I PIU' LETTI
NOI SIAMO TUTTI REBELLIN
di Cristiano Gatti | 26/01/2023 | 08:20

C’è un non detto anche nel tremendo eccidio dei ciclisti ammazzati. Un non detto che passa quasi sempre in secondo piano di fronte all’enormità di tante morti as­surde, ultima quella del povero Re­bellin. Il non detto è sovrastato da quanto tutti diciamo esplicitamente, gridando con quanta forza abbiamo in corpo, e cioè che tutti questi funerali assurdi non sono più accettabili, che la sicurezza dei ciclisti va garantita al più presto - almeno cominciando il lavoro, e magari anche fa­cendola pagare cara a questi killer incoscienti, quando non ubriachi e drogati. A forza di dire queste cose, ci dimentichiamo di aggiungere però quel non detto abbastanza spiacevole per noi ci­clisti, ma a dir poco doveroso.

Diciamo persino che tanti di noi devono imparare a rigare dritti per strada, am­mettiamo che tanti di noi so­no stupidi e arroganti, però non arriviamo mai a dire che non tutti siamo ciclisti allo stesso mo­do. E allora, a mente più fredda, mi sento in dovere di aggiungerlo io, perché sono tra i colpevoli di omissione, dopo aver preteso tut­ta la sensibilità e il rispetto ne­cessari per chi usa la bicicletta. Senza più giri di parole: noi ciclisti amatoriali, più o meno forsennati, più o meno fanatici, non c’entriamo proprio niente con quell’altra schiera di ciclisti, presunti tali, sedicenti tali, che infestano i centri delle grandi città e che davvero sono di un’altra raz­za. Una razza inferiore, in questo caso possiamo dirlo liberamente, perché non entrano in gioco fattori umani, culturali, sessuali. Sono inferiori perché non hanno il cervello, punto e a capo.

Chi abita in estrema provincia, in cima alle montagne o nei villaggi di ri­viera, magari fatica a capire, ma basta che anche questi cittadini finiscano una volta, per qualsiasi motivo, a passeggiare sui marciapiedi di Milano o di Firenze, di Roma o di Bologna, eccetera ec­ce­tera, per avere tutto più chiaro. Il ciclista di ultimissima generazione, il ciclista partorito in laboratorio dalle nuove scienze green, ma prima ancora dai furbastri di mode&tendenze, ha scoperto la bici solo dopo averla vista sulle riviste patinate del bel mondo, delle City, della finanza, dell’informatica avanzata, pagine dove si dice che i nuovi stili di vita prevedono la bicicletta come fantastico modo di porsi e di af­fermarsi. La bici come cavallo di troia per essere sempre wow. La bici glamour. La bici lanciata in giacca e cravatta (anzi no, ultimamente la cravatta è out), la bi­ci con lo zainetto di Prada in spalla, la bici con il casco in carbonio, la bici con la scarpa giusta, la bici rigorosamente e tassativamente a scatto fisso, magari monocolore, oppure con gli ottoni e gli allumini lucidi, con il manubrio da corsa alla rovescia, meglio senza parafanghi. Vestita questa divisa d’ordinanza, il ciclista che ha tutti i requisiti in regola, tranne il cervello, parte alla conquista del centro e comincia la sua opera di devastazione: de­vastazione della nostra immagine e della nostra reputazione, dico di noi ciclisti normali, sparsi sul­le strade del Paese, in campagna e in montagna, al mare o a fondovalle. Lui no, il nuovo dandy metropolitano si limita agli spostamenti brevi, casa-ufficio, ufficio-apericena, evitando accuratamente le piste ciclabili o peggio ancora la strada normale, quelle sono volgari, le usano i falliti senza stile e senza appeal, no, il loro ciclismo si fa zigzagando sui trenta all'ora tra le vecchiette che escono dal panettiere, la mammina che spinge il passeggino, i pensionati che portano a spasso il cane (o vengono portati a spasso dal cane). Più il marciapiede è centrale e frequentato, più loro esibiscono il loro nuovo mondo a scatto fisso, sulla bici rivisitata dal designer di grido. Più la grigia borghesia li manda al diavolo, più è emozionante la loro af­fermazione e la loro gratificazione. Poi pa­zienza se ogni tanto centrano uno di quegli inutili birilli, pa­zienza se parte un femore o una clavicola (purtroppo, il più delle volte della sciura o del nonno, raramente del cicliscatto, termine composto che non è tecnico, significa soltanto ciclista mentecatto).

Ecco, la finirei qui, con le descrizioni e le ricostruzioni. Mi preme solo precisare una cosa, sottolineandola due o tre volte in rosso: cari po­tenti che dovete - magari, forse, chissà - affrontare la questione della morte in bicicletta, sia ben chiaro che i ciclisti per sport o per lavoro non c’entrano nulla con questi imbucati fricchettoni. Il fighetto del centro, discendente diretto dei paninari e degli yuppies di altre epoche, non ha nulla a che spartire con noi. Questa gentaglia non rispetta niente e nessuno, fa della trasgressione su e giù dai marciapiedi la sua estetica e la sua libidine, contro na­tura e contro il buonsenso, finendo lui sì per diventare pericoloso quanto le macchine e i camion di cui parliamo sempre (magari non sono così assassini, riconosciamolo, ma quanto a delinquenza non arrivano secondi).

Perciò sia chiaro, a voi potenti e potentati: non usate questi improbabili per negarci il diritto alla protesta, non servitevi della loro strafottenza per negarci attenzioni e riguardi (più che altro: leggi e regolamenti). Siamo i primi a riconoscere che quei damerini me­tropolitani non meritano nul­la. Ma siamo i primi a disconoscerli, a rinnegarli, a tenerli debitamente distanti. Parliamo di due modi e di due mondi sempre a due ruote, ma agli antipodi per cultura, storia, sentimento, passione. Dunque, mai più, davvero mai più, anche solo osare certe parole ascoltate persino davanti all’assassinio di Rebellin, ma sì, le solite, trite e ritrite, “però an­che voi ciclisti siete farabutti sui marciapiedi e nei sensi unici del­le città, l’altro giorno uno mi ha fatto il pelo e mi ha pure mandato a quel paese”. Non siamo noi, non è di noi che si parla. Noi sia­mo tutti Rebellin, ad andature di­verse, ma con la stessa anima. Ve­dia­mo almeno di non fare confusione, lasciamo fuori dai discorsi quelli che non c’entrano nulla. E finalmente vediamo di passare dalle chiacchiere, dalle cerimonie, dalle ipocrisie, ai fatti concreti. Grazie dell’eventuale interessamento.

da tuttoBICI di gennaio

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

Pinarello e INEOS Grenadiers continueranno a pedalare insieme nel solco di una collaborazione che ha contribuito a creare alcuni dei momenti più memorabili nel ciclismo. Insieme sin dalla nascita del team...

Dalla corona in carbonio alla cassetta in titanio passando per i cuscinetti del movimento centrale con sfere in ceramica: l’upgrade ULTRA del nuovo gruppo Campagnolo si rivolge a un ciclista...

Diversi anni fa affrontare l’inverno in bici richiedeva tanto coraggio, altro che storie. I materiali con cui potevamo fronteggiare il freddo, la pioggia ed il ghiaccio erano piuttosto deboli, ma...

Sono 40 anni che Look rivoluziona il mercato con pedali che hanno fatto la storia, un processo che non conosce sosta e trova oggi come massimo interprete il nuovo Keo...

Thermobooster P1 di Assos è un capo davvero innovativo, infatti, altro non è che un laser termico ultra-versatile da utilizzare nelle più diverse situazioni. SI indossa sotto una maglia estiva nelle...

Le scarpe Vaypor SL di Bont sono a mio avviso non solo un prodotto iconico che permette al marchio australiano di essere conosciuto int tutto il mondo, ma si sono...

Colnago celebra con orgoglio la vittoria di Florian Vermeersch ai Campionati del Mondo Gravel UCI 2025, disputati nei Paesi Bassi. Il corridore belga ha conquistato il titolo in sella alla...

E’ da gli anni ’90 che Vision innova con prodotti fortemente aerodinamici ed erano gli anni in cui l’azienda, considerata già allora pionieristica, si concentrava su componenti orientati al miglior...

Oggi Trek ha aggiunto una nuova verniciatura alla sua collezione Project One ICON: Gamut, una combinazione di colori vivaci e multicolori che sarà la combinazione ufficiale del team di triathlon...

Pinarello rinfoltisce la gamma della serie X con il lancio di quattro nuove e accattivanti colorazioni, nuance che esaltano le forme di questa bici all’avanguardia nata per chi pratica ciclismo...

Prologo rinnova e completa la sua linea AGX dedicata al mondo Gravel, Adventure e Ciclocross con tre nuove selle leggere, confortevoli e multidisciplinari studiate per i terreni off-road. La linea...

Oggigiorno viene posta sempre più attenzione al ruolo delle proteine e anche alla loro qualità, soprattutto per quello che riguarda la performance sportiva e in tutte querelle situazioni in cui...

Guerciotti, marchio storico del ciclismo italiano, propone un’iniziativa molto interessante su Silvelle, la sua bicicletta da ciclocross in carbonio monoscocca che ridefinisce il concetto di prestazioni e stile nel fuoristrada....

857 ed 858, non sono solo dei semplici numeri ma la vera interpretazione della vita casual targata Salice. Ecco a voi due occhiali che spiccano per sportività e stile, due...

Se i vostri percorsi prevedono sentieri scorrevoli e ampi tratti di asfalto sarete senza dubbio nella condizione di optare per una copertura semi-liscia, ovvero un prodotto scorrevole che non vi...

L’arrivo in Italia delle selle canadesi Reform è stata la novità della scorsa primavera ed è stata subito una notizia che ha acceso la mia curiosità. Grazie a 4Guimp, distributore esclusivo...

Alé e KZS – Kolesarska Zveza Slovenije, la Federazione Ciclistica Slovena, celebrano con orgoglio la straordinaria vittoria della Slovenia ai Campionati del Mondo di Ciclismo su Strada 2025. Tadej Pogačar...

Specialized con la nuova Aethos 2 rivoluziona il concetto di bici leggera, infatti, con un telaio che pesa appena 595 grammi questo modello rimane la bici da strada con freno...

Pinarello svela oggi le nuove colorazioni per la Dogma X, l’ammiraglia destinata all’endurance ed un progetto innovativo sotto ogni punto di vista. Le forme eleganti di questo apprezzatissimo modello saranno...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy