È iniziata il 29 gennaio la stagione, la prima con la maglia della Unibet Tietema Rockets, di Giovanni Carboni e da allora il nativo di Fano si è preso davvero pochissime pause. Quasi senza soluzione di continuità il suo calendario agonistico lo ha infatti portato a gareggiare in Spagna, Francia, Italia, Grecia e Turchia prima di un mese di giugno trascorso nuovamente tra Francia e Slovenia.
Nonostante l’intensità e i tanti giorni di gara (41) del suo programma, in giro per l’Europa il corridore marchigiano ha saputo mantenere ad un buon livello la propria costanza di rendimento griffando quindici top 10 e sette top 5 che l’hanno reso il terzo corridore della sua squadra per numero di punti UCI conquistati finora nel 2025.
Non è arrivata la vittoria, vero, ma per quella potrebbe esserci spazio in Cina dove Carboni, per la prima volta in carriera, è approdato per prendere parte al Tour of Magnificent Qinghai, corsa con la quale proverà ad archiviare nel migliore dei modi una prima parte di stagione indubbiamente dispendiosa.
“La mia prima parte di stagione finisce qua” ci ha confermato il classe ’95. “Forse l’abbiamo prolungata un po’ più del previsto arrivando fino a questo appuntamento e in Slovenia e in Francia ho risentito dei piccoli problemi di salute avuti dopo il Mercan'Tour Classic Alpes-Maritimes ma in generale sono contento delle risposte che ho avuto” ha proseguito un Carboni apparso curioso di testarsi nuovamente in una corsa, per lui, dalle tante incognite come il Qinghai.
“Sarà una scoperta continua perché parliamo di una gara nuova per me e perché non ho mai corso né in Cina né a queste altitudini: vedremo giorno dopo giorno come risponderò” ha ammesso con grande lucidità il portacolori dei Rockets prima di spiegarci meglio quale ruolo avrà in corsa.
“Con la squadra l’idea è quella di far valere la mia esperienza e provare a fare una buona classifica generale. Al mio fianco ci sarà comunque un ragazzo molto giovane e interessante, Cedrik Bakke Christophersen, che ha già corso questa gara e l’ha preparata molto bene: spero di trasmettergli qualcosa standogli a fianco e, tappa dopo tappa, vedremo come andrà”.
Carboni quindi, come già capitato in altre circostanze in stagione, vestirà i panni sia del leader che del mentore in corsa per una squadra, quella di Bas Tietema, Josse Wester e Devin van der Wiel, che in questi mesi ha dato l’impressione di star crescendo sensibilmente sotto ogni aspetto, una percezione questa che anche Carboni non ha mancato di evidenziare.
“Penso che la squadra fin dall’inizio della stagione abbia fatto un importante step in avanti sia a livello di risultati ma anche d’immagine: mi auguro che le cose procedano in questa direzione”.
Non è ancora chiaro però se il vincitore del Tour of Japan 2024 contribuirà in prima persona a questo progresso anche l’anno prossimo visto che, testuali parole, “è ancora tutto in sospeso” per quanto concerne il suo futuro. Ciò che invece è certo è che, con i colori del team francese indosso, il ventinovenne marchigiano continuerà a non tirarsi indietro e cercherà di chiudere su note alte la stagione partecipando a una serie di corse che ha già messo nel mirino.
“Dopo questo impegno in Cina staccherò un poco per preparare al meglio le gare italiane di settembre: lì mi piacerebbe molto fare bene” ha ammesso speranzoso Carboni prima di lanciarsi nella prima avventura cinese della sua vita.