I PIU' LETTI
PATRIZIA ROMANELLO, CAMPIONESSA DEL MONDO GRAVEL MASTER: «PERFETTA VIA DI MEZZO, MI SONO INNAMORATA!»
di Nicolò Vallone | 23/11/2023 | 08:08

Mondiali italianissimi e venetissimi quelli gravel organizzati da Massimo Panighel nella marca trevigiana un mese e mezzo fa. Soprattutto a livello Master. Se tra le corse Elite maschile e femminile i colori azzurri hanno visto il secondo posto di Silvia Persico dietro Kasia Niewiadoma, nelle categorie amatoriali si sono registrate le vittorie di tre uomini e due donne: Pierluigi Talamona, Pietro Dutto e Marcello Pavarin; Nadia Sgarbossa e Patrizia Romanello. Di queste cinque medaglie d'oro, una era particolarmente "di casa": quello della Romanello tra le Over 50.

Patrizia, infatti, è di Vittorio Veneto: venti chilometri dall'arrivo di Pieve di Soligo. Erano invece 93 i chilometri di percorso, con tanto di muri di Cà del Poggio e Collagù, che lei ha macinato a una velocità media di 26 km/h in sella alla sua Giant con ruote in carbonio Torpado. Un ritmo che le ha permesso di precedere per abissale distacco l'americana Amy Phillips e l'olandese Judith Van Maanen: a tre chilometri dal traguardo si è resa conto di aver fatto il vuoto dietro di sé e si è goduta il trionfo!

Partiamo dal principio: come ha iniziato a correre in bici?

«Accadde una ventina d'anni fa, per gioco: volevo tenermi in forma con lo sport e iniziai ad allenarmi con la prima bici che mi capitò. Ben presto trovai un gruppo di persone con cui uscire e dicevano che andavo forte, m'incoraggiarono a iscrivermi a una squadra. Entrai così nella Eurovelo di Vittorio Veneto, poi nel team Salvador di Sacile e nella Fondriest Factory. Infine con mio marito Carlo Brenelli, che va in bici pure lui, ci siamo immersi nella mountain bike e nel 2013 siamo entrati nella Torpado: non è stato facile approcciarmi in modo serio alla MTB, mi ci sono voluti anni per prendere confidenza col mezzo e coi vari tipi di terreno e condizioni meteo. Ma alla fine ci ho preso gusto!»

Un percorso che l'ha portata a una corsa da sogno...

«Negli anni ho cambiato diversi preparatori: via via che sentivo di poter dare di più, cambiavo preparatore per provare a salire di livello. Ho corso e vinto tanto sia su strada che fuori, addirittura quest'anno ho collezionato quasi solo podi, fino al clou internazionale: nella mia categoria 50-54 sono arrivata nona ai Mondiali Gran Fondo in Scozia (vinti dalla Phillips) e ho conquistato l'Europeo Marathon in Francia. Ho pensato "sono in forma e avrò il Mondiale gravel alla porta di casa" allora ho provato a qualificarmi, disputando il 2 settembre la Monsterrato con una bici in prestito, e ci sono riuscita. Mi sono preparata intensamente per un mese col preparatore Paolo Tedeschi e il mio storico nutrizionista Daniele Modolo, partecipando anche a una gara gravel nella zona di Belluno che prevedeva sentieri di montagna, e mi sono presentata all'appuntamento iridato al top della condizione. Oltre a ciò, penso che in questo trionfo gravel abbia fatto la differenza l'abilità nel pilotare le mountain bike.»

Ritiene quindi che, tra stradisti e biker, questi ultimi siano avvantaggiati nel gravel?

«Assolutamente sì, non hai paura di scivolare e sai quando mollare i freni o lasciar andare la bicicletta. Su classici percorsi piatti ancora ancora, ma quando si affrontano pezzi tecnici quella confidenza è fondamentale.»

Le piace questa "esplosione" del gravel?

«Eccome! Ero un po' diffidente all'inizio, perché pensavo "o è bianco o è nero, cos'è questo ibrido?" e invece me ne sono proprio innamorata: è la perfetta via di mezzo tra tecnica e velocità.»

L'anno prossimo nelle Fiandre difenderà la maglia iridata?

«Sì, peraltro vorrei andare a fare qualche gara in Belgio nei mesi precedenti così da rendermi bene conto del contesto. Non vedo l'ora di vivere la passione che hanno da quelle parti e provare a sentirmi come le grandi campionesse di questo sport.»

A proposito, chi sono i suoi idoli?

«Su tutti Annemiek Van Vleuten, che ho incontrato spesso a Livigno ed è davvero una bella persona. Tra le bikers direi le due più vincenti ai Mondiali di cross country: Gunn-Rita Dahle (oggi cinquantenne come me) e Pauline Ferrand-Prevot. Al di là dei risultati, queste atlete mi trasmettono forza già solo a osservare i loro sguardi, i loro modi di correre e di comportarsi in generale: è difficile da spiegare, ma è come se intuissi la grinta e la chiarezza di obiettivi che hanno in testa, e provo a replicarle e perseguirle nelle mie competizioni. Entro in me stessa senza guardare le avversarie, mi estraneo da ansia ed emozioni. È qualcosa che si acquisisce col tempo.»

Quanto differisce la sua preparazione da quella di una professionista?

«Vi dirò, non così tanto. Abbino palestra e bici, arrivando fino a sei allenamenti alla settimana. Al mattino riesco a ritagliarmi un'ora e mezza di palestra prima di entrare alle 9 al lavoro. Un tipico problema degli amatori è la gestione dei tempi di recupero: è una fortuna che anche mio marito corra in bici, in tal modo abbiamo gli stessi ritmi, ci capiamo e siamo complici nel condividere e portare avanti insieme le giuste abitudini a livello di alimentazione e bioritmi. Quando si è sotto stress in certi momenti "si sbarella" e a volte stacco un paio di giorni dalla bici. Quando ringrazio il mio preparatore, lui mi dice di ringraziare me stessa per la testa che ho.»

Chi è Patrizia Romanello quando non gareggia su sterrati e asfalti tra le Master?

«Gli altri mi definiscono una persona che a volte "si nasconde" troppo e non mette in evidenza all'esterno certe qualità. Io posso dirvi che con Carlo abbiamo due autoscuole e uno studio peritale d'infortunistica stradale, niente figli e tanti gatti.»

Quindi siete sia ciclisti che formatori di automobilisti! Come vivete la questione della sicurezza stradale?

«Con forte preoccupazione. Già negli allievi in autoscuola notiamo distrazione e superficialità: spesso nei congressi cui partecipiamo a Roma emerge che, quando si parla di questi temi nelle scuole, i ragazzi sembrano assorbire bene i concetti ma una volta fuori entrano in un'altra dimensione mentale...»

Nelle annose (e talvolta tragiche) diatribe tra automobilisti e ciclisti, da che parte state?

«Esattamente nel mezzo. Tante persone che guidano la macchina si sentono così sicure dentro il loro involucro da permettersi persino di sfiorare i ciclisti. Di contro, serpeggia una certa ignoranza del codice della strada pure tra noi che andiamo in bici: mi è capitato di essere insultata quando ho detto a gruppi di ciclisti di stare più a destra.»

Come ci diceva nientemeno che Filippo Ganna di questi tempi lo scorso anno, del resto, in Italia a mancare è probabilmente il rispetto reciproco tra gli utenti della strada. Nel Belpaese degli orticelli e del campanile, scadere nella lotta tra fazioni anziché deporre le armi e rincorrere comuni obiettivi è sempre molto facile.

Spicciole considerazioni a parte, auguriamo a Patrizia e Carlo tanta altra complicità coniugal-ciclistica e buon 2024 italo-belga alla campionessa mondiale gravel Master di Vittorio Veneto!

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
I nuovi prodotti Ulac, distribuiti in Italia da Ciclo Promo Components, sono destinati interamente a chi pratica bikepacking e godono di un rapporto qualità-prezzo davvero interessante. Il portafoglio Ulac Touring Case...

Le prime volte, soprattutto quelle importanti, vanno celebrate a dovere: per Ursus, il Giro d’Italia 2025 rappresenta la prima volta alla Corsa Rosa da partner di una formazione World Tour,...

La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso e con gli altri quando la strada comincia a salire....

Progettate per assicurare un controllo senza pari, le scarpe Q36.5 Unique Pro uniscono tecnologie italiane di produzione all'avanguardia con una struttura che massimizza stabilità, potenza e comfort. Con un peso...

Il Rubino in casa Vittoria è un pneumatico iconico, un prodotto particolarmente apprezzato da chi pedala ogni giorno. Oggi il nuovo Rubino torna in aula versione completamente rinnovata che si...

Santini ha appena svelato la nuova collezione ufficiale dedicata al Tour de France e al Tour de France Femmes avec Zwift e la linea Maillot Jaune, un sentito omaggio alla...

Quella che avete appena visto in foto è la S-Works Tarmac SL8 Remco “Golden Season” LTD, un tributo all’anno da record di Remco Evenepoel che diventa limited edition visti i...

Il Giro d’Italia 2025 è per Miche un evento speciale. L’azienda trevigiana di ruote e componentistica per il ciclismo è alla sua prima esperienza come sponsor di un team UCI...

Pinarello è orgogliosa di annunciare il suo ritorno come bicicletta ufficiale del Giro d’Italia. La 108ª edizione di questa prestigiosa corsa parte dalla città albanese di Durazzo venerdì 9 maggio...

De Rosa, da oltre 70 anni ambasciatrice della tradizione artigianale ciclistica italiana, sceglie di svelare la sua nuova 70 Icona Revò alla vigilia del Giro d'Italia. Una bicicletta accompagnata da...

Nel cycling kit formato dalla Aero Race 8S Jersey e dal Free Aero Race S Bibshort Castelli ha concentrato più di un decennio di innovazione ed esperienza maturata nel mondo...

Ieri nel tardo pomeriggio è calato il sipario su FSA Bike Festival Riva del Garda, con la quarta e ultima giornata tutta dedicata allo Scott Junior Trophy, dove i campioni...

Lo scorso fine settimana è andata in scena l'Étape Parma by Tour de France, a cui abbiamo partecipato anche noi. L’evento ufficiale del Tour de France per cicloturisti e cicloamatori...

Le bici da sogno possono diventare realtà? Sì, il sogno diventa realtà con il programma di personalizzazione Project One messo a punto da Trek. Passo dopo passo avrete modo di...

Ci stanno facendo incuriosire, ci sanno stuzzicare e ingolosire, ci fanno arrovellare nell'attesa... Quelli di casa De Rosa ci stanno letteralmente prendendo per la gola e promettono che... Nel loro...

Se da una parte è vero che il momento per le vendite di biciclette si sta rivelando più complesso del previsto, è altrettanto vero che da Bikeroom possiamo sempre aspettarci...

La nuova e-Vertic FX nasce per accompagnare i biker nelle uscite in montagna, garantendo grande maneggevolezza e puro divertimento, più a lungo. Presentata in anteprima al Bike Festival Garda Trentino (1-4 Maggio 2025) di Riva...

25 gradi, sole splendente e colline del Prosecco accoglienti come non mai. L’XC Tra Le Torri 2025 va in archivio al termine di una vera e propria giornata estiva che...

Dal 9 all’11 maggio 2025 torna Pavè - Pedalando a Venezia, il bike festival di narrazione che per il quarto anno crea uno spazio di comunità per riflettere insieme sul tempo che viviamo...

Il Maglificio Santini va a celebrare gli oltre oltre 35 anni di collaborazione con l’Union Cycliste Internationale (UCI) di cui è fornitore ufficiale, presentando la nuova collezione Santini X UCI,...

È tempo di Bike Festival Garda Trentino per Ursus. L’azienda vicentina sarà presente dal 1° al 4 maggio 2025 all’importante appuntamento dedicato all’off-road in programma a Riva del Garda. Presso...

Alé, il brand italiano leader nel settore dell’abbigliamento tecnico da ciclismo, annuncia una nuova e strategica collaborazione con GFNY, uno dei più estesi e prestigiosi circuiti internazionali di gare ciclistiche...

Forse molti di noi lo hanno accantonato troppo in fretta il caro alluminio, una lega che ci ha dato sempre tante soddisfazioni e che secondo Fulcrum merita ancora oggi tante...

C’è un’idea molto diffusa – e molto superficiale – nel mondo del ciclismo: che una bici usata in “world tour” sia il punto d’arrivo della tecnologia. Che tutto ciò che...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy