Proponiamo, giusto come curiosità, prendiamolo come un fresco diversivo estivo, un articolo ripreso, pari pari, dal “Regolamento corse su strada – edizione 1921” dell’allora U.V.I. – Unione Velocipedistica Italiana, la “mamma” della F.C.I., che così, letteralmente e sinteticamente, recita.
Art. 110 - In caso di arrivo simultaneo sarà classificato primo il corridore che trovasi alla sinistra.
Perché? Qual era la ratio che ha ispirato tale articolo?
Lo abbiamo visto scritto e stampato sull’originale pubblicazione dell’epoca, quasi un secolo fa, uno dei tanti preziosi documenti e cimeli in possesso del brianzolo Antonio Penati, appassionato – e unico nel suo genere – collezionista, e anche di più, d’ogni tipo di documento di tutte le epoche e le specialità del ciclismo. Penati, una vita quale giudice d’arrivo, pure lui non trova appigli esplicativi per l’art. 110.
Un giro di telefonate fra addetti ai lavori di varie epoche e fra queste una al sempre lucidissimo e attentissimo Vincenzo di Cugno, conte di Molviano, 97 (novantasette), - è meglio ribadirlo in lettere -, personaggio storico del ciclismo e fondatore nel secondo dopoguerra, precisamente nel 1947, dell’A.N.U.G..C. – Associazione Nazionale Ufficiali Giudici di gara Ciclismo -, longevo, a dire poco, “papà” della categoria dei giudici di gara, presidente onorario dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport (U.N.V.S.), non ha condotto a plausibili spiegazioni e interpretazioni.
Un’interpretazione e giustificazione plausibili avrebbero potuto essere che l’articolo fosse riferito alla pista e per sinistra se intendesse alla sinistra di chi guarda di fronte al senso di marcia. Essendo all’esterno e non alla corda, ossia lungo la linea più breve interna di misurazione della pista che è così ancora indicata perché nel passato, o meglio nel passato remoto, il perimetro interno era protetto da corde, il corridore definito “alla sinistra” fosse costretto a percorrere una distanza maggiore. Però il regolamento in questione parla espressamente e univocamente di corse su strada.
Un quesito che giriamo e affidiamo ai lettori di tuttobiciweb.it augurando, naturalmente, buon ferragosto, sperando di non tediarli.
Chissà se pure questa volta taglierà per primo il traguardo con la sua spiegazione, sia a destra, sia a sinistra, senza implicazioni politiche, lo “zio” Bruno Reverberi con il suo “ex-allievo” di circa trentacinque anni fa, l’attuale C.T. Davide Cassani, come nel caso di un precedente e recente quesito qui proposto durante l’ultimo Giro d’Italia, per il cartello indicatore “a 12 KM. RIFORNIMENTO”.
Giuseppe Figini