I PIU' LETTI
LE STORIE DEL FIGIO. QUELLI DELLA LAVAGNA
dalla Redazione | 07/01/2017 | 07:55

Nel ciclismo, nonostante l’avanzare delle tecnologie, resistono nel tempo, fra varie altre cose, due oggetti sempre utili e utilizzati, quasi immutabili nel tempo: la lavagna per le corse su strada e la campana per le corse in pista, pure utilizzata - è richiesta dal regolamento - anche su strada quando, le gare terminano in circuito. Si può considerare della famiglia un terzo oggetto, la tabella contagiri che, abitualmente, si abbina alla campana, sia per le competizioni su strada, sia per quelle in pista. Il contagiri è lo strumento che, con l’andare del tempo, soprattutto in pista, è quello che è maggiormente cambiato. Ora è comunemente utilizzato, quasi esclusivamente, quello elettronico, digitale.

La serie degli “ardoisier”, il termine francese indica in modo proprio e primario chi lavora la pietra ardesia - e la lavagna è sempre stata ed è in pietra ardesia – anche se, in tempo più recenti, sono talvolta utilizzati materiali moderni, è lunga e variegata. E’, infatti, comunemente definito “ardoisier”, in tutte le lingue, l’addetto alla segnalazione dei tempi e dei distacchi nelle corse su strada. E’, diciamo il passeggero della motocicletta che si muove nel cuore della corsa, munito di lavagnetta, gessetti o grosso pennarello e cancellino, come in un’aula scolastica. Varia e variegata è la tipologia degli addetti al servizio nel tempo, con buona incidenza pure al femminile, soprattutto nei tempi più recenti. “Ardoisier” è adottato pure nella terminologia ufficiale regolamentare U.C.I. e proposto, nell’inglese sempre più diffuso nelle due ruote, come “time-board”. La moto lavagna, dato il suo servizio, rientra sovente nelle riprese televisive in diretta.

Pensiamo sia stato Auro Bulbarelli, nelle sue telecronache dal Tour, a cercare di sdoganare il termine francese ardoisier proponendo, fra il serio e il faceto, il neologismo “lavagnista” in italiano. A dire il vero ci pare che il neologismo non abbia attecchito oltremodo ma questo non ci impedisce di ricordare, con piacere, il “Bulba” e le sue telecronache.

Molta curiosità ha suscitato, l’esordio al Tour de France 2010, in funzione di “ardoisier” anzi “ardoisière”, al femminile, della bretone Claire Pedrono, una brunetta, già agonista e appassionata di ciclismo. E la grande ribalta televisiva mondiale della massima corsa francese aveva proposto pure, prima della ragazza bretone del Morbihan che nella vita di tutti i giorni è esperta d’amministrazione aziendale, un ardoisier africano, nero, nero, del Burkina Faso, Michel Bationo. Rivestito con il giallo del Crédit Lyonnais, che sponsorizza con i suoi simboli, oltre alla maglia del leader, moto e motociclisti della lavagna, Bationo, che insegna educazione fisica in un liceo della capitale della repubblica africana, Ouagadougou, collaborava con il Tour du Faso quale “ardoisier” e lì conobbe i vertici di A.S.O., società organizzatrice del Tour de France, che nel 2001 lo ingaggiò per il Tour, Tour de France, con il direttore Jean-Marie Leblanc che rese possibile il suo sogno. Lo confermano Mirco Monti, commissario U.C.I. di lungo percorso che, con Marco Pastonesi, hanno frequentato, apprezzato e sono affezionati, in modo particolare, ai motivi - anche extra-ciclistici - collegati alla gara africana.

Nelle corse italiane sono diversi i “lavagnisti” delle varie organizzazioni. In tale ambito, ma non solo, un ricordo affettuoso è dovuto al ravennate Jader Armuzzi che per molti anni, dagli anni 1960 e fino verso il termine degli anni 1980 circa, ha svolto il servizio lavagna nelle corse della Gazzetta dello Sport-Organizzazioni. Un servizio che riusciva ad abbinare, per certi aspetti, con quello di responsabile dei traguardi occasionali a premio, allora diffusissimi lungo il percorso. Molti di questi erano premi in natura annunciati anche all’ultimo momento, non di rado animali vivi, diciamo di difficile gestione logistica. Armuzzi era a diretto contatto con i corridori e, per conto degli stessi, riscuotendo loro piena fiducia così come quella dell’organizzazione, con la sua fluente, pastosa, parlata romagnola accompagnata da una vivacissima mimica, era delegato a trattare e mercanteggiare con gli enti e gli appassionati che mettevano in palio i premi, cercando sempre di “tradurre” in moneta sonante, immediata, il controvalore di quelli in natura più ingombranti (vino, salumi, mobili, quadri e molto altro, pure motoveicoli).

Per gli animali c’era una speciale predilezione per gli asini (absit iniuria verbis), animali resistenti e intelligenti ma Marzio Bruseghin, loro grande estimatore, ha corso - purtroppo per lui - vari decenni dopo. Armuzzi, come professione, era un gestore di campeggio ma sapeva destreggiarsi con abilità e diplomazia particolari, “on the road” nell’ambiente esercitando talvolta una sorta di giustizia distributiva in favore dei meno fortunati, i gregari, e delle squadre con deficit in profondo rosso nella “borsa” del Giro. Sapeva mettere d’accordo tutti i pretendenti con sapienti mediazioni e/o informazioni preventive in materia di natura e consistenza dei premi occasionali annunciati. E qualche ex-corridore, con parecchie primavere alle spalle, ci ricorda tuttora la sua figura, magari con qualche rivendicazione bonaria. Oramai il tutto è però coperto dalla prescrizione direbbero gli avvocati. Anche dopo il termine del Giro d’Italia s’interessava sempre e comunque per portare a buon fine, per i corridori, qualche “affare” rimasto in sospeso o dimenticato da chi aveva annunciato il premio. Nella capace borsa a tracolla che portava sempre, con la lavagna, c’era anche la documentazione-premi, a disposizione dei corridori per ogni informazione o controllo per confermare sempre la sua attendibilità e attenzione alla delicata materia, molto “sentita” dai corridori e non solo dai gregari. E, giusto per la completezza dell’informazione, è stato a lungo anche il delegato per la raccolta, lo spoglio e la classifica del “concorso pronostico giornalisti”, allora con concorrenti sempre a tripla cifra.

Un veterano del servizio, per le corse di RCS Sport, è il monzese Giancarlo Baggio Morano, in arte “Bagèt”, di corporazione minuta in altezza ma non in senso orizzontale per essere, ovviamente benignamente, obiettivi.  Dopo avere svolto per circa tre ore prima della partenza lo specifico servizio a terra per indirizzare e parcheggiare i mezzi del seguito agli accessi del ritrovo, insieme ai colleghi motociclisti e altri addetti, Baggio Morano balza sul sellino posteriore, con insospettabile, sorprendente, agilità se si considerano l’età e la conformazione fisica, con la sua lavagna sottobraccio. E abitualmente scruta il cielo frequentemente, nella speranza di smentire per l’intera giornata le abituali previsioni meteorologiche di certi suoi amici, improvvisati emuli del colonnello Bernacca che, già appunto fin dai tempi in cui era in auge il colonnello meteorologo, con smorfie e gesti, in codice, “ad personam”, predicono alla partenza pioggia sulla corsa. Eventualità intuibilmente temuta, oltre che dai corridori, anche dai motociclisti, in modo particolare da Baggio Morano perché, oltretutto, l’acqua cancella e rende difficile le scritte sulla lavagna.

Ha uno scrupolo unico per la resa migliore del suo lavoro, anche nelle condizioni più difficili, utilizzando vari accorgimenti, frutto dell’esperienza specifica. Fra questi c’è quello di passare la carta abrasiva sulla superficie in ardesia affinché il gesso abbia migliore penetrazione nella superficie, la copertura della lavagna quando non è esposta, per preservare quanto scritto e agevolare successive cancellazioni e scritte con il gessetto, sempre protetto, asciutto per essere in grado di scrivere chiaramente e con immediatezza, con l’orecchio sempre all’erta, i tempi e i numeri diffusi da radio-informazioni, spesso nel frastuono delle accelerate e delle frenate dei mezzi in corsa.

E anche nell’epoca tecnologica delle radioline per i corridori in corsa, dei numerosi dibattiti al riguardo fra pro e contro, degli stop and go delle istituzioni in materia, la vecchia lavagna è sempre, saldamente, in sella...
Non è mai comunque finito dietro la lavagna, tanto per continuare a riferirci a una fraseologia scolastica, il comunque sempre sorridente Giancarlo Baggio Morano, un veterano del gruppo di motociclisti che ha quale riferimento, oramai da quarant’anni, Vito Mulazzani. Entrambi ora non guidano più la moto ma di moto e, soprattutto del gruppo motociclisti di Mulazzani (e speriamo che la cosa non suoni come una minaccia...) torneremo a parlare, magari attraverso una sua testimonianza.

Giuseppe Figini

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Santini ha appena svelato la nuova collezione ufficiale dedicata al Tour de France e al Tour de France Femmes avec Zwift e la linea Maillot Jaune, un sentito omaggio alla...

Quella che avete appena visto in foto è la S-Works Tarmac SL8 Remco “Golden Season” LTD, un tributo all’anno da record di Remco Evenepoel che diventa limited edition visti i...

Il Giro d’Italia 2025 è per Miche un evento speciale. L’azienda trevigiana di ruote e componentistica per il ciclismo è alla sua prima esperienza come sponsor di un team UCI...

Pinarello è orgogliosa di annunciare il suo ritorno come bicicletta ufficiale del Giro d’Italia. La 108ª edizione di questa prestigiosa corsa parte dalla città albanese di Durazzo venerdì 9 maggio...

De Rosa, da oltre 70 anni ambasciatrice della tradizione artigianale ciclistica italiana, sceglie di svelare la sua nuova 70 Icona Revò alla vigilia del Giro d'Italia. Una bicicletta accompagnata da...

Nel cycling kit formato dalla Aero Race 8S Jersey e dal Free Aero Race S Bibshort Castelli ha concentrato più di un decennio di innovazione ed esperienza maturata nel mondo...

Ieri nel tardo pomeriggio è calato il sipario su FSA Bike Festival Riva del Garda, con la quarta e ultima giornata tutta dedicata allo Scott Junior Trophy, dove i campioni...

Lo scorso fine settimana è andata in scena l'Étape Parma by Tour de France, a cui abbiamo partecipato anche noi. L’evento ufficiale del Tour de France per cicloturisti e cicloamatori...

Le bici da sogno possono diventare realtà? Sì, il sogno diventa realtà con il programma di personalizzazione Project One messo a punto da Trek. Passo dopo passo avrete modo di...

Ci stanno facendo incuriosire, ci sanno stuzzicare e ingolosire, ci fanno arrovellare nell'attesa... Quelli di casa De Rosa ci stanno letteralmente prendendo per la gola e promettono che... Nel loro...

Se da una parte è vero che il momento per le vendite di biciclette si sta rivelando più complesso del previsto, è altrettanto vero che da Bikeroom possiamo sempre aspettarci...

La nuova e-Vertic FX nasce per accompagnare i biker nelle uscite in montagna, garantendo grande maneggevolezza e puro divertimento, più a lungo. Presentata in anteprima al Bike Festival Garda Trentino (1-4 Maggio 2025) di Riva...

25 gradi, sole splendente e colline del Prosecco accoglienti come non mai. L’XC Tra Le Torri 2025 va in archivio al termine di una vera e propria giornata estiva che...

Dal 9 all’11 maggio 2025 torna Pavè - Pedalando a Venezia, il bike festival di narrazione che per il quarto anno crea uno spazio di comunità per riflettere insieme sul tempo che viviamo...

Il Maglificio Santini va a celebrare gli oltre oltre 35 anni di collaborazione con l’Union Cycliste Internationale (UCI) di cui è fornitore ufficiale, presentando la nuova collezione Santini X UCI,...

È tempo di Bike Festival Garda Trentino per Ursus. L’azienda vicentina sarà presente dal 1° al 4 maggio 2025 all’importante appuntamento dedicato all’off-road in programma a Riva del Garda. Presso...

Alé, il brand italiano leader nel settore dell’abbigliamento tecnico da ciclismo, annuncia una nuova e strategica collaborazione con GFNY, uno dei più estesi e prestigiosi circuiti internazionali di gare ciclistiche...

Forse molti di noi lo hanno accantonato troppo in fretta il caro alluminio, una lega che ci ha dato sempre tante soddisfazioni e che secondo Fulcrum merita ancora oggi tante...

C’è un’idea molto diffusa – e molto superficiale – nel mondo del ciclismo: che una bici usata in “world tour” sia il punto d’arrivo della tecnologia. Che tutto ciò che...

Specialized amplia la propria offerta per il cross-country e il down country con il lancio della nuova famiglia di ruote Roval Control SL, una gamma pensata per soddisfare le esigenze...

Non lo vedrete diverso dalla precedente versione perché l’estetica resta identica, quello che cambia nel nuovo Superpasso PRO di Vredestein resta nascosto agli occhi ma porta con sé numeri interessanti:...

Arrivano i primi trail della stagione…siete pronti? Se cercate una giacca per passare fuori le notti con la vostra gravel, avete bisogno della ASSOS x Mammut Aenergy IN Hooded Jacket....

Con la bella stagione torna la voglia di scoprirsi e di sentirsi a proprio agio con capi tecnici e performanti, motivo per cui sarete felici di poter attingere anche alla...

Quando la MTB incontra i vigneti e le Colline del Prosecco vuol dire che è tempo dell’XC Tra Le Torri. Tradizionale appuntamento nella giornata della Festa dei Lavoratori, giovedì 1°...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy