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RWANDA 2025. EVENEPOEL: «LA SELLA ROTTA, LA SELLA SBAGLIATA, I CRAMPI E LA VITTORIA CHE VA...»
di Francesca Monzone | 29/09/2025 | 08:22

La domanda che tutti sono posti nel vedere il Mondiale di Kigali è cosa fosse successo a Remco Evenepoel. Abbiamo visto il belga fermarsi e chiedere il cambio bici quando, per chi non lo avesse notato, correva con una bici color oro: nel primo cambio gli è stata data una bici nera e poi, quando lo abbiamo visto fermarsi imbufalito per un altro cambio, gli è stata data una nuova bici color oro.

«Voglio spiegare nuovamente cosa è successo e perché tutto questo è stato frustrante per me – ha detto Evenepoel in conferenza stampa – Ho preso una buca con la bici quando ero a Monkey Valley ed è venuta giù la sella. Mi è stata data una seconda bici (colore nero), era la numero tre e non la numero due. Sono salito, ho iniziato a pedalare e sentivo che c’era qualcosa che non andava. E una volta in salita, sono iniziati i crampi ai muscoli posteriori della coscia che si facevano sempre più forti, quindi ovviamente non è andata bene. Può sembrare strano ma quando cambi posizione bruscamente, come è capitato a me, possono venire questo tipo di dolori. La sella non era più piegata in avanti come la prima bici, ma era completamente piatta e questo mi obbligava a stare in un’altra posizione, non corretta per me».

Ci sono stati i crampi un nuovo cambio di bici e nel frattempo Tadej Pogacar prendeva il largo e il vantaggio aumentava enormemente.

«Così ho cambiato nuovamente bici, ma c’era un corridore che saliva piano e la mia ammiraglia ha faticato ad arrivare perché non la facevano passare. Una volta presa la bici giusta (colore oro), ho sentito che era la posizione giusta e tutto è tornato nomale, ma ormai avevo perso tanto tempo e ho speso tante energie per rientrare».

Remco Evenepoel ha pianto e si è disperato dopo il traguardo, perché tutto è andato nel verso sbagliato e quei cambi di bici e il dolore alla schiena lo hanno portato lontanto dalla medaglia d’oro. Il belga ha confessato di essere certo di poter vincere il secondo oro in questi Campionati del Mondo, ma che la sfortuna gli ha impedito di arrivare primo. 

«Penso che ancora una volta abbiamo fatto una corsa fenomenale. E’ logico che ci fosse frustrazione perché sapevo che sarebbe potuta andare diversamente senza i problemi alla bici, perché mi sentivo benissimo fin dall'inizio e penso che se non avessi avuto i crampi sarei riuscito a stare con Tadej e Del Toro e la gara probabilmente sarebbe finita in un modo diverso».

Il belga ha anche rivelato che questo percorso non è stato il più duro in assoluto nella sua carriera e che quindi la vittoria era alla sua portata.

C’è stato poi anche il problema con i servizi igienici ed Evenepoel si è dovuto fermare nei punti stabiliti dagli organizzatori. «Mi sono fermato perché dovevo fare solo pipì e non avevo problemi intestinali. Non ho osato fare pipì da qualche altra parte perché ci hanno detto dei possibili rischi e non si sa mai cosa potrebbe succedere, ma poi, pochi chilometri dopo, ho visto tre australiani che facevano pipì sul ciglio della strada. Mi sono chiesto: perché non l'ho fatto anch'io?»

Il Mondiale ha aumentato la fiducia di Evenepoel, che adesso è pronto ad affrontare Pogacar ai Campionati Europei e al Giro di Lombardia. 
«Non sono arrivato con tre minuti di ritardo, quindi penso che siamo sullo stesso livello, se si considera tutto quello che mi è successo. Spero di poter mantenere questa forma per gli Europei della prossima settimana, perché credo tutti sanno che è una gara che voglio davvero vincere. Ma per qualche ora non voglio pensare a nessuna gara e neanche a quello che è successo, voglio solo rilassarmi con la mia squadra e mia moglie Oumi».  

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