Quella che vi stiamo per raccontare è una bella storia di sport e ciclismo giovanile con protagoniste due ragazzine che vivono a più di 8000 chilometri dall’Italia. Allacciatevi le cinture, partiamo per Mauritius, isola dell’Oceano Indiano.
Corabelle e Corabella Lapuante – più conosciute come Sarah e Sarah Jane - sono due gemelle quindicenni che vivono a Bois Marchand, vicino alla località di Rouge Terre, nel distretto di Pamplemusses, ad una decina di chilometri dalla capitale Port Louis, nella parte nord-occidentale dell’isola. Il loro quartiere non ospita grandi alberghi. Nessun turista. Nessuna coppia di sposi in viaggio di nozze. Sarah e Sarah Jane abitano con la mamma e la sorella minore in una casupola con le pareti di lamiera: due stanze arredate modestamente, poco illuminate, con scarsa ventilazione. Niente energia elettrica. Niente acqua corrente. All’esterno un “giardino” di alberi da frutta, un pollaio e oggetti accatastati alla rinfusa.
Nonostante le avversità le gemelle non perdono il sorriso e cercano riscatto nello sport: l’atletica e il ciclismo in particolare. Sarah e Sarah Jane, infatti, fanno parte di una delle cycling academy promosse da Safire, una organizzazione che opera da alcuni anni con l'obiettico di garantire l’integrazione sociale dei ragazzi e delle ragazze meno fortunati.
«Prima di scoprire il ciclismo eravamo spesso per strada a giocare con i nostri amici. Lo consideravamo un rifugio, un luogo dove poter parlare dei nostri problemi con gente che ci capiva» raccontano le sorelle al sito lemauricien. Ed ancora: «Siamo convinte – dice Sarah – che impegnandoci nello sport e nello studio un giorno potremo avere una casa migliore rispetto a quella in cui viviamo ora» «Nulla è impossibile, l’importante è continuare ad allenarci con dedizione», le fa eco Sarah Jane.
Le ragazzine ottengono buoni risultati nell’atletica e non sono da meno nel ciclismo: la federazione ciclistica mauriziana le ha inserite nel team MCB Girls, la rappresentativa che include le migliori giovani cicliste dell’isola. Proprio facendo parte dell’equipe nazionale mauriziana Sarah e Sarah Jane hanno avuto la possibilità di posare per una campagna pubblicitaria e le loro foto, nei primi mesi del 2020, hanno campeggiato su cartelloni affissi in diverse parti di Mauritius: «Una esperienza unica, indimenticabile. Siamo perfino andate in televisione. La gente ci riconosce, in famiglia e nel nostro quartiere sono orgogliose di noi. Molti bambini vogliono seguire il nostro esempio, vogliono imitarci», raccontano.
Brave nello sport ed anche a scuola, le sorelle Lapuante studiano all’International College di Triolet (ad una decina di chilometri dalla loro abitazione, ndr) dove sono perfettamente in linea con il corso di studi e - come sottolineano con orgoglio loro stesse - non sono mai state bocciate. Hanno dovuto far fronte a qualche difficoltà durante il confinamento: «A differenza dei nostri compagni non siamo riuscite a seguire le lezioni on-line, abbiamo cercato di studiare con degli appunti ma non è stato facile: possediamo un computer portatile, ma senza corrente elettrica in casa, siamo costrette ad arrivare infondo alla strada per trovare una connessione internet e scaricare il materiale didattico fornito dalla scuola»
Cosa sognano le gemelline mauriziane? Vogliono diventare grandi per essere d’aiuto agli altri: una vorrebbe diventare avvocato, l’altra si vede insegnante; una vorrebbe lottare per i diritti dei bambini, l’altra fare qualcosa per sensibilizzare la società contro la violenza subita dalle donne e dai minori. Entrambe vogliono provare a lasciarsi la miseria e i brutti ricordi alle spalle.
Riusciranno Corabelle e Corabella Lapuante – più conosciute come Sarah e Sarah Jane – a farlo grazie allo sport? Riusciranno a farlo grazie al ciclismo? Le troveremo fra qualche anno in gare europee? Intanto la loro mamma, la signora Marie Louisie Heriette, è molto orgogliosa e… non riesce più a contare le medaglie conquistate dalle sue figlie tanto sono numerose.