I PIU' LETTI
L'ORA DEL PASTO. ZANDEGU', IL ROMANDIA E LA CRONOSQUADRE DEL MISTERO
di Marco Pastonesi | 05/12/2020 | 07:55

La corsa del mistero. Mai si era corso cambiando la formula così all’oscuro: la modifica all’ultimo momento, da cronosquadre a cronometàsquadre. Mai si era corso una cronosquadre (anzi, cronometàsquadre) così breve: cinque chilometri e mezzo. Mai si era corso così al buio: nel parcheggio di un grande supermercato. E mai si era corso così sotto terra: il parcheggio era infatti sotterraneo.

Mercoledì 6 maggio 1970. Giro di Romandia, che allora si diceva Giro della Svizzera Romanda. Cinque giorni, prologo, tre tappe e due semitappe di cui una crono individuale. Partenza generale da Ginevra, arrivo finale a Losanna. La preparazione ideale per il Giro d’Italia. Tra le formazioni al via, tutte con sei corridori, anche la Salvarani: Felice Gimondi capitano, Gino Cavalcanti, Wladimiro Panizza, Roberto Poggiali, Silvano Schiavon e Dino Zandegù.

“Il lunedì arrivammo in aereo, il martedì ci allenammo per 130 km provando anche il circuito stradale e poi bagni e massaggi, il mercoledì mattina ci svegliammo sotto il diluvio”, racconta Poggiali, che alla forza della memoria aggiunge quella di una serie di agende utilizzate come archivio e diario. Fu a quel punto che gli organizzatori annullarono il programma originario e improvvisarono quello alternativo. “Nel parcheggio sotterraneo di un grande supermercato – dice Poggiali -, si ricavò un percorso di 550 metri, da ripetere 10 volte, totale 5 chilometri e mezzo, segnato da nastri biancorossi tirati fra le colonne del parcheggio e dividendo le squadre a metà. Sei corridori sarebbero stati troppo in quella sorta di gimkana”. Luciano Pezzi divise i suoi: da una parte Gimondi, Poggiali e Zandegù, dall’altra Cavalcanti, Panizza e Schiavon.

“Mi caricai le responsabilità sulle mie spalle – sostiene Zandegù – che tanto erano larghe. Spalle rubate all’agricoltura, come sospirava spesso mio padre. La verità è che, dei tre, ero l’unico che lì sotto, e perdipiù al buio, ci sapeva fare. Fidatevi, gli dissi: non avevano scelta. Chi fa da sé, fa per tre, aggiunsi. Ma non so se capirono. Comunque al pronti-via mi misi in testa e tirai dall’inizio alla fine, anche perché non c’era modo né luogo per superarmi. Dietro di me: Gimondi. E dietro Gimondi: Poggiali. Fu ciclismo acrobatico, divertente e vincente”. “Primi, in 6’50”, 2” meno della Peugeot con Thevenet, Pingeon e forse Letort – spiega Poggiali -. Dico forse perché sull’agenda non lo registrai”.

Ma c’è un mistero: chi, dei tre Salvarani, passò per primo il traguardo e indossò la maglia verde edera di leader della classifica? Wikipedia, non sempre veritiera, segna Gimondi. Il sito wvcycling.com, piuttosto approssimativo, conferma Gimondi. L’altro sito procyclingstats.com, solitamente tra i più affidabili, stavolta si trincera dietro a un “no results (yet)”, risultati non (ancora) arrivati. Altro che precisione e puntualità svizzera.

Poggiali dice Zandegù, ma non ci potrebbe giurare: “Fece tutto lui da solo, era carico e assatanato, agile e potente, sfregava le orecchie contro le colonne. Io ero il terzo, stremato dalla fatica di rispondere alle frustate e rilanciare l’azione a ogni curva, un tira-e-molla tremendo, e più in là della mia ruota, un po’ per l’oscurità e un po’ per lo stress e la stanchezza, non riuscivo a vedere. Quella è stata la corsa più breve, ma anche la più faticosa della mia carriera. Avevo pensato addirittura di mollare e staccarmi, tanto il tempo sarebbe stato preso sul secondo, ma per orgoglio strinsi i denti e arrivai in fondo. Lì Gino Maioli, il nostro massaggiatore, mi prese in braccio. ‘Non ti ho mai visto così conciato’, mi confidò”.

Anche Zandegù dice Zandegù: “Di quel giorno ho ricordi piuttosto vaghi, ma so per certo che era impossibile superarmi, mi sarei dovuto fermare, avremmo perso tempo e probabilmente anche corsa e vittoria”. E la maglia? Zandegù alza gli occhi al cielo: “Chissà dov’è finita. Probabilmente mia moglie, la Lalla, in qualche pulizia di primavera l’ha buttata via”.

Quel Giro di Romandia si rivelò, per la Salvarani, dolce e ricco. Non solo la vittoria nel prologo a cronosquadre (anzi, a cronometàsquadre), ma anche quella in una semitappa con Zandegù, e poi tre giorni primi nella classifica generale con Schiavon, un secondo di tappa con lo stesso Schiavon e il sesto posto finale di Poggiali. “Così fui l’unico – spiega Zandegù – a vincere una tappa al chiuso e l’altra all’aperto, cioè una al buio e l’altra alla luce, cioè una in trio e l’altra di gruppo”.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Siete pronti a vivere una stagione invernale da protagonisti? Con Alé e la nuova collezione Fall/Winter 2025, già disponibile sul sito www.alecycling.com e presso i migliori rivenditori di abbigliamento da...

La scena gravel è cambiata rapidamente in questi anni e non solo fuori dal’Italia. Oggigiorno predominano le corse tecniche e veloci in cui la competizione è tanta. La risposta Factor...

NABICO, azienda veneta produttrice di nastri manubrio 100% Made in Italy e personalizzabili, presenta il nuovo nastro Bio Galibier,  un prodotto sostenibile realizzato con oltre il 35% di componenti bio-based...

Chi pedala su strada lo sa bene, un copertone deve trasmettere sicurezza e concedere tutto il feeling che ci serve per dare il massimo. Bassa resistenza al rotolamento, grip, controllo,...

Miche ha appena annunciato il lancio della nuova gamma Kleos 2026, ruote in fibra di carbonio che vanno a posizionarsi decisamente nell’alta gamma. Ma c’è di più, le nuove ruote,...

Prologo ha vinto il suo terzo grande giro di stagione per merito di Jonas Vingegaard. In sella a Scratch M5 PAS e Predator 01TT CPC il fuoriclasse danese è stato...

Come sempre Miche si distingue per una progettazione avanzata e per l’utilizzo di materiali di altissima qualità, un paradigma che regala oggi il nuovo ingranaggio X2 RD, ennesimo colpo di...

In questo settore, esattamente come in ambito motoristico, le case produttrici si affidano moltissimo ai test di laboratorio, ma  a volte serve la pura follia per mettere a dura prova...

Trek ha appena presentato le sue nuovissime selle Aeolus, selle dotate della tecnologia AirLoom, una matrice stampata in 3D che va a formare uno strato in grado di offrire un...

Tenetevi forte: Doctorbike, negozio fisico situato in Corso Europa 82 a Magenta e negozio virtuale, predispone per i giorni 13 e 14 settembre un evento gratuito presso la sua struttura....

La linea NDR di Prologo diviene oggi più completa che mai grazie a  quattro nuove selle leggere e confortevoli, quattro nuovi prodotti che spiccano per polivalenza e sono stati studiati...

Alé, il rinomato produttore di abbigliamento ciclistico di alta qualità, e eVent® Fabrics, leader nelle membrane traspiranti, impermeabili, resistenti alle intemperie e al vento, annunciano che la tecnologia stormburstLT di...

Arriva un importante aggiornamento riguardante Specialized Italia, una vera e propria svolta storica. «Dopo 36 anni di straordinario servizio, Ermanno Leonardi lascerà il ruolo di Amministratore Unico di Specialized Italia a...

È uno degli uomini dell’anno, forse il nuovo dell’anno. Isaac Del Toro è una sorta di continuazione della “cantera” targata Uae Team Emirates XRG, il nuovo che avanza a rapidi...

La nuova Perfetto RoS 3 Jacket di Castelli realizzata con l’innovativa tecnologia Polartec @AirCore™ non si limita a spostare l’asticella più in là o semplicemente ad alzare il livello, infatti,...

Garmin annuncia oggi novità importanti per il mondo del ciclismo, destinate ancora una volta a ridefinire gli standard del mercato: Edge® 550 e 850 e Rally™ 110 e 210. ...

Il 12 ottobre 2025 Ivrea ospiterà la prima edizione di “100x100 Donne”, una cicloturistica ideata dall’eporediese Paola Gianotti, ultraciclista 4x Guinness World Record, attivista ambientale e promotrice della campagna per...

Arriva oggi da oltreoceano la nuova Diverge 4, la Specialized gravel definitiva per vivere libertà e avventura e correre nelle più autorevoli competizioni internazionali. Le novità sono tante, a partire...

Per gli amanti della bici e dello stile, Colnago e Castelli hanno lanciato una chicca da non perdere. Si tratta della maglia da ciclismo NH25 che è sia bella che...

Lazer, marchio innovativo di caschi da ciclismo, annuncia il lancio di VeloVox, un sistema audio e di comunicazione all’avanguardia progettato specificamente per i ciclisti. Pensato per le esigenze dei rider...

All'Italian Bike Festival 2025 di Misano, Gregario ha lanciato sul mercato un'innovazione mondiale: VERA, il primo telaio monoscocca che viene realizzato veramente su misura del cliente. Gregario è una bike-tech...

Vito. Semplicemente Vito. E se la bicicletta è prodotta dalla Guerciotti Vito non può che essere il nome di Di Tano, indimenticato fuoriclasse del cross, due volte campione del mondo...

Julbo, storica azienda fondata nel lontano 1888 da Jules Baud, continua da anni a convincere anche in ambito ciclistico, merito sopratutto della preziosa collaborazione con il team World Tour Groupama-FDJ....

A Italian Bike Festival, tra appassionati, innovazione e passione per le due ruote, Maurizio Fondriest ha presentato ufficialmente l’equipaggiamento con cui affronterà la prossima edizione della Gravel Burn, una delle...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy