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CINQUANT'ANNI FA IL PRIMO LOMBARDIA DI MOSER IN UNA GIORNATA DA TREGENDA
di Alessandro Brambilla | 10/10/2025 | 08:30

E’ sabato 11 ottobre 1975, si corre un bagnatissimo Giro di Lombardia: vince allo sprint Francesco Moser. L’astro nascente ha la maglia da Campione d’Italia col brand Filotex e all’arrivo precede in volata Enrico Paolini e Alfredo Chinetti.

Sono passati esattamente 50 anni dal primo successo di Francesco Moser al Lombardia. Quella vittoria a coronamento di 7 ore e 24 minuti di gara ad una media che sfiorò i 36 nell’atmosfera da Tregenda Ossianica rappresenta un ricordo bellissimo per “Checco” Moser.

Il Lombardia del ’75 fu la prima gara ciclistica trasmessa a colori dalla Rai e in Eurovisione. Il Moser che disputò quel Lombardia aveva 24 anni.  Nel 1975 aveva disertato il Giro d’Italia, ritenendolo troppo da scalatori. Quell’anno Francesco oltre a vincere il Campionato italiano e tante classiche si era pure aggiudicato 2 tappe e la classifica dei giovani (maglia bianca) al Tour de France.   

Il Lombardia 1975 si svolse sul percorso più classico dell’era moderna: partenza a Milano e conclusione a Como in via Lungolario Trento. Era il tracciato di 266 chilometri col Ghisallo affrontato da Erba e Canzo nella fase iniziale, poi il passaggio a Lecco, l’impennata verso Ballabio (Colle Balisio), la discesa verso Bellano. A seguire il “giro di boa” del Lario nord a Colico e Gera, le salite di Val d’ Intelvi, Schignano e San Fermo. Un continuo e bellissimo spot tv del Lago di Como malgrado pioggia e freddo da autunno-inverno. Insomma, con tutti gli ingredienti utili a creare la definizione di “classica delle foglie morte”, e Annibale De Faveri versione kamikaze in fuga dai primi chilometri.

De Faveri transita al comando su Ghisallo e Balisio. Lo riprendono a Menaggio, sulla sponda occidentale del Lario. La gara vera inizia dopo 168 chilometri, rigorosamente sotto la pioggia. Sulla salita della Val d’Intelvi si forma al comando un bel gruppo di vip: Merckx, De Vlaeminck, Moser, Baronchelli, Maertens, Bertoglio, Panizza, Zilioli, De Muynck. C’è poi la picchiata verso Argegno, in riva al Lago, con Moser che si scatena e il lombardo Alfredo Chinetti in giornata di grazia riesce a stargli in scia.

La situazione cambia dopo le impennate verso Schignano col belga Roger De Vlaeminck, il “gitano di Eeklo”, che riesce a raggiungere Chinetti e Moser. Quando la gara ritransita ad Argegno i fuggitivi Moser, Chinetti, De Vlaeminck vengono raggiunti da Merckx, Baronchelli e Paolini.

Dietro di loro inseguono Miro Panizza e Tino Conti, più staccati Salm e altri corridori alla spicciolata. Il freddo specialmente in discesa diventa pungente e Moser si fa prestare dei guanti di pelle da un componente della Polizia Stradale. Sono della tipologia che protegge anche l’avambraccio; e così nel finale del Lombardia il trentino sfoggia un look inedito. Francesco è all’ultima classica monumento sponsorizzato Filotex, vuole regalare all’azienda tessile toscana una bella soddisfazione. Checco Moser scatta in riva al Lago a 28 chilometri dalla conclusione, Chinetti è abile ad agganciarlo e poco dopo ci riesce anche Enrico Paolini. Dietro Merckx, De Vlaeminck, Maertens, Baronchelli e qualche altro superstite si guardano. Non c’è reazione da parte loro. Enrico , Francesco e Alfredo iniziano il San Fermo con 40” sui grandi rivali. Ne conservano 35” al culmine del balcone sul Lago di Como e si lanciano verso Lungolario. Ai 200 metri Paolini cerca di anticipare i rivali tuttavia Moser rimonta e vince a braccia alzate, coi guantoni, un’edizione a sfinimento del Lombardia. Paolini è 2°, Chinetti 3°.  Il fiammingo De Vlaeminck si aggiudica lo sprint per il 4° posto, a 1’17” dal vincitore.

Solo 18 dei 106 partenti portarono a termine quel Lombardia infinito. Nel finale di stagione ’75 Moser trionfò anche al Trofeo Baracchi cronocoppie in cui gareggiò con Gibi Baronchelli. Nel gennaio 1976 Francesco diventò capitano della Sanson. Rivinse il Lombardia nel 1978 a Como in una giornata di sole.

ORDINE D’ARRIVO

1. Francesco Moser km 266 in 7 h 24’, media 35,946 ; 2. Enrico Paolini; 3. Alfredo Chinetti; 4. Roger De Vlaeminck (Bel) a 1’17”; 5. Freddy Maertens (Bel); 6. Eddy Merckx (Bel); 7. Gibi Baronchelli ; 8. Miro Panizza a 5’55”; 9. Tony Houbrechts (Bel) a 8’55”; 10. Jos Jacobs (Bel) a 9’34”.

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