I PIU' LETTI
2 AGOSTO 1998, VENTICINQUE ANNI FA L'APOTEOSI DI MARCO PANTANI AL TOUR
di Pier Augusto Stagi | 02/08/2023 | 08:10

Quel giorno non ebbe bisogno di lanciare via la bandana e nemmeno gli occhiali, l’orecchino o il brillantino che portava al naso, gli fu sufficiente indossare la maglia gialla e alzare il bracco destro, che in quella circostanza gli sollevò al cielo nientemeno che Felice Gimondi, l’ultimo italiano a vincere il Tour, trentatré anni prima di lui.

Correva l’anno 1998 e soprattutto correva Marco Pantani, che per l’occasione si era presentato con tanto di pizzetto e baffi gialli d’ordinanza fatti dall’amico parrucchiere Alberto Mancusi per salire sul grandino più alto del podio dei Campi Elisi ed essere incoronato come vincitore del Tour de France, la corsa più prestigiosa al mondo. Era il 2 agosto, venticinque anni fa oggi e, dopo aver vinto quasi due mesi prima il Giro d’Italia, il fuoriclasse di Cesenatico unì alla rosa il giallo della Grande Boucle.

Sono passati venticinque anni da quel giorno luminescente e radioso, ma il ricordo di quell’estate calda e stordente ci è restato nel cuore nitido e intenso come non mai. «Ricordo tutto alla perfezione: non potrebbe essere diversamente – ci racconta Beppe Martinelli, che di quella Mercatone Uno era il direttore sportivo -. Marco ha scritto pagine memorabili di questo sport e io posso solo dire di avere avuto la fortuna d’incontrarlo sulla mia strada. Ricordo come se fosse ieri l’antefatto di quella avventura che nemmeno doveva esserci. Difatti dopo il successo sulle strade del Giro, Marco non avrebbe voluto correre quel Tour. Poi ci fu l’improvvisa morte di Luciano Pezzi, presidente e team-manager di quella Mercatone Uno e allora riuscimmo a toccare le corde giuste di Marco che a Luciano era legatissimo. Di lui aveva un autentico rispetto, diciamo piuttosto una venerazione: quando Pezzi parlava, Marco ascoltava rapito. Pezzi era convinto che Marco fosse l’unico in grado di poter riportare in Italia il Tour e lo sosteneva uno che aveva guidato un giovanissimo Felice Gimondi in maglia gialla fino a Parigi come direttore sportivo di quella fantastica Salvarani. Partimmo con l’intenzione di vincere una o due tappe di montagna e, francamente, nessuno di noi aveva il minimo pensiero rivolto alla maglia gialla. L’unico, forse, era Marco che come di consueto dovevi convincerlo a fare una cosa, ma una volta che lo avevi rimesso in sella con il numero sulla schiena, lui riacquistava immediatamente lo spirito agonistico e ingaggiava la sfida con il mondo: lui contro tutti. Era un corridore fantastico, che sapeva fare cose uniche, che in quell’estate indimenticabile regalò a tutti noi un prezioso goiello del quale solo oggi conosciamo compiutamente il valore».

L’inizio, però, non fu dei più semplici. Un avvio in salita, nonostante la strada fosse assolutamente pianeggiante. «Fu così, perché dopo il Giro Marco aveva staccato. Per dodici giorni non toccò la bicicletta: dal circuito di Bologna post Giro a quella telefonata di Marco nella quale mi dice… “ma io non ho la bicicletta”, passarono appunto quasi due settimane, nelle quali Marco fece di tutto fuorché pedalare. Era il 24 giugno, per Marco il discorso era chiuso: c’era da andare solo al mare. Poi il 26 mancò Pezzi e lo convincemmo e partimmo alla volta del Tour, destinazione Dublino. Male in Irlanda (169° a 48” da Boardman, ndr), male nella crono di Correze, nella quale pagò a Ullrich 4 minuti, anche se io lo considerai un successo. Su quelle distanze (58 km, ndr) Marco avrebbe dovuto prenderne quasi il doppio e fu in quel momento che compresi che non eravamo lì per fare i turisti, ma la cosa che più contava è che lo capì lui».

Difatti, arriva la vittoria di tappa a Plateau de Beille e, cinque giorni dopo, il volo leggendario sul Galibier che lo portò a Les Deux Alpes e lo proiettò in cima al Tour in maglia gialla. «Sapevamo che Ullrich era vulnerabile sotto l’aspetto emotivo. Se fossimo riusciti ad isolarlo, sarebbe andato nel panico, come poi successe. Marco era forte, sia di gambe che di testa, in quelle situazioni si esaltava, non c’era bisogno di dirgli nulla, se non accompagnarlo verso il trionfo. Marco fece qualcosa di pazzesco, un volo di rara bellezza, che ancora oggi vivo nei miei pensieri come una delle fiabe più belle vissute nella mia vita».

Di quel giorno conservo anch’io tantissimi ricordi. Conservo ancora quella camicia gialla che indossammo in suo onore sui Campi Elisi io così come i miei fraterni amici e compagni di viaggio, Cristiano Gatti e Angelo Costa, unitamente agli amici di quell’avventura Pietro Cabras e Alessandra Giardini. Nella foto che pubblichiamo, c’è anche Giovanni Cerruti, inviato de “La Stampa”, nascosto dalla mano di un raggiante Marco, che si fermò a festeggiare con noi. Dovete sapere che quella stessa camicia gialla la indossai anche per il trionfo di Vincenzo Nibali. E ce l’ho sempre lì: chissà mai…

Venticinque anni ricchi di avvenimenti e storie, più o meno felici, anche se io con Angelo e Cristiano ci siamo riproposti di narrare solo le magnifiche imprese di Marco, capace di scalare le montagne come nessuno. Ci siamo impegnati nel raccontare solo il bello di un campione di prima grandezza e di altrettanta struggente bellezza, che ci faceva battere il cuore e sudare le mani, come se tutti noi fossimo in un certo qual modo innamorati di lui, e forse lo eravamo per davvero.

Venticinque anni fa, il 2 agosto 1998, un ragazzo fantastico che veniva dal mare e amava le montagne, non gettò via né bandana occhiali orecchino o brillantino, ma andò solo ad indossare una maglia dal colore dei girasoli e con Gimondi alzò un braccio verso il cielo, come ad indicare la sua eternità sportiva.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
In un ciclismo in cui la velocità diviene sempre più importante e ricercata Goodyear ha il piacere di presentare tre nuovi prodotti della famiglia Vector, ovvero i modelli Z30 NSW,...

Guerciotti è presente per il secondo anno di fila al Giro-E. Dopo l’esperienza del 2023 al fianco del Team Raspini Salumi, capitanato da Daniele Colli, nel 2024 il noto marchio...

SRAM partiva già da un prodotto eccellente, ma un cosa è chiara, il nuovo RED è stato migliorato in ogni suo dettaglio con un solo fine, ovvero quello di ottimizzare...

ZIPP, azienda che fa parte dell’universo SRAM, presenta oggi la nuova curva manubrio SL80, un prodotto ottimizzato per il nuovo gruppo RED AXS che esalta la ricerca del marchio e...

Pirelli lancia P ZERO RACE TLR RS (Racing Speed), il suo pneumatico cycling da strada più performante. È dedicato alle biciclette da competizione ed a quei ciclisti che chiedono al...

Si è svolto oggi, presso la Sala Marmi del Palazzo Civico di Torino, un incontro tra Stefano Lo Russo, Sindaco della città di Torino, Domenico Carretta, Assessore a sport, grandi...

Le nuove Powerstrap Aeroweave di Fizik non sono semplicemente le scarpe più ventilate che abbia mai indossato, sono anche un prodotto creato per dare il massimo sui pedali, così come...

I pantaloncini Unico,  disponibili solo online nella speciale edizione in tinta unita, sono chiaramente destinati al ciclista esigente che desidera prodotti innovativi sotto ogni punto di vista. Zero cuciture ed un...

Nonostante non siano salite sul primo gradino de podio per la cronometro Foligno-Perugia, le Veloce Extreme di Northwave customizzate per il nostro Ganna meritano comunque voti altissimi. Il rosa in...

Un nuovo atleta di spicco va ad aggiungersi agli ambassadors di Repente. Matteo Zurlo, campione italiano gravel della categoria élite, ha scelto le selle prodotte dall’azienda di Romano d’Ezzelino (Vicenza)...

Può capitare di dimenticarsi il multitool, ma se cercate la soluzione per far in modo che questo non accada più, questa è senza dubbio fornita da Topeak e si chiama...

Il nuovo casco da cronometro Alien si posiziona proprio nel punto esatto in cui l'innovazione aerodinamica incontra l'efficienza umana. È così che Limar progetta come spostare l’aria in maniera chirurgica,...

Il marchio Colnago è rinomato per i suoi prodotti in edizione limitata e per i suoi squisiti design di biciclette. Ogni bicicletta è il risultato di un processo di sviluppo...

È giunta l’ora e dopo averlo visto in una bellissima livrea crono poco tempo fa, oggi il Team Bahrain Victorius il nuovo casco da cronometro Wingdream di Rudy Project. Innovativo?...

Il Consiglio di amministrazione di Miche S.R.L. annuncia l'arrivo di Gregory Girard nel ruolo di Amministratore Delegato, rafforzando così la sua posizione di leadership nel settore della produzione di componenti...

Se la vostra gravel è l’unica bici che usate nel fuoristrada, un reggisella telescopico potrebbe essere  l’unico elemento con cui semplificare le discese ed i passaggi più complicati. KS, marchio...

Ora è ufficiale, il Team Torpado Kenda pedalerà la stagione appena cominciata con i pedali LOOK X-track. I più attenti avevano già notato le bici del team sui campi gara equipaggiate...

Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui la storica azienda di Gravedona ed Uniti ha sempre detto...

La nuova maglia Race 2.0 di Alé Cycling è il capo giusto per chi ama le sfide e desidera essere veloce in ogni circostanza, merito di tessuti racing e di...

Galfer, marchio rinomato nella produzione di componenti per freni, ha appena effettuato un restyling dell'imballaggio di tutte le sue pastiglie  freno per biciclette, una scelta green che porta a diversi...

«Quando metti la fatica a disposizione degli altri, le cose diventano più semplici e trovi energie che non t’aspetti»: Fabio Celeghin non ha il fisico da ciclista, «semmai quello del...

Se nel 2019 Cervélo ha stupito il mondo con Áspero presentando una bici gravel di nuova concezione, quello che accade oggi è che ci troviamo davanti ad un progetto che...

Lo so, non si tratta della scoperta del secolo, ma è uno degli aspetti che nella nostra vita frenetica tendiamo a non tenere molto in considerazione. Sonno e Sport, o...

Un nuovo grande obiettivo necessita di nuovi potenti mezzi. E Tadej Pogačar, per il suo primo assalto al Giro d’Italia, avrà dalla sua parte l’efficienza e l’eleganza delle nuovissime POGI’S,...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui...
di Giorgio Perugini
Sarebbe bello proporre soluzioni avanzate ad un prezzo altamente accessibile, no? È così che prende l’abbrivio la vita di due...
di Giorgio Perugini
Nei mesi passati Trek ha ampliato la propria linea di scarpe ad alte prestazioni per ciclismo su strada inserendo tre...
di Giorgio Perugini
Non molto tempo fa KASK presentò al mondo il casco Utopia, un casco modernissimo che ha stravolto gli schemi ottimizzando...
di Giorgio Perugini
Audace, moderno ma anche incredibilmente protettivo e versatile, ecco in poche parole cosa mi trasmette l’occhiale Kosmos PH di Limar,...
di Giorgio Perugini
I caschi sono tutti uguali? Certo che no e questo è un aspetto su cui più volte abbiamo cercato di...
di Giorgio Perugini
Da sempre in casa Trek la parola Madone ha un solo sinonimo ed è “velocità”. La nuova Madone SL 7...
di Giorgio Perugini
Laddove C sta per Carbonio e congiunzioni (anche se oggi dobbiamo parlare di parti), Colnago, Cambiago e Classe c’è anche...
di Giorgio Perugini
Se siete alla ricerca di un winter kit adeguato per pedalare in questo inverno, le proposte di Q36.5® vi daranno...
di Giorgio Perugini
Temevamo un arrivo repentino del freddo e così è stato, ora fuori le temperature sono scese molto e negli ultimi...
di Giorgio Perugini
Desiderate un’esperienza di ascolto ottima anche mentre correte o pedalate? Niente di più facile con le cuffie a conduzione ossea...
di Giorgio Perugini
Per molti amanti del gravel arriva la parte della stagione che regala emozioni forti, infatti, la natura che si appresta...
di Giorgio Perugini
Siamo a novembre e in alcune regioni d’Italia si registrano ancora temperature superiori ai 25°C, una situazione surreale che però...
di Giorgio Perugini
Leggerissime e rigide, ma anche veloci e incredibilmente scattanti, insomma, un set di ruote di livello incredibile alla portata di...
di Giorgio Perugini
Al celebre marchio francese Café du Cycliste non mancano certo stile ed inventiva, del resto, basta sfogliare le pagine della...
di Giorgio Perugini
Scegliere la ruota giusta oggi è complicato, soprattutto se siamo soliti affrontare percorsi misti in cui pianura, salita e discesa...
di Giorgio Perugini
Una cosa è certa, oggi grazie a geometrie molto spinte e al sapiente uso della fibra di carbonio le aziende...
di Giorgio Perugini
C-Shifter è l’ultimo nato dalla nobile famiglia Shifter di Bollé, un occhiale ad alte prestazioni dotato di ottiche sopraffine che...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy