I PIU' LETTI
LUPERINI. GIRO, ARRIVA LA "PANTANINA"
di Pier Augusto Stagi | 24/02/2023 | 08:14

È sempre stata di poche parole, riservata e schiva, Fabiana Lu­perini. Ha sempre preferito far parlare i risultati quando correva in quegli anni, tra i No­vanta e Duemila: sui pedali è sempre stata piuttosto... chiacchierona, vincendo in carriera cinque Tour de France e tre Giri d’Italia oltre ad un’altra infinità di corse.

È stata la Pantanina, in quegli Anni ma­gici del Pirata che infiammava le strade del mondo mentre Fabiana alzava ancora di un po’ l’asticella del ciclismo femminile italiano, che in quelle stagioni era ancora troppo bassa. È sta­ta per anni un anti-personaggio, diventandolo suo malgrado con i risultati, perché come il Pirata in salita aveva qualcosa di più delle altre e nell’immaginario col­lettivo suonava bene quel “Pan­ta­nina”, che faceva seguito alla “mamma volante”, portata agli onori delle cronache da Maria Canins.

Se oggi Elisa Longo Borghini, Marta Ba­stianelli e Marta Cavalli, Elisa Bal­samo e via elencando possono dire di aver portato il ciclismo femminile in una dimensione mai raggiunta prima, un grazie va detto anche a Fabiana, co­sì come alle varie Luigina Bissoli e Ma­ry Cressari, Morena Tartagni e Fran­cesca Galli, Imelda Chiappa e Roberta Bonanomi, Alessandra Cappellotto e Giorgia Bronzini. Ognuna ha portato il proprio contributo, ognuna ha dato il suo fondamentale colpo di pedale.

Oggi Fabiana si trova suo malgrado nuovamente sulle prime pagine. La sua Team Corratec, formazione maschile Pro­fessional è stata invitata al prossimo Giro d’Italia e lei, direttore sportivo di questo team toscano, ha la possibilità di affrontare la corsa rosa ma­schi­le non in bicicletta come Alfonsina Strada (nel 1924, ndr) ma in ammiraglia, al seguito dei suoi ragazzi.

Fabiana, dopo tanti Giri al femminile, ora si profila quello degli uomini, e sabato 6 maggio da Fossacesia Marina ci sarà anche lei: qual è il suo sentimento?
«Intanto vedremo se sarò in squadra, sono l’ultima arrivata e sarà Serge Par­sani, il nostro team manager, a de­cidere la squadra e lo staff per il Giro. È chiaro che ci spero e sarei contenta di far parte della comitiva, almeno per qualche tappa sarebbe bello esserci. Una cosa, co­munque, è certa: l’invito ricevuto da Rcs Sport (ente che organizza la “corsa rosa”, ndr) è una bellissima cosa per il nostro team, che è giovane ma ha già fatto passi da gigante. Se poi sarò al via e sarò chiamata a fare qualche tappa o tutte ne sarò felicissima: come si fa a non esserlo?».

Quanta prudenza…
«E un po’ di scaramanzia…».  

Si rende conto di essere anche ispi­razione e modello per tante altre ragazze?
«Sì, lo sento chiaramente. Ed è altrettanto chiaro che mi fa piacere, ma trovo anche strane tutte queste attenzioni: non c’ero più abituata».

Lei sta facendo la storia. Pri­ma di lei fu la statunitense Robyn Morton al Giro del 1984, che era sull’ammiraglia dell’americana Linea MD-Gianni Motta. L’anno scorso è stata la volta di Cherie Pri­dham, prima donna diesse nel World Tour, ora lei, che ha debuttato in am­­­miraglia il 30 gen­naio scorso al Saudi Tour.
«E di questo sono molto felice e orgogliosa. L’idea di guidare dei ragazzi è bellissima quanto stimolante. Ci sono tanti giovani, tutti molto bravi, che hanno ambizioni e voglia di fare. I ragazzi mi rispettano e quello che mi fa piacere è che conoscono il mio passato, la mia storia di atleta».

Quali sono le differenze nella gestione tra una squadra di ragazze e quella di ragazzi?
«Tra i ragazzi c’è una coscienza professionale più consolidata. Tutti sono mol­­to professionali, consapevoli di quello che va fatto. Tra le ragazze c’è ancora una profonda disomogeneità, anche se rispetto ai miei tempi sono cresciute tutte moltissimo. Le big sono ultra professionali, molto attente e ma­niacali, le altre un po’ più naif. Su una cosa però c’è grande differenza: nell’approccio con gli atleti. Se io faccio davanti a tutti un complimento ad un ragazzo, i compagni di squadra sono sereni. Se faccio lo stesso complimento ad una ragazza, le altre generalmente non la prendono benissimo. In sintesi: gestire i ragazzi è molto più semplice. Che dire, siamo così, dolcemente complicate».

È vero che in squadra si fa chiamare per nome?
«Certo, che problema c’è? Mi chiamo Fabiana e così mi chiamano».

Cosa significa per lei il Giro d’Italia?
«È la corsa delle corse, l’evento ciclistico per eccellenza. Per me era già così il Giro delle donne, ma quello degli uo­mi­ni è la storia, uno degli eventi più importanti del mondo. Ho vissuto da tifosa i Giri di Moser e Saronni e mi sono appassionata alla loro rivalità, ai loro scontri, fatti di vittorie e polemiche. Io tifavo per Saronni, come il mio babbo che mi portò a vedere la San­re­mo che Beppe vinse con la maglia di campione del mondo. Ora poter vivere per la prima volta dall’interno una cor­sa così importante mi esalta. Mi creda, non sto già nella pelle».

Il soprannome Pantanina le piaceva?
«Assolutamente sì. Significava essere accostata a Marco, il miglior scalatore del mondo, uno dei più forti di tutti i tempi, per me il più grande in assoluto. Voleva dire che forse la miglior scalatrice del mondo, in quel momento, ero io».

Il ciclismo femminile sta vivendo nel mondo un momento magico, quello italiano una vera età dell’oro.
«Le ragazze sono toste, prima di vincere devono imparare a superare i pregiudizi che, purtroppo, ancora oggi esistono, anche se in misura molto minore. Oggi assistiamo ad un gran bel mo­vimento, che è cresciuto tanto e cresce­­rà esponenzialmente in futuro. L’Uci (l’organizzazione mondiale del ciclismo, ndr) ha fatto un grande lavoro, dando una notevole dignità a tutto il movimento e, devo dire che i team ma­schili di World Tour che hanno aperto alle donne hanno fatto altrettanto con grandissima professionalità. Diciamo che il movimento femminile ha davanti a sé un grande futuro, finalmente».

Però anche nel ciclismo femminile, il personale che gravita attorno ai team è per lo più composto da uomini…
«Verissimo anche questo e sono certa che a breve questa tendenza cambierà, anche se io sono e resto a favore della meritocrazia: chi è brava va avanti, sen­za quo­te rosa, ma anche senza pregiudizi».

da tuttoBICI di febbraio

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Dal 2026 non sarà più possibile confondere la divisa di campionessa nazionale mauriziana di Kim Le Court con la maglia iridata. Nei giorni scorsi AG Insurance – Soudal e Soudal...

Prima non si usavano addirittura, poi è arrivata la pelle…poi l’EPS bianco e puro ed è a questa breve storia che si ispira l’edizione speciale del casco IBEX 3 pensata...

È ancora inverno sul lago, ma i preparativi per uno degli eventi ciclistici più popolari d'Europa sono già in pieno svolgimento: il 32° Bike Festival Riva del Garda torna dall'1...

«Sportful ha fatto parte di alcuni dei momenti più significativi della mia carriera», ricorda Fabian Cancellara e sono ricordi bellissimi quelli che vengono a galla, come quelli inerenti alla stagione...

In occasione del campo di allenamento che la UAE Emirates XRG sta affrontando a Benidorm, la Colnago ha consegnato due bici gravel speciali ad altrettanti campioni speciali. ...

Mercoledì 17 dicembre a Monaco verrà svelato il percorso de La Vuelta Espana 2026. L’importante evento richiamerà nel Principato atleti, addetti ai lavori e appassionati e tra questi anche alcuni...

Nelle date del 6 e 7 giugno delle agende di molti amatori c’è un pallino rosso a indicare La Stelvio Santini che, nella edizione del 2026, avrà una novità: l’evento...

Capita di prendere freddo, inutile girarci tanto attorno. Anzi, in tutta franchezza, il freddo fa quasi parte dei giochi se prevedete di affrontare una discesa o uscite presto alla mattina....

A partire dal 2026 il Campione del Mondo IRONMAN 2026 Casper Stornes diventa un atleta partner di Q36.5, l’innovativo marchio di abbigliamento da ciclismo con sede a Bolzano. Le principali innovazioni...

Van Rysel, marchio appartenente al grande gruppo Decathlon, fornirà anche per il 2026 alla formazione Decathhlon CMA CGM divisa, caschi, occhiali e bicicletta. Restano fedeli i colori del telaio, anche...

Oggi, giovedì 11 dicembre, viene presentata in tutto il mondo la nuova Factor One, un modello che ha fatto ampiamente discutere già nel giorno del suo debutto nelle corse al...

De Rosa presenta la nuova 70 che accompagnerà il team VF Group-Bardiani CSF-Faizanè nel 2026. «La scorsa settimana mi ha chiamato un giornalista, stava facendo il giro dei brand...

Campa Bros nasce nel 2004 con un solo obiettivo, ovvero portare nel mercato italiano e nelle mani di tutti gli appassionati componenti e accessori di ottima qualità per il mondo...

Lo sappiamo bene, il freddo può diventare insopportabile ma pedalare all’aperto offre ancora troppi benefici! Se cercate qualcosa di veramente clamoroso per trovare un prezioso equilibrio termico quando le temperature...

Se le idee all’ultimo minuto vengono a mancare è decisamente meglio muoversi in anticipo per scegliere il miglior regalo di Natale! Di proposte in casa Ciclo Promo Components ne possiamo trovare molte...

È stato ufficialmente inaugurato il nuovo punto vendita Decathlon a Como che ha al proprio interno uno store Santini, alla presenza del sindaco Alessandro Rapinese, della Marketing Manager di Santini...

Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della bici che è arrivato a tutti gli effetti al suo...

Garmin annuncia l’atteso Garmin Connect™ Data Report 2025, che evidenzia le tendenze generali di fitness e salute degli appassionati Garmin di tutto il mondo. Da metriche come lo stress...

Nel 2026, la UAE Team Emirates XRG correrà nuovamente con due modelli Colnago da strada: la V5R e la Y1R. La livrea della V5R per la stagione 2026 cambierà: si abbandonerà...

I nuovi occhiali da ciclismo Magicshine Rouler e Windbreaker, marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, sono stati progettati per offrire una visione ampia e nitida, ma anche un ottimo...

In realtà questo portaborraccia non si rivolge solo a chi fa bikepacking, ma a tutti quelli che hanno telai di piccole dimensioni come mtb “full” o e-Mtb, ma una cosa...

C’è chi per il prossimo periodo prevede estenuanti sedute di cycling indoor e chi, sicuro nel proprio equipaggiamento invernale, sfida il freddo continuando ad assaporare il ciclismo anche con le...

Ducati è orgogliosa di annunciare l’avvio di un progetto dedicato a sviluppo, produzione e distribuzione di una nuova e più ampia gamma di biciclette ad elevate prestazioni. Una scelta che...

Correte prevalentemente su fondi veloci, compatti e belli asciutti? Perfetto, quello che affrontate allora può diventare il vostro tempio della velocità in formato gravel. Per situazioni come queste uno dei...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della...
di Giorgio Perugini
Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non...
di Giorgio Perugini
Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
di Giorgio Perugini
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
di Giorgio Perugini
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy