Tornato a casa, questa mattina presto si è messo nuovamente in bicicletta, come era solito fare, da autentico professionista, da uomo che amava profondamente il proprio lavoro, che poi era anche la sua grande passione. Michele Scarponi, 38 anni a settembre è morto questa mattina.
Il corridore dell'Astana è
rimasto vittima di un incidente stradale questa mattina. Da una prima
ricostruzione Scarponi in sella alla sua bicicletta percorreva via
dell'Industria a Filottrano quando a un incrocio è stato travolto da un furgone, il
cui conducente pare non abbia proprio visto il ciclista, che gli ha
tagliato la strada. Michele Scarponi era tornato a Filottrano ieri dal Tour of Alps.
L'Aquila di Filottrano, così era
soprannominato, correva per l'Astana e si stava allenando in vista del Giro d'Italia, dove si
sarebbe presentato al via da Alghero come capitano del team kazako, indicazione
ufficializzata qualche giorno fa dalla sua squadra dopo l'infortunio al ginocchio
che ha costretto Fabio Aru a rinunciare alla corsa rosa.
Professionista dal 2002, Michele Scarponi è stato uno dei migliori scalatori dell'ultima generazione. Suo il Giro d'Italia 2011 dopo la squalifica di Alberto
Contador. Il 17 aprile Michele Scarponi si era aggiudicato la prima tappa di Hungerburg, in Austria, del Tour of Alps,
l'ex Giro del Trentino, tagliando il traguardo a braccia alzate. Era uno dei corridori più esperti del gruppo, uno dei più amati, per la sua simpatia e la sua umanità. Sorridente e sempre pronto alla battuta spesso iniziava e concludeva i suoi allenamenti in comagnia di Frankie, un pappagallo di un vicino, che gli volava spesso sopra al suo caschetto o si posava sul manubrio o sulla spalla, ogni volta che lo vedeva partire o rientrare dall'allenamento. Michele non si è preso mai molto seriamente, proprio per questo era un serissimo professionista, basta chiderlo a Vincenzo Nibali, il quale deve tantissimo del successo al Giro di un anno fa. Basta chiederlo a Fabio Aru, a Beppe Martinelli, a quanti l'hanno avuto in squadra e hanno corso con lui. Era e resterà per me un amico carissimo, uno dei corridori ai quali ho voluto più bene. Mi mancherà la sua allegria e la sua voglia sincera di stare assieme. Quanti racconti e quanti ricordi. E ora quanta nostalgia.
Lascia la moglie Anna e i gemellini Giacomo e Tommaso. Ciao AMICO MIO.
AGGIORNAMENTO delle ore 11.00
L'incidente stradale in cui ha perso la vita questa mattina il ciclista Michele Scarponi è avvenuto sulla strada provinciale 362, in via dell'Industria, all'altezza di un incrocio. All'intersezione con un'altra strada l'autista dell'autocarro Fiat 'Iveco', un 57enne del posto, avrebbe omesso di dare la precedenza, centrando in pieno Scarponi, che nel violento impatto sarebbe morto sul colpo per le gravissime lesioni riportate. L'investitore ha detto ai carabinieri di «non averlo visto». I mezzi, sia la bici su cui il ciclista si stava allenando che il Fiat 'Iveco', sono stati sequestrati. La salma di Scarponi, che lascia la moglie, sua coetanea, e due gemellini in tenera eta', e' stata trasferita nell'obitorio dell'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, su disposizione del magistrato di turno. (ansa)
AGGIORNAMENTO delle ore 12. 00
Non è mancato il cordoglio di tutto lo sport italiano. A cominciare dal presidente del Coni Giovanni Malagò: «Sono profondamente colpito dalla tragica scomparsa di Michele. Lo sport italiano si stringa in un forte abbraccio alla famiglia» Via social i messaggi si moltiplicano, dal mondo del calcio (Lazio, Genoa e via via moltissime squadre professionistiche) a naturalmente quello del ciclismo. Il Coni ha poi invitato le federazioni nazionali a far osservare durante le manifestazioni del weekend un minuto di silenzio per ricordare Scarponi.
AGGIORNAMENTO delle ore 12.10
«Non lo so, non ce la faccio! Non ho parole amico mio... ». Un breve e
drammatico tweet alle 10 del mattino, poco dopo la tragedia. Vincenzo Nibali è sgomento. Amico prima che compagno di squadra
di Michele. Il messinese, che in questi giorni sta correndo il
Giro di Croazia e veste la maglia di leader, ha condiviso con Scarponi
l'esperienza nell'Astana dal 2014, quando Michele arrivò dalla Lampre,
fino alla scorsa stagione, prima che lo Squalo iniziasse una nuova
avventura con la Bahrain-Merida. I due erano saliti insieme
sul podio di Milano al Giro 2011, dietro a Contador. Classifica poi
riscritta in seguito alla squalifica dello spagnolo, con la vittoria
assegnata a Scarponi e il secondo posto a Nibali. Con la maglia celeste
dell'Astana, Scarponi è stato uomo fondamentale nei successi più
belli del messinese: dal Tour de France del 2014 all'ultimo Giro
d'Italia.
AGGIORNAMENTO delle ore 13. 00
Profonda commozione anche nelle parole di Fabio Aru. «Tragedia infinita.
Non esistono parole. Riposa in pace Amico mio», il tweet del compagno
di squadra. Fabio e Michele si stavano preparando insieme dall'inverno
per il Giro d'Italia numero 100.