I PIU' LETTI
STIPENDI FEDERALI
di Pier Augusto Stagi | 10/03/2022 | 08:00

L’argomento è spinoso e delicato al tempo stesso, perché si parla di soldi, in un mondo come quello dello sport dove vige il volontariato, spesso camuffato. Noi del ciclismo siamo sempre bravi a darci addosso, ad attribuirci tutti i mali di questo mondo, così come attribuire a Cordiano Dagnoni anche l’idea di volersi dare uno stipendio. State pur comodi, non agitatevi, non sto difendendo il presidente federale, Silvio Martinello mi chiamerà nuovamente in causa, ma lo dico subito: il problema dello stipendio ai presidenti federali è un argomento che è da tempo sul tavolo delle Federazioni e del Coni. E qualcuno, come Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, questo problema l’ha già superato dall’aprile dello scorso anno.

I presidenti di tutte le 44 Federazioni (e dico tutte) stanno facendo da tempo pressioni su Giovanni Malagò, il numero uno del nostro sport che è sensibile all'argomento (anche se lui da sempre dà in beneficenza l’emolumento che percepisce dal Coni) e per questa ragione sta studiando da tempo la cosa. Le strade da percorrere o che potrebbero essere percorse sono molte, come quella di non superare quanto attualmente percepisce un Segretario Generale, quindi un massimo di 150.000 euro all’anno, per arrivare a distribuire ai presidenti Federali una cifra che potrebbe essere parametrata in base al giro di affari della loro Federazione: dall’1,5 al 2 per cento del fatturato, dalle grandi alle più piccole.

Ad oggi, tutti i presidenti di Federazione percepiscono una retribuzione di 36 mila euro lordi all’anno, elargita dalla società Sport e Salute, controllata dal Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze). Per Statuto è l’unica retribuzione che spetta ai presidenti, a meno che non ricoprano altri incarichi retribuiti all’interno della federazione stessa. Ed ecco il punto.

Fino a ieri, cioè fino ad un anno fa, il ruolo del presidente della Federcalcio era, infatti, in pratica una carica onorifica con un rimborso spese di 36 mila euro. Fino a ieri, dico. Fino a quando Gabriele Gravina, presidente della Federazione Giuoco Calcio, si è dato uno stipendio di 240 mila euro. Repubblica qualche tempo fa ha spiegato dettagliatamente che l’idea è anche quella di indennizzare i consiglieri federali. A seguire il presidente del settore tecnico e del settore giovanile, sempre della Federcalcio. E in prospettiva i vertici della Giustizia sportiva. In pratica, professionalizzare i ruoli e renderli veri e propri lavori remunerati. Per non rendere gli incarichi federali un impegno con appannaggio esclusivo di chi possa permetterselo.

Detto che questa, quindi, non è una sortita di Cordiano Dagnoni, ma di tutti i presidenti di federazione che stanno lavorando da alcuni anni al progetto, arriviamo alla domanda: ma questa è la strada giusta da percorrere? Non ho una risposta netta, lo ammetto. Trovo che 36 mila euro lordi per assumersi tutta una serie di responsabilità e gestire soldi della comunità siano davvero pochi. Le competenze, a casa mia, si pagano. Detto questo, però, c’è anche l’aspetto negativo della cosa. Se da domani chi si candida insegue non solo il sogno onorifico e di prestigio del ruolo, ma sul piatto trova anche una cifra consistente, potrebbero anche cambiare radicalmente le regole del gioco. È chiaro che poi potrebbe entrare in scena la politica, a condizionare le nomine con tutta una serie di variabili che potrebbero andare a mutare molti equilibri.

Passione o competenza? Questo è il dilemma. La perfezione sarebbe avere entrambe le cose, ma spesso non è così e si punta soprattutto sulla passione e la disponibilità. Il tempo, che in ogni caso è un valore e come tale ha un prezzo. Oggi le Federazioni sono effettivamente vere e proprie aziende, e come tali vanno gestite e guidate con visione e lungimiranza. Il problema non è di poco conto e non è nemmeno di facile soluzione. Non ho una ricetta in mano, so solo una cosa, però: se si vogliono manager giovani e capaci, con le attuali regole del gioco non si gioca. L’idea di dare uno stipendio ai presidenti federali? Non è di oggi e nemmeno da attribuire a Cordiano Dagnoni.

DALL’EPO ALL’EPOS. Il difficile non è vincere, ma correre. Riuscire a farlo. Non è essere meglio dei propri avversari, ma essere al meglio: nel senso di stare bene. Stare bene anche quando senti di non avere niente, perché fin quando il tampone non ti dice che tutto è ok, il Mortirolo è dentro di te. L’ostacolo da superare è invisibile e nemmeno un triplo vaccino ha messo i nostri corridori in una situazione di “comfort zone”.

È un ciclismo ad handicap, fatto di salite, discese, scalate e tamponi. Se stai bene ma il tampone dice che sei positivo, vai a casa! Ieri l’Epo, oggi l’epos: dell’attesa del responso del test antigenico o molecolare. «Ricevere un test con risultato positivo è uno shock - ha detto qualche giorno fa Wout Van Aert al quotidiano belga Het Nieuwsblad - perché si rischia di vanificare un’intera preparazione con mesi di lavoro».

Siamo al “liberi tutti”, ma il nostro sport resta incatenato. Se non cambieranno le regole d’ingaggio, per i Grandi Giri saranno dolori. Stai bene, non hai nessun problema e nemmeno una linea di febbre? Per regolamento a metà Giro o metà Tour e Vuelta dovrai fare in ogni caso un tampone rapido e, in caso di problemi, potrai ricorrere al PCR, ma se la positività sarà confermata vai a casa, anche se sei in maglia. Anche se sei asintomatico.

«Dovremo iniziare a guardare al Covid nello stesso modo in cui vediamo le altre malattie - ha aggunto sempre Van Aert -. Non siamo stati testati per l'influenza o il raffreddore in passato. Certo, se ti ammali, devi rimanere a casa, ma è sotto gli occhi di tutti come il virus giri facilmente in queste prime gare. È sicuramente qualcosa che ci ritroveremo nelle classiche di Primavera e che potrebbe creare non pochi problemi ai corridori e alle squadre».

Come dargli torto, come non comprendere che per atleti tri-vaccinati e asintomatici forse qualcosa andrebbe cambiato? Non solo per lo spettacolo, ma per la regolarità delle corse.

Editoriale da tuttoBICI di Marzo

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Molti preferiscono il gilet, ma questo capo rende di più e ha un raggio d’azione nettamente più ampio. Ecco a voi l’Equipe RS Shell Jersey S11 di Assos, un capo...

Il marchio americano Chamois Butt’r, leader nei prodotti anti-sfregamento per ciclisti e atleti di endurance, è una delle ultime aziende portate in Italia da  Ciclo Promo Components. Nell’ampio catalogo spiccano prodotti...

Credo che nessuno di noi riesca ad uscire senza una chiave multiuso in tasca, anche perché senza non si potrebbero fare operazioni semplicissime come rimuovere una ruota o regolare il...

Campagnolo celebra i 100 anni di DRALI e lo fa completando la bellissima Iridio con il nuovo gruppo Super Record 13. Qualità, meccanica avanzata, storia e molto altro accomunano questi...

Colnago, bici ufficiale de La Vuelta, presenta oggi la Colnago C68 Rossa, un capolavoro nato dall'incontro tra la rinomata creatività italiana e la grande tradizione - 70 anni celebrati nel...

Rapha svela oggi la nuova collezione in edizione limitata per celebrare il decennio del Rapha Cycling Club (RCC) e lo fa con una vera esclusiva, ovvero una collezione disponibile...

Viaggiate con la vostra bici al seguito in treno o in aereo? Perfetto, allora conoscete bene i rischi che corrono le nostre due ruote in questi momenti. Basta un colpo...

Il Tour de France dominato da Pogačar è stato l’ennesimo capitolo di una stagione corsa a tutta velocità dal Campione del Mondo, un successo che vale un grande riconoscimento anche...

Gestire la temperatura diventa essenziale quando si ricerca la prestazione ed il motivo è semplice, abbassare la temperatura corporea durante l’attività ci permette di spingere di più. M andiamo oltre,...

Silico Grip 3D è la proposta gravel di Nabico, un nastro manubrio di 3mm di spessore moderno e resistente, perfetto per affrontare con grande controllo anche le fasi più complicate...

In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di altissimo livello, una collezione in cui spicca il modello Pace...

Siamo diventati dipendenti da oggetti alimentati a batteria nel ciclismo? Direi di sì, basta pensare ai vari bike computer, fanalini, radar, misuratori di potenza e cambi elettronici di cui non...

Le sorprese sono vere sorprese se arrivano da De Rosa, un marchio che non delude mai le aspettative. Siamo alla pausa estiva ma a  Cusano Milanino non si tirano certo...

Quello che è un super classico della gamma MAXXIS torna ora più versatile e gustoso che mai, merito di un nuovo design e di aggiornamenti che ne migliorano il comportamento...

Quando si parla di bikepacking il discorso si può davvero fare ampio, ma ci sono prodotti come il Cycling Wallet Touring Case GT ed il borsello da telaio Trekking GT...

Sette vittorie di tappa. Tre maglie. Due podi. Numeri che raccontano molto, ma non tutto. Perché il Tour de France non è solo una questione di classifica: è un teatro...

Per il secondo anno consecutivo, FSA (Full Speed Ahead) sarà al fianco di Red Bull Cerro Abajo nell’unica tappa europea che si terrà a Genova, in qualità di partner tecnico,...

Per Guerciotti, il gravel non è mai stato una tendenza passeggera. È la naturale evoluzione di una vocazione nata nel ciclocross, che grazie all’esperienza maturata in condizioni estreme, tra fango,...

La stampa 3D per le cover segna un punto di non ritorno alle imbottiture tradizionali, almeno per le selle top di gamma. Questo è un percorso intuibile almeno  per quanto...

Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi e anche il fortissimo sole estivo potrebbe darvi meno noie...

In questi anni ho sfruttato per le prove davvero molte coperture gravel, ma PIKA di CST Tires mi ha davvero stupito per tutto quello che riesce ad offrire. Nella sua...

La nuova Domane+ ALR di Trek è appena arrivata, completando così la sua collezione di e-bike da strada con un modello leggero in alluminio che consente ai ciclisti di godere...

Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è netta ed sì. Tessuti leggeri, accorgimenti tecnici e colori idonei...

Difficilmente potremmo trovare un alleato più prezioso della Creatina anche in questo momento dell’anno, una parte della stagione in cui per un motivo o per l’altro pretendiamo davvero molto dal...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy