I PIU' LETTI
PELLIZZARI, FUTURO ROSA
di Nicolò Vallone | 27/06/2025 | 08:30

«Il Giro d’Italia? Sono ri­serva e non dovrei correrlo, ma disputerò la mia prima Vuelta». Co­sì parlava Giulio Pel­liz­zari nei primi ritiri con la Red Bull Bora. Che partecipi comunque alla Vuelta non possiamo certo escluderlo, anzi da italiani ci solletica il dubbio su quale ruolo gli riserveranno, ma la sorte avversa a Matteo Sobrero (al quale auguriamo di tornare più forte di prima dopo gli infortuni di questa prima metà d’anno) ha aperto le porte al ventunenne di San Severino Marche. Sarà lui, vicino di casa di Del Toro, Piganzoli e altri talenti nella Repubblica di San Marino, lo scudiero di quel campione che ha «ammirato per anni come Roglic e poi conosciuto come Primoz».

Lo scorso anno il Giro di Pellizzari in VF Bardiani Csf Faizanè fu diviso in due parti: le difficoltà iniziali, problemi di salute che lo portarono a un passo dal ritiro, poi la ripresa e un’ultima settimana da toro (ante litteram) scatenato piena di fughe e piazzamenti, con tanto di abbracci con l’idolo Pogacar.

Pure quest’anno il suo Giro si è diviso in due parti, ma con un tipo di crescendo ben diverso: non di forma (quella ottima sin da principio) ma di grado, di ranghi. Di pari passo col ritiro di Hind­ley (scivolone su discesa bagnata che ha propiziato la semi-neutralizzazione del­la tappa di Napoli) e soprattutto di Ro­glic, caduto sugli sterrati senesi, rallentato sul porfido goriziano e infine ri-cascato ai piedi del Bondone all’inizio della fatidica terza settimana, le quotazioni del Pellizzari uomo classifica so­no cresciute fino a farlo diventare il leader ufficiale dei suoi.

In quel momento era 18° nella generale, tra Poole e Ulissi: una posizione co­struita e al contempo “limitata” dagli obblighi, giustamente assegnati dalla squadra e perfettamente ottemperati dal ragazzo, di accompagnamento a Ro­glic. Momenti critici compresi. Gli abbracci e le parole tra capitano e gregario dopo gli arrivi trasudavano complicità e inorgoglivano chi osservava questo talento italiano con affettuosa aspettativa. A chi gli domandava con un velo di malizia se non gli avrebbe fatto piacere una ridesignazione come capitano, date le difficoltà crescenti dell’esperto sloveno, il giovane marchigiano rispondeva che sì, si sente bene, sì gli piace l’idea di poter cercar gioie personali, ma lui a questo Giro che nemmeno doveva correre è venuto per assolvere a un compito specifico per un grande campione, ed è giusto così. E a chi gli chiedeva se rimpiangesse la mancanza di una World Tour italiana che gli consenta di essere lui il leader designato, rispondeva che si trova bene in questa World Tour tedesca, dove si sente parte di una grande famiglia in­ternazionale. Dove peraltro il preparatore è italiano, Paolo Artuso.

Ma torniamo a martedì 24 maggio. Ri­tiro in gara per Roglic. Il mondo di Giulio cambia verso e si colloca al centro del sistema solare Red Bull Bora. Lui non si fa pregare: in quella stessa tappa schizza via dal gruppetto maglia rosa sul Monte Baldo, fa lo slalom tra i fuggitivi, finisce terzo dietro alla parata Scaroni-Fortunato ed entra subito nella top ten generale. E ai media dice: «Ho tirato fuori tutta la rabbia accumulata! Vincere addirittura il Giro? Ovvio che voglio riuscirci un domani, ma nei tre tapponi che ci aspettano ora è bene che pensi a correre divertendomi. Senza particolari obiettivi o proclami...».

Per “rabbia” intende quella sana, sportiva. Quella che a qualcuno sembra qua­si non poter appartenere a Pel­liz­zari: così sorridente, così genuino nell’espressione verbale e fisiognomica, così educato, così amichevole, così entusiasta, così disponibile, con quel simpatico accento del centro Italia. Avrà la cattiveria agonistica necessaria, quella consapevolezza di mezzi e obiettivi che sta alla base di un atleta vincente? Beh, lui è un esponente della Ge­nerazione Z, quella che, come ricorda sui palcoscenici italiani e internazionali Lucio Corsi, non ha bisogno di “essere dei duri” per poter avere successo nella vita. Che non ha bisogno di fare i tosti davanti alle telecamere e nelle dichiarazioni per “menar forte” in bicicletta. Che durante la tappa può salutare la mamma in diretta tv e scambiarsi pacche, abbracci, sorrisi e sorsate d’acqua con l’amico Isaac Del Toro anche se il messicano è in maglia rosa e Giulio un suo diretto avversario, senza per questo essere un ciclista molle o incapace di esprimere il massimo del proprio potenziale per battere gli avversari. Sul Mortirolo si staccano Storer e Tiberi, Pellizzari invece resta nelle avanguardie del plotone (con lucido ringraziamento ad Aleotti che ha tirato per lui) e recupera altre due posizioni. A Champoluc un errore di gioventù lo porta addosso a una transenna sul rettilineo finale, senza alcuna conseguenza su integrità fisica e distacchi. Alla sera Roglic lo chiama, lo tranquillizza, lo incoraggia, e sabato sul Colle delle Finestre lui si gestisce ottimamente in­sieme a Gee, Caruso e Poole all’inseguimento dei “litiganti” Del Toro e Carapaz: sorpasso in classifica ai danni del commovente Bernal, che stavolta non ha retto, e sesta posizione finale. E adesso? In attesa degli sviluppi futuri, ci affidiamo alle sue considerazioni presenti: «I primi 5 erano più forti, io ho dato il massimo e sono davvero contento. Adesso non è che la mia carriera cambia di colpo: il mio percorso all’interno di questo team, dove mi trovo davvero a mio agio, e la mia crescita come corridore continuano secondo il trend che abbiamo impostato. Si­curamente sulle tre settimane e sulle grandi salite riesco a tenere la gamba, quindi continuerò a pensare in grande (il mio grande sogno è il Tour de Fran­ce) ma divertendomi come sempre. L’importante, e penso ai più giovani che nel ciclismo di oggi sono costretti a essere iper-concentrati su aspetti della preparazione e della nutrizione che io magari ho scoperto dopo 3-4 anni da professionista, è non perdere l’amore per questo sport al di là di numeri e wattaggi. Già il ciclismo è molto faticoso, se non ce lo si gode nemmeno...».

cover story da tuttoBICI di giugno

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

Gregario, giovane marchio italiano di biciclette artigianali in fibra di carbonio, è stato premiato con il prestigioso titolo di “Best New Builder” durante la fiera Bespoked 2025, svoltasi dal 10...

È tempo di un nuovo inizio. Dal Medio Oriente, all’Asia, fino al Nord Europa: ogni tappa, ogni curva e ogni numero sul reggisella raccontano un viaggio, una storia, un pezzo...

Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

Pinarello e INEOS Grenadiers continueranno a pedalare insieme nel solco di una collaborazione che ha contribuito a creare alcuni dei momenti più memorabili nel ciclismo. Insieme sin dalla nascita del team...

Dalla corona in carbonio alla cassetta in titanio passando per i cuscinetti del movimento centrale con sfere in ceramica: l’upgrade ULTRA del nuovo gruppo Campagnolo si rivolge a un ciclista...

Diversi anni fa affrontare l’inverno in bici richiedeva tanto coraggio, altro che storie. I materiali con cui potevamo fronteggiare il freddo, la pioggia ed il ghiaccio erano piuttosto deboli, ma...

Sono 40 anni che Look rivoluziona il mercato con pedali che hanno fatto la storia, un processo che non conosce sosta e trova oggi come massimo interprete il nuovo Keo...

Thermobooster P1 di Assos è un capo davvero innovativo, infatti, altro non è che un laser termico ultra-versatile da utilizzare nelle più diverse situazioni. SI indossa sotto una maglia estiva nelle...

Le scarpe Vaypor SL di Bont sono a mio avviso non solo un prodotto iconico che permette al marchio australiano di essere conosciuto int tutto il mondo, ma si sono...

Colnago celebra con orgoglio la vittoria di Florian Vermeersch ai Campionati del Mondo Gravel UCI 2025, disputati nei Paesi Bassi. Il corridore belga ha conquistato il titolo in sella alla...

E’ da gli anni ’90 che Vision innova con prodotti fortemente aerodinamici ed erano gli anni in cui l’azienda, considerata già allora pionieristica, si concentrava su componenti orientati al miglior...

Oggi Trek ha aggiunto una nuova verniciatura alla sua collezione Project One ICON: Gamut, una combinazione di colori vivaci e multicolori che sarà la combinazione ufficiale del team di triathlon...

Pinarello rinfoltisce la gamma della serie X con il lancio di quattro nuove e accattivanti colorazioni, nuance che esaltano le forme di questa bici all’avanguardia nata per chi pratica ciclismo...

Prologo rinnova e completa la sua linea AGX dedicata al mondo Gravel, Adventure e Ciclocross con tre nuove selle leggere, confortevoli e multidisciplinari studiate per i terreni off-road. La linea...

Oggigiorno viene posta sempre più attenzione al ruolo delle proteine e anche alla loro qualità, soprattutto per quello che riguarda la performance sportiva e in tutte querelle situazioni in cui...

Guerciotti, marchio storico del ciclismo italiano, propone un’iniziativa molto interessante su Silvelle, la sua bicicletta da ciclocross in carbonio monoscocca che ridefinisce il concetto di prestazioni e stile nel fuoristrada....

857 ed 858, non sono solo dei semplici numeri ma la vera interpretazione della vita casual targata Salice. Ecco a voi due occhiali che spiccano per sportività e stile, due...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy