Siamo abituati a vedere Tadej Pogacar con la maglia gialla di leader della classifica generale, ma domani lo sloveno partirà con la maglia a pois della classifica dedicata agli scalatori. Quest’anno la maglia a pois compie 50 anni e per il campione sloveno sarà emozionante indossare una delle maglie più iconiche della Grande Boucle.
«L'ho indossata, credo, solo una volta nella mia carriera in sei Tour de France disputati, quindi domani sarà la seconda volta in assoluto che mi vestirò a pois, se ho contato bene».
Il pubblico ama la maglia bianca con i pallini rossi disegnati sopra, poiché rappresenta quel corridore che non ha paura di attaccare in salita e che spesso diventa il vincitore di tappe di montagna molto difficili. «Non vedo l’ora di indossarla domani, perché piace molto alla gente. Il pubblico ama la maglia a pois, ed è una sensazione speciale indossare questo simbolo».
Dopo una prima frazione dedicata ai velocisti, oggi le emozioni non sono mancate nella tappa con arrivo a Boulogne sur Mer, dove la vittoria è stata una questione tra Pogacar, Vingegaard e van der Poel. Il successo è andato all’olandese, che ha conquistato anche la maglia gialla, mentre Pogacar ha chiuso al secondo posto davanti a Vingegaard. «E’ stata una tappa davvero, davvero incredibile. C’è stato veramente di tutto. Pioggia, stress, frenesia, pericolo, salite brevi ed è stato proprio come in una Classica. Alla fine avevo buone sensazioni e come squadra abbiamo corso davvero bene. Ma Mathieu è stato il più forte al traguardo oggi e sono super felice di essere arrivato secondo».
La terza frazione vedrà nuovamente protagonisti i velocisti con l’arrivo a Dunkerque, mentre bisognerà prestare attenzione alla quarta giornata di corsa, che sarà ancora una volta caratterizzata da salite e sali scendi continui verso Rouen e poi mercoledì ci sarà la cronometro di Caen, dove la classifica generale potrebbe essere completamente ridisegnata.