Ciclismo e territorio, un connubio sempre più solido che la politica può e deve usare in maniera sempre più consistente come volano per molteplici aspetti: questo il tema cardine della presentazione delle tre tappe "lombarde" (la 12, la 17 e la 18) appena svoltasi nella sede della Regione e intitolata L'impatto del Giro d'Italia sulla Lombardia
FEDERICA PICCHI Sottosegretaria Sport e Giovani (che potrete sentire, con alcune dichiarazioni raccolte a margine della conferenza, nella puntata di stasera del podcast BlaBlaBike)
«Il Giro d'Italia è un evento che porta oltre due milioni di visitatori, che spesso tornano in Italia dopo essersene innamorati in occasione del Giro. Abbiamo avuto risultati straordinari come il superamento della Francia, quasi 500 milioni l'anno che hanno superato i livelli pre-pandemia. E il ciclismo, in tutte le sue sfaccettature, è parte di questo boom: fa registrare aumenti significativi nei tesseramenti, gli amanti della bicicletta sono circa 10 milioni di cui un quinto in Lombardia. Siamo la regione con più società sportive in rapporto alla popolazione, una virtuosità della Lombardia che permette di avere una ricaduta positiva su tutta la regione.»
ATTILIO FONTANA Governatore della Lombardia
«Seguo con passione tutti gli eventi sportivi, in particolare quelli ciclistici: ricordo con felicità e orgoglio i Mondiali di Varese del 2008. Ciclismo e Lombardia sono una cosa sola, da qui partì il Giro d'Italia e la nostra regione si è intersecata moltissimo con le grandi gare e i grandi campioni che hanno fatto la storia di questo sport. Centinaia di migliaia di persone sono coinvolte a vario titolo nel Giro d'Italia, quest'anno la "corsa rosa" non tocca Milano ma passa da uno dei territori più significativi nell'anno che ci porta verso l'Olimpiade invernale di Milano-Cortina, ossia Bormio e la Valtellina. Il ciclismo è un mezzo straordinario di promozione del territorio, attraverso le immagini che gli spettatori vedono sugli schermi. Tornando a Varese, penso al boom turistico della zona propiziato dall'ottimo lavoro svolto dalla Tre Valli.»
NICOLA CAVATORTA Sindaco di Viadana
«Abbiamo volutamente denominato Viadana Oglio-Po, con coinvolgimento di Sabbioneta e Casalmaggiore, perché la tappa che arriva da noi il 22 maggio vuol essere la vetrina di tutto il nostro territorio, che comprende anche il cremonese. Ci sono molte società sportive che hanno dato la loro disponibilità a essere parte attiva di questa grande organizzazione, che avrà effetti benefici sull'indotto. Abbiamo ricevuto forte sostegno a livello provinciale e regionale, da settimane ormai procedono gli incontri preliminari che ci hanno fatto capire quanto a livello apicale in Lombardia si sia compresa perfettamente l'importanza del sostegno concreto a queste iniziative. Ringrazio in particolare il nostro comitato di tappa, composto anche da esperte professionalità che hanno accettato di ricoprire questo incarico senza percepire una retribuzione ad hoc. Per il secondo anno di fila la provincia di Mantova riceve il Giro d'Italia, dopo la cronometro dell'anno scorso che ha riportato il Giro da noi dopo 35 anni.»
DARIO DA ZANCHE Consigliere comunale di Bormio
«Con Bormio ci piace vincere facile, con le montagne meravigliose che abbiamo. Si tratta della corsa più dura del mondo nel Paese più bello del mondo, abbiamo il passo del Mortirolo che verrà affrontato nella tappa del 28 maggio e abbiamo tante cime del parco nazionale dello Stelvio che sono un orgoglio mondiale. Sono un imprenditore nel turismo prestato alla politica locale, nessuno strumento come lo sport della bici è così efficace per far conoscere bene il territorio, per far vedere il meglio della nostra cultura in ogni sfaccettatura. Il mondo ci invidia, dobbiamo credere in ciò che abbiamo e sarà una bellissima festa!»
PATRIZIO DEL NERO Sindaco di Morbegno
«Da noi il 29 maggio partirà la 18^ tappa che andrà a Cesano Maderno attraversando la Brianza, ringraziamo la regione Lombardia e la provincia di Sondrio per averla proposta e sostenuta. Il nostro territorio presenta eccellenze come la bresaola, i vini, gli sport invernali e il cicloturismo. Sono lieto, come consigliere provinciale, di certe tappe storiche che hanno fatto la storia del ciclismo, con Stelvio e Mortirolo ma anche il passo San Marco, una scalata di 1750 metri di dislivello che speriamo torni presto nei percorsi. Il Giro d'Italia è amicizia e relazioni, stiamo puntando molto sull'avvicinamento di scuole e giovani allo sport oltre che sull'attrarre i turisti da fuori. Il ciclismo è un asset che porta risultati sociali ed economici su più piani.»
GIANPIERO BOCCA Sindaco di Cesano Maderno
«La provincia di Monza Brianza ospita per il secondo anno consecutivo il Giro d'Italia, l'anno scorso con una partenza da Seregno e quest'anno con l'arrivo nella mia città. Sarà un evento che prevede un circuito cittadino di oltre 12 chilometri, che richiamerà oltre centomila persone e richiede una macchina organizzativa che parte mesi prima. Oltre alle istituzioni politiche, ringrazio RCS Sport per averci assistito con convinzione. Saranno 25 le vie di Cesano Maderno interessate, all'interno del centro storico che per l'occasione ha già ricevuto attenzione mediatica, in particolare Palazzo Borromeo che è uno degli esempi più splendenti del barocco lombardo. Sono moltissime le famiglie e i cittadini che si sono impegnati a ricevere la carovana e aiutarci quel giorno come volontari. Sono 37 le aziende che hanno aderito per sponsorizzare l'evento, oltre 50 gli eventi in palinsesto in queste settimane fino alla giornata della tappa, ad alcuni dei quali hanno partecipato personalità eminenti del ciclismo, da Bugno a Dagnoni e Vegni.»
DANIELA SANTANCHÈ Ministro del Turismo
«Se tre tappe passeranno dalla Lombardia è grazie a un gioco di squadra tra Governo, Regione, Sindaci e Sottosegretario. Il Giro d'Italia ha una potenza unica, con due milioni di telespettatori per ogni tappa, e 600mila sono in media le persone che decidono di venire come turisti in Italia dopo aver visto il Giro in tv. La "corsa rosa" è un evento trasversale a livello generazionale che unisce le famiglie, un elemento importantissimo. Come tutti gli eventi sportivi, non va visto solo come una competizione agonistica ma come un evento di enorme impatto sul turismo. Il Giro è promozione del Paese in tutti i suoi territori in tutto il mondo. I dati del turismo in Italia hanno il "segno più" e la Lombardia ne è assoluta protagonista, con una crescita prossima al 10% annuo. Fino a pochi anni fa, la Lombardia quando si parlava di turismo sembrava sempre mancare in qualcosa: adesso sta operando nella maniera giusta per promuoversi e i risultati si vedono. Il ciclismo e il Giro sono anche sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale ed economica che sono altrettanto importanti. Sarà un'occasione di aggregazione straordinaria in un evento che incarna la storia e la cultura dell'Italia. Grazie a tutti e tutte coloro che lo rendono possibile!»
Foto di Pietro Illarietti