I PIU' LETTI
BICIFIGURINE. DE VLAEMINCK, IL GITANO VOLANTE
di Stefano Fiori | 23/12/2023 | 08:16

Ebbene lo ammetto. Non saprei perché, ma i miei idoli nel ciclismo sono stati principalmente gli scalatori o coloro che sulle salite se la cavavano egregiamente. Così le mie “figurine” predilette sono state quelle – in ordine cronologico – che raffiguravano Julio Jimenez, Franco Bitossi, Luis Ocana, Giovanni Battaglin, Lucio Herrera, Alberto Contador o Vincenzo Nibali e, fuori concorso per affetto, Marco Pantani. Sì, sempre “scalatori”, “grimpeurs”, “trepadores”, “hill climbers” nelle mie preferenze, ma con due eccezioni.

La prima quella riguardante Francesco Moser, il più toscanizzato dei trentini e la seconda consacrata a Roger De Vlaeminck. Un grande, questo Gitano, Zingaro o, meglio ancora, Monsieur Roubaix e tale scelta non potrebbe essere altrimenti, dato che Roger ha vinto la Roubaix quattro volte, per altre quattro volte si è piazzato secondo e per una volta terzo.

Nato a Eeklo il 24 agosto 1947, nelle Fiandre, dove sono andato a fargli visita a casa una quindicina di anni fa, il suo è un vero e proprio nomen omen, dato che De Vlaeminck in italiano si traduce con “il Fiammingo”. Un ciclista super, forte su tutti i terreni che fino dal debutto tra i Pro nel 1969 si fece subito notare per classe, tenacia, grinta e attitudine vincente, indossando la leggendaria maglia del team belga Flandria-De Clerck, con diesse il mago Briek Schotte, due volte campione del mondo. Una squadra che venne considerata una vera e propria invincibile armata e che aveva tesserato i migliori talenti del ciclismo belga e olandese.

Roger vinse subito sei gare, inclusa la semi classica Het Volk e il campionato belga su strada. Nel 1970 primo trionfo in una Classica Monumento, la Liegi-Bastogne-Liegi e nel 1971 fugace apparizione al Tour de France con una vittoria di tappa. Il Tour non sarà mai nelle sue grazie, con tre partecipazioni (1969, 70, 71) e altrettanti ritiri. Del Tour 1971 resta però una foto in cui la sua prima moglie, Marleen, gli passa una borraccia sfoggiando una minigonna vertiginosa e due gambe da miss Belgio...

Nel 1972 De Vlaemick diventa italiano, approdando alla Dreher con il suo nuovo mentore Franco Cribiori e subito il Fiammingo decolla imponendosi nella Roubaix, nella Tirreno-Adriatico (prima delle sei vittorie consecutive, fino al 1977, nella classica dei due mari) e nel GP di Camaiore; a fine anno i successi sono 22.

Nel 1973 sono da segnalare i trionfi nella Milano-Sanremo e nel Giro di Toscana, con la maglia della Brooklyn che porterà fino al 1977. Il 1974 gli sorride con il Giro di Lombardia, la Roubaix e la consueta vittoria nella-Tirreno-Adriatico. Ma subito dopo arriva la sua annata-record, il 1975: 43 vittorie incluse 7 tappe al Giro, dove si piazza quarto nella classifica finale resistendo agli attacchi degli scalatori sulle molte salite e dimostrando di essere un corridore competo, poi il Giro di Svizzera con sei successi parziali, la Roubaix e il GP Montelupo. Delusione amarissima, invece, al mondiale casalingo di Yvoir, dove Kuiper lo beffa per una manciata di secondi e a Roger resta così la bruciante piazza d'onore davanti al francese Danguillaume.

In seguito, tra le molte altre affermazioni, si evidenziano il Lombardia nel 1976, il Fiandre e la Roubaix nel 1977 e la Milano-Sanremo nel 1978 e 1979. Le cifre totali di “Monsieur Roubaix” dal 1969 al 1984 sono impressionanti: 269 vittorie su strada delle quali 11 in gare a tappe, 93 tappe di Giri vari, 51 corse in linea, 2 gare a cronometro e oltre 110 criterium o circuiti; 110 successi nel nel Ciclocross, con due titoli mondiali a Lussemburgo (dilettanti) e Melchnau (CH)(professionisti), 5 volte campione belga (2 volte dilettanti e 3 professionisti). Infine sono 21 le vittorie su pista, incluse 3 sei giorni in Belgio.

Fascino da bel tenebroso, a De Vlaeminck non sono mai mancate le attenzioni femminili. Sposato con l'avvenente Marleen (vedasi la già citata e spettacolare minigonna immortalata in foto al Tour de France 1971), il loro matrimonio è naufragato sul finire degli anni '90. Nel 2003 il ”Gitano” si è però rifatto... una moglie, la bellissima Katty Spriet, di ben 26 anni più giovane di lui e nel 2003 è nato Eddy, che De Vlaemnick ha voluto chiamare così in onore al suo vero, grande amico Eddy Merckx, per lui un fratello più che un avversario.

Un cenno anche al periodo italiano di De Vlaeminck e alla problematica coesistenza con Francesco Moser nella Sanson 1978 e nella Gis Gelati 1984. Nel 1978 non mancarono screzi e incomprensioni, il tutto mitigato dalla notevole professionalità dei due atleti. De Vlaeminck soprannominò Moser “Giorgio Moser”, per la predilezione evidente che il DS pistoiese Giorgio Vannucci aveva verso il campione trentino e culminata con il successo di Moser nella Roubaix, proprio davanti al coequipier belga nell'occasione apparso imbrigliato dai doveri di squadra. Nel 1984 le frizioni tra i due compagni di squadra furono pressoché inesistenti, poiché per De Vlaeminck quello fu l'ultimo anno di attività.

Infine, ecco un rammarico nella splendente carriera del Gitano, da lui raccontato con dovizia di particolari. Giro di Lombardia, 13 ottobre 1973, il cannibale Eddy Merckx sta dominando la gara e a pochi chilometri dall'arrivo di Como vanta un vantaggio di oltre 4 minuti, che conserverà fin sul traguardo. Alle sue spalle c'è un gruppetto con i migliori e il compianto Felice Gimondi si avvicina a Roger e gli domanda se sia disponibile a rinunciare alla volata per il secondo posto, per un corrispettivo di centomila lire. Gimondi è di quelle parti e ci tiene a farsi vedere reattivo allo sprint dai suoi tanti tifosi. Roger lo guarda, è in ottimi rapporti con Felice e pensa che di secondi posti ne ha collezionati anche troppi. Così accetta la proposta di buon grado e a Como Gimondi vince agevolmente la volata dei battuti per il secondo posto, proprio davanti all'inoffensivo De Vlaeminck. Morale della favola: l'8 novembre 1973, a seguito del controllo effettuato subito dopo il Lombardia, Merckx viene squalificato per un mese e multato con 150.000 lire per positività alla norefedrina, prescritta dal medico della Molteni, Angelo Cavalli, per curare una bronchite con il farmaco Mucantyl.

Così la vittoria nella Classica delle foglie morte 1973 viene attribuita a Gimondi e si può immaginare il disappunto mai sopito dell'incauto Roger De Vlaeminck.

 

 

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Colnago, bici ufficiale de La Vuelta, presenta oggi la Colnago C68 Rossa, un capolavoro nato dall'incontro tra la rinomata creatività italiana e la grande tradizione - 70 anni celebrati nel...

Rapha svela oggi la nuova collezione in edizione limitata per celebrare il decennio del Rapha Cycling Club (RCC) e lo fa con una vera esclusiva, ovvero una collezione disponibile...

Viaggiate con la vostra bici al seguito in treno o in aereo? Perfetto, allora conoscete bene i rischi che corrono le nostre due ruote in questi momenti. Basta un colpo...

Il Tour de France dominato da Pogačar è stato l’ennesimo capitolo di una stagione corsa a tutta velocità dal Campione del Mondo, un successo che vale un grande riconoscimento anche...

Gestire la temperatura diventa essenziale quando si ricerca la prestazione ed il motivo è semplice, abbassare la temperatura corporea durante l’attività ci permette di spingere di più. M andiamo oltre,...

Silico Grip 3D è la proposta gravel di Nabico, un nastro manubrio di 3mm di spessore moderno e resistente, perfetto per affrontare con grande controllo anche le fasi più complicate...

In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di altissimo livello, una collezione in cui spicca il modello Pace...

Siamo diventati dipendenti da oggetti alimentati a batteria nel ciclismo? Direi di sì, basta pensare ai vari bike computer, fanalini, radar, misuratori di potenza e cambi elettronici di cui non...

Le sorprese sono vere sorprese se arrivano da De Rosa, un marchio che non delude mai le aspettative. Siamo alla pausa estiva ma a  Cusano Milanino non si tirano certo...

Quello che è un super classico della gamma MAXXIS torna ora più versatile e gustoso che mai, merito di un nuovo design e di aggiornamenti che ne migliorano il comportamento...

Quando si parla di bikepacking il discorso si può davvero fare ampio, ma ci sono prodotti come il Cycling Wallet Touring Case GT ed il borsello da telaio Trekking GT...

Sette vittorie di tappa. Tre maglie. Due podi. Numeri che raccontano molto, ma non tutto. Perché il Tour de France non è solo una questione di classifica: è un teatro...

Per il secondo anno consecutivo, FSA (Full Speed Ahead) sarà al fianco di Red Bull Cerro Abajo nell’unica tappa europea che si terrà a Genova, in qualità di partner tecnico,...

Per Guerciotti, il gravel non è mai stato una tendenza passeggera. È la naturale evoluzione di una vocazione nata nel ciclocross, che grazie all’esperienza maturata in condizioni estreme, tra fango,...

La stampa 3D per le cover segna un punto di non ritorno alle imbottiture tradizionali, almeno per le selle top di gamma. Questo è un percorso intuibile almeno  per quanto...

Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi e anche il fortissimo sole estivo potrebbe darvi meno noie...

In questi anni ho sfruttato per le prove davvero molte coperture gravel, ma PIKA di CST Tires mi ha davvero stupito per tutto quello che riesce ad offrire. Nella sua...

La nuova Domane+ ALR di Trek è appena arrivata, completando così la sua collezione di e-bike da strada con un modello leggero in alluminio che consente ai ciclisti di godere...

Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è netta ed sì. Tessuti leggeri, accorgimenti tecnici e colori idonei...

Difficilmente potremmo trovare un alleato più prezioso della Creatina anche in questo momento dell’anno, una parte della stagione in cui per un motivo o per l’altro pretendiamo davvero molto dal...

Trek lancia una nuova configurazione di Madone Gen 8, una speciale edizione che scende sotto ai limiti di peso minimo imposti dall’UCI e con soli 6, 40 kg, comprensivi di...

Un continuo cambiamento governa questa splendida De Rosa 70 Deva ed il motivo si trova tutto nella sua speciale colorazione, una tonalità glicine cangiante che si rinnova, muta, si evolve sotto la...

Garmin Ltd. (NYSE: GRMN) ha acquisito MYLAPS, azienda olandese leader nel settore del cronometraggio integrato, del live tracking e dell'analisi delle prestazioni che contribuisce a creare un'esperienza sportiva ottimale per...

Nel gruppo si riconosce benissimo, merito della sua eleganza e di un design che ne esalta le forme aerodinamiche. Vi sto parlando della Merida Reacto, un modello che può vantare...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy