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GIOIA MAGNALDI: «ALLA VUELTA MI SONO SORPRESA DI ME STESSA»
di Alessandro Brambilla | 13/05/2023 | 08:10

Alla recente Vuelta a Espana la cuneese Erica Magnaldi si è confermata tra le migliori scalatrici del World Tour. Erica, 30 anni, ha concluso il Giro di Spagna ottava in classifica generale. Lottare con Annemiek Van Vleuten, Demi Vollering, Gaia Realini e le altre migliori al mondo in salita nei grandi cimenti internazionali è un risultato notevole per chi, come Erica, arriva da un’altra disciplina sportiva. Ha praticato a lungo sci da fondo indossando anche la maglia della Nazionale. Non solo: per molti anni l’Università ha avuto la precedenza nelle sue strategie. Infatti Erica è laureata in medicina-specialità pediatria e brilla per cultura e cortesia. Verso fine 2022 la portacolori Uae-Adq si era sottoposta ad un intervento chirurgico all’arteria iliaca: “Erica – sostiene il ct azzurro Paolo Sangalli – ha disputato un’ottima Vuelta e penso che abbia ancora dei margini di miglioramento. Ha recuperato bene dopo l’intervento chirurgico e penso che anche lei sia sorpresa e soddisfatta del rendimento elevato nelle grandi sfide internazionali”.

La Vuelta a Espana si è svolta in 7 tappe e dalla terza in avanti la dottoressa Magnaldi ha sempre guadagnato posizioni in classifica generale. Alla Vuelta ha trionfato la fuoriclasse Annemiek Van Vleuten. Prima della massima corsa a tappe spagnola Erica si è classificata seconda nel Grand Prix di Chambery. E’ stato un Giro di Spagna combattuto sette giorni su sette. “Il ct Sangalli ha ragione – dichiara Erica, vincitrice nel 2018 di una tappa al Tour de l‘ Ardeche e del Trofeo Città di Ceriale 2021 - : in alcune occasioni mi sono sorpresa di me stessa. Ad ad esempio nella terza tappa quando causa ventagli il gruppo si è frantumato in più tronconi, situazione che normalmente si verifica in classiche del nord. Ho iniziato tardi a gareggiare in bici, non ho l’esperienza di tante mie colleghe eppure sono rimasta nel primo drappello. Alla sera ero incredula”.

Demi Vollering ha perso la Vuelta per un “pipi-stop” nella penultima tappa con epilogo a Laredo. Quando la capitana della SD Worx si è fermata, la Van Vleuten ha attaccato. Erica Magnaldi, Gaia Realini, Evita Muzic e Juliette Labous sono state abili ad accodarsi alla Van Vleuten, affrontando in sua compagnia la prima montagna. Verso Laredo la cuneese ha perso l’occasione per inserirsi tra le prime 4 in classifica generale. Van Vleuten, Realini, Muzic, Labous e Magnaldi hanno distanziato Demi Vollering in maglia da leader. “Andavamo fortissimo soprattutto quando la Van Vleuten faceva l’andatura”, aggiunge la dottoressa della Uae-Adq.

Sulla seconda montagna Van Vleuten ha accelerato, la Realini le si è accodata e invece Magnaldi no: “In quel momento ho avuto un attimo di esitazione che si è rivelato fatale. Non ho creduto in me stessa, temendo di andare fuori giri. Forse era meglio stringere i denti e accodarsi alla Van Vleuten”. Erica ha preso il via nell’ultima tappa con arrivo in cima alla mitica salita di Lagos de Covadonga nona in classifica generale. E’ arrivata sesta nella tappa vinta da Vollering.

“Anche lì quando Vollering, Van Vleuten e Realini hanno accelerato, altre hanno replicato, io no. Ho preferito proseguire col mio passo. Negli ultimi 4 chilometri ho superato molte ragazze esauste. Quindi ho fatto bene a salire con regolarità guadagnando una posizione in classifica generale. Del mio rendimento è soddisfatto anche il preparatore atletico”. La dottoressa di Cuneo tornerà a gareggiare giovedì alla Vuelta a Burgos (18-21 maggio), altro evento World Tour. “Vorrei fare un figurone”. Terminata la Vuelta a Burgos, Erica staccherà la spina. “Da metà giugno in avanti spero di prendermi belle soddisfazioni”.

Tornerà a gareggiare al Giro di Svizzera (17-20 giugno) e poi punterà a vincere la maglia tricolore a Terme di Comano (Trento). “Quest’anno il Campionato italiano si svolgerà su un tracciato per scalatrici. Vincere la maglia tricolore è un sogno”. A fine giugno inizierà il Giro d’Italia: “Non so se lo disputerò. Non hanno ancora presentato il percorso. Finchè non se ne conosce l’altimetria lo staff Uae-Adq non lo inserisce nel mio programma”. Erica ha già partecipato ai Mondiali su strada nel 2018 e 2020 ed è arrivata terza ai Giochi del Mediterraneo 2018. “I percorsi dei Mondiali e Campionati d’Europa 2023 non sono molto adatti a Erica – precisa il commissario tecnico Sangalli –. Il prossimo Mondiale adatto lei è quello di Zurigo 2024”.

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