I PIU' LETTI
ORIENTECCHSPRESS. Hrvatska, Bosna e Srbijae - 3
dalla Redazione | 20/05/2016 | 07:37

Il nostro amico Sergio Ghisleni c'è ricascato. Dopo COSTUCOST (gli Usa dal Pacifico all'Atlantico, nel 2014) e TODS UEI (da Cabo Fisterra o Capo Finisterre, nalla Galizia spagnola, a Venezia) ora ci propone (e si sciroppa) ORIENTECCHSPRESS, da Venezia a Istanbul via Slovenia, Croazia, Bosnia E., Serbia, Bulgaria. Ha "ormai" 53 anni e non sa che farà da grande, ha lavorato 17 anni alla Gazzetta dello Sport, è orobico-galiziano (lui dice "galego") ma si considera ormai quasi un apolide. Con passaporto, quello sì, della repubblica indipendentissima di Ciclòpoli. Per lui (che ci tiene molto) queste non si chiamano avventure, si chiamano viaggi. Innegabile, no?

ORIENTECCHSPRESS 3a tappa

Credevate di esservi liberati di me. Lo so, cari miei Venticinque. Ebbene, no. Semplicemente, il fatto di non trovare un PC su cui scrivere per dieci giorni di fila fa parte della filosofia di questi viaggi. Come il non pretendere di spiegare, per esempio, la Croazia a gente che puo averla ben battuta a scopi vacanzieri.

Mi limito a dire che maggio può essere una buona idea per pedalare la costa dalmata, perché il formicaio estivo dalla Mitteleuropa non è ancora cominciato. Da Rijeka/Fiume la Guerra coi camion dura solo fino al bivio per l’isola di Krk, poi tregua. A Senji notte tranquilla, tanto da poter bivaccare senza tenda in un campo sportivo. Adriatico stile lago, come quasi sempre, e luna quasi piena. Che vuol dire cambio, visibile già all’alba quando si comincia a risalire la piattaforma continentale balcanica, puntando verso Est. Che però, per qualche giorno almeno, non vorrà più dire sole al mattino. Caso mai solo, con Battisti, fuggire un cretino.

In Hrvatska percepisco molto, molto stress. Col suo perverso meccanismo di presunta difesa a base di caffeina/stimolante e nicotina/ansiolitico, che a quanto sembra nessuna autoritáà si preoccupa troppo di combattere, in barba ai protocolli UE. Pensieri che frullano salendo nel vento verso il valico di Krila Put. Quanto è vero che i nomi non sono mai casuali. Put stavo per dirlo io, perché due ore a naso in su non le ho ancora nelle gambe…
La mia Hrvatska finisce ai laghi di Plitvice, luogo leggendario conosciuto 30 anni fa, ai tempi della Jugoslavia di Tito, quando già ci potevano navigare solo imbarcazioni a motore elettrico. Stavolta rinuncio a vederli, un pò per il tempo cupamente piovoso e molto per il prezzo del pedaggio di entrata al parco, che mi fa girare i santissimi, quasi quanto i pullman di turisti che ci arrivano a frotte.

Entro in Bosnia, e subito, ma dico subito, mi appare il minareto di un paesino di otto case. E un horreo, tipica struttura di archeoagricoltura per essicare prodotti vegetali. Lo chiamo col nome che ha in Spagna, perché è là, in Galizia concretamente, che lo si incontra ancora. Segni di una economia completamente diversa. Depressa, si dice da noi. Bosna, la chiamo così perché è cosí che si chiama, cioé è così che chiama se stessa, e ciclisticamente un paradiso di saliscendi dolci, di strade poco battute, tra campagne favolose, fiumi/colossal, ma con una malinconia di fondo che viene dalla storia, dalla guerra ancora troppo vicina, dall’essere, o sentirsi, dimenticati nel mezzo dell’Europa, come mi dice un amico che mi ospita a Banja Luka. Qualcosa del genere me lo sentii dire in Kansas. Here we all are lost in the middle, mi disse un truck driver sorseggiando una birra sotto un sole tremendo. Ma lui era allegro. O lo sembrava.

La Bosnia in quanto tale continua a non esistere, amministrativamente è divisa in una repubblica serba di Bosnia e in una Federazione croato musulmana. Terminologie che sanno di precarie architetture geopolitiche. Passare vicino a Srebrenica dà i brividi, ma ancora di più assistere a mobilitazioni politiche di massa guidate da leader con panze colossali e sguardi truculenti che ripetono urlando decine di volte il concetto di RPBLKE SRBSKE.

Faccio fatica e tanta, e il giorno che passo il confine rischio due volte la pelle ma davvero, maledetti camion e stramaledetti conducenti sempre col telefonino in mano, li conto incrociandoli, sono praticamente la metà. Ma la Bosnia mi mancherà, lo sento.

Mentre scrivo sono al giorno 14 di viaggio, 12 più due riposi, e al terzo giorno in Serbia, ho pedalato a lungo al lato della Drina, un fiume favoloso. Strada deserta ma perenni lavori in corso. Il tempo però si è stabilizzato e il fangraviglino gelato di certi giorni bosniaci è un ricordo. Difficilissmo vestirsi, comunque. Sole bello caldo, ma aria fredda e appena si muove, da guanti. Tempo balcanico, dai, facciamola breve e diciamola così. Lasciate Liubovija e la Drina, una bella salita pedalabile mi ha fatto ricordare che sono ciclista subalpino, quindi alpino, per quanto scarso. Non sono ancora a metà viaggio ma trovo tutto bello, deve essere il Duende che mi si fa vivo da dentro... Trovo bella anche una fiction della Tv serba dai toni ultranazionalisti che usa il basket come sottofondo storico/ideologico.

Che cosa incredibile il basket della ex Jugoslavia del sec. XX, che scuola irripetibile, che talenti puri, che spirito di squadra, soprattutto nei serbi, anche se credo che i due fenomeni individuali più puri li abbia dati la Croazia. Drazen Petrovic, il diavolo di Sebenico, e Toni Kukoc, di Spalato. Del mitico Toni, a parte qualche intervista nella mia epoca da giornalista specializzato, abbiamo in casa una foto/monument con la madre di mia figlia, che scattarono insieme alla Olimpiade di Atlanta 1996. Mai rivisto un giocatore più completo e al tempo stesso con tali doti da team player.

Un grande esperto di jugo/basket  ha scritto che il grande segreto della scuola serba, in particolare, non è tanto la cosidetta «fame» ma la istintiva, smisurata voglia di competere, di giocare su qualsiasi cosa di questa gente. Che anche una Guerra con oltre 90mila morti sia stata una forma di macabro gioco, è un pensiero che non riesco a scacciare. Dai, pedala, pedala che ti passa. Scusate se son stato un po’ lungo e divagante. Scriversi addosso non dà risultati ma a volte fa un gran bene. Ciao!

Sergio Ghisleni

GIA' PUBBLICATI

ORIENTECCHSPRESS 1a tappa
ORIENTECCHSPRESS 2a tappa - Sorprese slovene

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta...

Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+,...

La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella...

Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato...

"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito...

In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi...

La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record...

Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento...

Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo...

Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima...

Cosa ci fa un CEO da miliardi di euro con un due volte vincitore del Giro d'Italia? Venerdì 3 ottobre atleti e staff della Polti VisitMalta hanno avuto l'occasione di...

Il nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte” diventa il braccio armato della tua immaginazione, anzi, direi che è e sarà il traduttore universale che ti permetterà di progettare il...

Ritorno alle origini per la settima edizione della Napoli Obliqua, con un meraviglioso percorso tra l'area del centro città Patrimonio Unesco, quello dell’area del Parco delle Colline Metropolitane e quello...

Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e...

Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

Gregario, giovane marchio italiano di biciclette artigianali in fibra di carbonio, è stato premiato con il prestigioso titolo di “Best New Builder” durante la fiera Bespoked 2025, svoltasi dal 10...

È tempo di un nuovo inizio. Dal Medio Oriente, all’Asia, fino al Nord Europa: ogni tappa, ogni curva e ogni numero sul reggisella raccontano un viaggio, una storia, un pezzo...

Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy