti, ma guardandola bene si capisce che dietro c’è un lavoro sapiente di persone che respirano la “bici” da sempre. Le grafiche sono essenziali, pulite.
Il marchio parla chiaro, Stelbel (acronimo di Stelio Beletti), storico marchio italiano di telai da corsa nato nel 1973. Il suo nome è Ortica, in onore al vecchio quartiere di Milano dove il giovane Stelio aveva la prima officina di famiglia.
Per chi non la conoscesse, vi informo che questa piccola ma audace azienda ha chiuso i battenti nei primi anni Novanta, senza un particolare preavviso.
Stelbel divenne subito una realtà profondamente moderna per i tempi di allora adottando macchinari per la saldatura TIG, tecnica allora nuova per il settore ciclistico. Da qui in poi ecco una storia di ottime biciclette e anche qualche vittoria come l’oro vinto dal quartetto polacco nella cronometro a squadre nei mondiali del 1975.
Mi metto subito in contatto con l’azienda e dalle parole di un responsabile capisco che questo non è un esercizio di stile, ma l’inizio di una nuova missione…
“La rinascita del marchio Stelbel è un’operazione che ha alla base la volontà ferrea mi verrebbe da dire di acciaio!, ndr) di rimanere fedeli al proprio passato.
Materiali, procedimenti, dettagli sono ancora gli stessi di un tempo. Ci siamo avvalsi dei migliori esperti nel campo del telaismo italiano per produrre telai di qualità superiore. Se parliamo esclusivamente dell'Ortica ti posso dire che è un telaio con tubazioni in acciaio Columbus a triplo e doppio spessore saldati con tecnica TIG, che è esattamente uguale anche nell'estetica al tipo di saldatura utilizzata in origine da Stelio Belletti. Nasce per il velodromo e per le gare cittadine tipo Criterium e ha una geometria che predilige la stabilità ad alte velocità e nei cambi di direzione, ma ad ogni modo anche la geometria, proprio come le misure del telaio è personalizzabile perché si tratta di un prodotto artigianale».
E ancora: «Di telaio ne costruiamo uno alla volta, prendendo i tempi necessari perché sia curato in ogni dettaglio e realizzato per essere un prodotto speciale, che si possa distinguere dalla massa. Anche senza la sua verniciatura, anche senza le scritte Stelbel incise su tubo sterzo e scatola, questo è un telaio riconoscibile a distanza, non si allinea a chi produce qualcosa di standard e poi lo impreziosisce con una verniciata accattivante. Su questo modello il tubo sterzo ha caratteristiche esclusive Stelbel, lo stesso vale per forcellini, tubazioni, e forcella in materiale composito, anche lei prodotto su nostra specifica in Italia da WR Compositi. In rete c'è chi si chiede il prezzo di telaio e forcella. Un prodotto italiano, artigianale, con quei dettagli custom e quella verniciatura... Molti credono che non possa costare meno di 2.000,00 € - L'ortica ne costa 1.380,00 € + IVA…».
L’occhio cade sul particolare carro posteriore modellato con tubi non conificati ma a sezione ovale costante di 30x16mm con forcellino in acciaio inossidabile che richiama alle storiche realizzazioni del marchio, ragazzi questa è poesia. Ruote Campagnolo Pista, manubrio e pipa DedaElementi con sella Volta R1 di Fizik, insomma un corredo eccellente per completare un assemblaggio di assoluto spessore.
La gamma si amplierà fino a 7 modelli, di cui 3 repliche per i nostalgici con forcella in acciaio, mentre 4 saranno telai moderni e performanti con forcella in materiale composito.
In un momento economico così difficile per il nostro paese questa è musica per le mie orecchie, il ritorno di un’azienda che lavora e produce in Italia è un esempio che riporta l’attenzione per il vero made in Italy, quello che dà lavoro ai nostri giovani e va fiero delle proprie origini.
Stelbel, bentornati!
Giorgio Perugini