I PIU' LETTI
L'ORA DEL PASTO. RESISTENZA CASALINGA? PERLE D'ARCHIVIO - 26
di Marco Pastonesi | 07/04/2020 | 07:35

 

Schegge di storia del ciclismo, e di vita, e di umanità. In questa puntata da quarantena tocca a Prina, Barale, Poggiali e l’olandese Havik.

“Stessa classe di Fausto Coppi, nel senso che siamo nati lo stesso anno, il 1919” (Francesco Prina).

“Conobbi Coppi grazie a Luigi Malabrocca. Fin dall’inizio, mi diceva Malabrocca, Coppi aveva qualcosa in più, forse un rapporto in più, e poi lo si è visto” (Francesco Prina).

“Poi di Coppi diventai amico. Un giorno andai a Castellania, c’era la mamma Angiolina nel pollaio a dar da mangiare alle galline. Mi chiamò per nome e mi baciò. Mi sentii importante” (Francesco Prina).

“Mio figlio, non a caso, si chiama Fausto” (Francesco Prina).

“Ma anche Bartali mi piaceva. Lui e Coppi erano non solo due campioni, ma due persone rispettabili” (Francesco Prina).

“Quinto alla Bernocchi nel 1938, primo al campionato italiano giovani fascisti e secondo al campionato italiano assoluto di ciclocross nel 1939. Ma fui bidonato dalla compagnia atleti alla Farnesina e mi feci sette anni di servizio militare” (Francesco Prina).

“Mai mollato. Dopo la guerra, tre titoli nazionali e cinque regionali di ciclocross” (Francesco Prina).

“Ugo Massocco, vecchio gregario della Legnano, me lo diceva sempre, soprattutto al sud, di entrare nell’ultimo bar del paese, perché il primo era già intasato di corridori” (Germano Barale).

“Giro d’Italia 1961, la tappa Palermo-Milazzo, c’era una fontana con la pompa a mano. Tutti sotto con la borraccia, ma nessuno che pompava” (Germano Barale).

“Il segreto stava nella sveltezza. Un occhio alla borraccia da riempire o al frigorifero da svuotare e un occhio alla bici. Una volta, vicino ad Ancona, sono stati più svelti di me: mi hanno rubato la bici” (Germano Barale).

“Siccome c’erano tappe di 300 chilometri e due soli rifornimenti, si prendeva da bere dappertutto: fontane, bar, case, camion... Il mio compito era soprattutto quello” (Germano Barale).

“Una volta, vicino a Chieti, siamo stati denunciati, processati e multati. Tutti. Dev’essere stata la prima volta che tutti i gregari erano in prima fila” (Germano Barale).

“Gran premio di Fabriano, valido anche come indicativa per i Mondiali di Ostuni nel 1976. Dopo la corsa vidi Gianni Mura, inviato della ‘Gazzetta dello Sport’. Con Ugo Colombo e Carletto Chiappano, ero uno dei suoi – diciamo così – informatori. Quattro chiacchiere e poi mi domandò come tornassi a casa. ‘In macchina, a Firenze’. Lui era in treno e per Milano ci avrebbe messo due giorni, facendo quattro cambi, senza mangiare e dormire. ‘Aspettami’, mi pregò, scrisse il pezzo e lo dettò. Verso le 18 o le 19 partimmo per Firenze, ci fermammo per la cena, che Mura mi offrì, e arrivammo a casa verso mezzanotte. Gli dissi: ‘Vieni a casa mia a dormire’. Accettò. E poi se ne vantava. E mi gratificava, anche davanti a tutti: ‘Il primo corridore da cui ho dormito’. La mattina dopo, in macchina, lo portai alla stazione di Santa Maria Novella per prendere il treno per Milano” (Roberto Poggiali).

“Era un ciclismo diverso, più lento e più umano. Si chiacchierava, ci si accordava. Quando si arrivava alle fontane, anche quelle delle mucche, il gruppo rallentava e certi gregari entravano in azione” (Roberto Poggiali).

“La prima Tirreno-Adriatico fu quella del 1966. Si andava da Santa Marinella a San Benedetto del Tronto in tre tappe. Vinse Dino Zandegù. Era il mio compagno di camera” (Roberto Poggiali).

“La prima bici: una Gitane da corsa, avevo 11 anni. Il ciclismo ce l’avevo nel sangue: mio cugino è Jo De Roo, che ha vinto due Giri di Lombardia e due Parigi-Tours, tre tappe al Tour de France e due titoli nazionali” (Martin Havik).

“Figlio di contadini, da piccolo mungevo le mucche con le mie mani, a 14 anni lavoravo, fra latte e patate” (Martin Havik).

“Ma c’era la bici, e c’era il ciclismo. La prima corsa a 13 anni: fu un disastro. Però nel 1977 diventai campione olandese dilettanti. L’anno dopo passai professionista. Nel 1984, sposato con Betty Omini, cercavo squadra, trovai un contatto con la Gis Gelati di Francesco Moser, fui ingaggiato come gregario per tirare in pianura. Un anno, anche al Giro, poi cominciai a lavorare, agente tessile, ufficio a Prato. Il ciclismo mi ha dato la forza e la consapevolezza” (Martin Havik).

 

 

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta...

Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+,...

La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella...

Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato...

"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito...

In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi...

La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record...

Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento...

Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo...

Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima...

Cosa ci fa un CEO da miliardi di euro con un due volte vincitore del Giro d'Italia? Venerdì 3 ottobre atleti e staff della Polti VisitMalta hanno avuto l'occasione di...

Il nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte” diventa il braccio armato della tua immaginazione, anzi, direi che è e sarà il traduttore universale che ti permetterà di progettare il...

Ritorno alle origini per la settima edizione della Napoli Obliqua, con un meraviglioso percorso tra l'area del centro città Patrimonio Unesco, quello dell’area del Parco delle Colline Metropolitane e quello...

Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e...

Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

Gregario, giovane marchio italiano di biciclette artigianali in fibra di carbonio, è stato premiato con il prestigioso titolo di “Best New Builder” durante la fiera Bespoked 2025, svoltasi dal 10...

È tempo di un nuovo inizio. Dal Medio Oriente, all’Asia, fino al Nord Europa: ogni tappa, ogni curva e ogni numero sul reggisella raccontano un viaggio, una storia, un pezzo...

Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy