Un tornante dopo l’altro fino alla cima brulla e arida del Mont Ventoux, la “bestia della Provenza”. Quasi 21 chilometri di salita con pendenze fino al 20%, sotto il sole d’estate e sopra un paesaggio lunare. È qui, nella tappa numero 16 del prossimo Tour de France, che si ritrova l’anima profonda del ciclismo. E con essa, anche quella di MICHE, azienda veneta che da oltre quarant’anni rappresenta l’eccellenza italiana nella produzione di ruote ad alte prestazioni.
“Il Mont Ventoux è la mia montagna di casa”, racconta Gregory Girard, AD di MICHE, provenzale d’origine e trasferitosi in Italia sedici anni fa. “È un simbolo di resistenza, tecnica, durezza. La stessa combinazione che guida il nostro lavoro ogni giorno”.
Il 22 luglio, il team francese Groupama – FDJ Cycling Team scalerà quel monte con ruote MICHE, montate su bici Wilier Triestina. Non si tratta solo di una tappa sportiva: è la prima volta che MICHE partecipa al Tour de France come fornitore ufficiale di un team UCI World Tour, un traguardo che celebra l’unione tra tradizione artigianale e innovazione tecnologica.
Ma questa storia va oltre la gara. È un racconto di cultura tecnica applicata, di manifattura di precisione e visione d’impresa. MICHE ha sviluppato le ruote Kleos RD (Race Division) nella galleria del vento di Silverstone, luogo iconico per la ricerca aerodinamica: “La ruota è il punto di contatto tra ciclista e strada. Deve essere veloce, leggera, sicura”, spiega Girard. I modelli RD da 36, 50 e 62 mm, dal peso contenuto tra i 1.380 e i 1.560 grammi, offrono ai ciclisti libertà di scelta e adattamento alle caratteristiche di ogni tappa. La versatilità di queste ruote le rende un oggetto tecnico altamente ingegnerizzato, nato per correre ma capace di raccontare il valore del progetto italiano.
Dietro il Tour ci sono numeri che parlano chiaro: “Per completare le 21 tappe servono almeno 300 ruote”, prosegue Girard. “Ogni atleta dispone di diverse bici e ogni bici necessita di ricambi continui. Ogni sera, i meccanici controllano le ruote, ingrassano i mozzi, cambiano i cuscinetti. È una manutenzione che racconta una cura del dettaglio applicabile ben oltre il ciclismo: una filosofia industriale”.
La preparazione al Tour è maniacale, quasi come un’opera d’arte. E MICHE, con sede a San Vendemiano (TV), non è solo un marchio per addetti ai lavori: è un laboratorio di innovazione, un centro di cultura meccanica e design funzionale. Con l’ingresso nel ciclismo di vertice internazionale, l’azienda dimostra di saper interpretare la tecnologia come linguaggio universale, capace di generare valore anche fuori dal settore sportivo.
Il sodalizio con Groupama – FDJ Cycling Team è anche un gesto simbolico: una collaborazione italo-francese che supera rivalità storiche e si fonda su un’idea comune di eccellenza. “Puntiamo alla classifica generale con Guillaume Martin e alle tappe con Romain Grégoire, protagonista al recente Giro di Svizzera”, conclude Girard.