Si è conclusa nella serata di venerdì 1 luglio la settima edizione del Veneto Trail organizzata dall'Associazione Superbike Pozzetto, che prevedeva il raduno, la partenza e l'arrivo nella rinomata medievale città murata di Villa Rina di Cittadella. Intenso è stato il lavoro svolto dallo staff guidato dal presidente Valentino Bosco coadiuvato da Antonio Securo al tracciato e Andrea Securo referente-concorrenti con il completo gruppo societario del team nato nel 2001. Il sodalizio è iscritto alla Federazione Ciclistica Italiana ed è impegnato a 360 gradi nell'attività agonistica. Compagine amatoriale che si dedica all'organizzazione di manifestazioni legate ai settori mountain-bike e strada e che vanta una "bacheca" con importanti riconoscimenti. Il gruppo, come è noto, è di prezioso supporto alle gare ciclistiche territoriali come il Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata.
Con il patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Cittadella, sono stati 465 i km che i concorrenti hanno dovuto affrontare con un dislivello di 10.000 metri e un percorso prevalentemente sterrato o su strade secondarie. La bici ideale da utilizzare per questi appuntamenti è la mountain-bike ma ci sono stati molti atleti che si sono cimentati con bici gravel dotate di coperture e rapporti adeguati per le notevoli pendenze e difficoltà con punte superiori al 20%. I pacchi-gara ai partecipanti sono stati distribuiti quest’anno nella nuova location di Campo della Marta nella spettacolare scenografia delle Mura; mentre la partenza ufficiale è stata data sabato 25 giugno alle ore 8 nella centrale Piazza Luigi Pierobon con i primi arrivi dei partecipanti, e quindi i più veloci e "agonisti", alla sede-logistica-hospitality della Palestra Andrea Mantegna domenica alle 18.
Gli altri arrivi si sono susseguiti giorno e notte fino a giovedì sera, con sempre la presenza fissa all'accoglienza e ristoro di addetti della Superbike Pozzetto.
Il Veneto Trail è un'avventura che si affronta in modalità "bikepacking" con tutto l’occorrente caricato sulla bici, senza alcuna classifica, in autosufficienza e senza alcun tipo di supporto. Non ci sono premi in palio e il solo gusto è quello di giungere all’arrivo animati da i veri valori di passione sportiva, seguendo una traccia Gps fornita dall’organizzazione.
Il percorso, altamente spettacolare, prevedeva da subito l’impegnativa ascesa al celebre Sacro Patrio Monte Grappa per la mulattiera del Covolo, sentiero 105 e discesa sul lago del Corlo, Feltre e la Valbelluna. Quindi la strada del Lago del Mis, Agordo e Alleghe, Selva di Cadore, la Salita a Forcella Ambrizzola passando per il rifugio Città di Fiume con un tratto a spinta di circa 30 minuti essendo non ciclabile e con lo spettacolare scenario sul Mondeval, i Lastoi del Formin e la Croda da Lago. Giunti a Cortina, attraverso la ciclabile delle Dolomiti, si raggiungeva il lago di Misurina. Successivamente la dura salita al rifugio Città di Carpi con la splendida vista sui Cadini di Misurina quindi la discesa su Auronzo dove i concorrenti hanno trovato qualche difficoltà per le recenti frane che non erano presenti durante il sopralluogo del percorso. Il tracciato poi comprendeva Calalzo e tutta la valle di Longarone per affrontare l’inedita salita del Nevegal e il Col Visentin percorrendo tutto il sentiero in cresta con la successiva discesa ai laghi di Revine. Attraversate le colline trevigiane del prosecco e i Colli Asolani si arrivava ad Asolo per raggiungere la parte finale sul sentiero vicentino degli Ezzelini.
La manifestazione ha fatto registrare un'ottima partecipazione con 260 iscritti e il 60% di stranieri di varie nazionalità (come da i numerosi mezzi sistemati nel parcheggio di Villa Rina) a dimostrazione del richiamo che l'iniziativa. Veneto Trial anno dopo anno, sta avendo grande attenzione anche all'estero in particolare per il percorso spettacolare attraverso le meravigliose montagne (Altopiano di Asiago, Massiccio del Grappa, Dolomiti etc..), oltre la rinomata sede di Cittadella.