Quella di ieri a Laval Espace Mayenne, è stata la vittoria perfetta per Jonathan Milan, perché è arrivata grazie ad una squadra che ha lavorato tutto il giorno per lui. Il friulano sapeva che se il successo fosse arrivato, non sarebbe stato solo il suo ma di tutti i suoi compagni, che lo hanno pilotato e lanciato verso il traguardo.
«Nell'ultimo chilometro e mezzo ho tirato più forte di quanto pensassi. Ma la vittoria è arrivata grazie ai ragazzi che erano con me, che mi hanno davvero supportato durante la tappa, e mi hanno guidato durante gli ultimi mille metri nella posizione perfetta per cercare di conquistare questa vittoria. Quindi sono davvero felice. Me la merito davvero, anzi ce la meritiamo davvero e ora ci godiamo la vittoria e domani ci riproveremo».
Essere un velocista non è facile, perché per vincere non basta solo andare forte, ma bisogna trovare la posizione migliore per essere davanti e non rimanere chiusi nel gruppo. Il treno per un velocista è importantissimo e Jonathan Milan può contare su un gruppo di ragazzi con i quali ha un rapporto di fiducia unico, perché sa che ognuno dei suoi uomini lavorerà fino all’ultima goccia di energia per farsi spazio nel gruppo e lanciarlo nello sprint. Milan la velocità la conosce bene, l'ha conosciuta in pista con il quartetto azzurro che lo ha portato all’oro olimpico nel 2021 e poi al bronzo nel 2024 e all’oro mondiale nel 2021. Con il friulano c’erano Ganna, Lamon e Consonni e proprio quest’ultimo è uno degli uomini più fidati negli sprint di Milan.
Ieri sono stati proprio Consonni prima e Stuyven dopo a posizionare il ragazzo di Buja nella posizione migliore per sprintare. Ma in squadra tutti sono importanti e ci sono anche Theuns, Simmons, Skjelmose e Nys.
«Theuns ci ha aiutato a posizionarci nei chilometri prima che Simone Consonni arrivasse a 3 km dal traguardo. Come ho detto, è stato davvero difficile rimanere uniti. Poi Stuyven ci ha aiutato a riposizionarci dai 2 chilometri fino all'ultimo metro, metro e mezzo. E’ proprio questo lavoro di squadra che alla fine credo che faccia la vera differenza. Penso che quando ci sono persone vicino a te che spingono davvero e non vedono l'ora, come te, di arrivare alla vittoria, rende le cose più facili da realizzare. Proprio per tutto questo alla fine noi abbiamo saputo fare la differenza rispetto alle altre squadre. Ovviamente non funziona sempre, ma a volte va anche bene come ieri, quindi siamo davvero felici per questo. Adesso abbiamo vinto ma già oggi ci riproveremo ancora e lo faremo ogni volta che avremo l’occasione».
Oggi si correrà la nona tappa della corsa gialla, una tappa speciale per i velocisti perché si arriverà a Chateauroux, ribattezzata Cavendish City. Qui nel 2008 il britannico Cavendish vinse la sua prima tappa al Tour de France, davanti allo spagnolo Freire e al tedesco Zabel. Cavendish ha concluso la sua carriera con lo storico record di 35 vittorie alla corsa gialla e per questo il vialone d’arrivo a Chateauroux si chiama “Avenue Cavendish”. Oggi Milan potrebbe ancora vincere e se così fosse, sarebbe il secondo corridore, dopo Pogacar, a conquistare due tappe in questo Tour de France. Vincere, per il friulano significa anche prendere altri punti per la maglia verde.