La strage dei ci ciclisti sulle strade continua. L'ultima tragedia in ordine di tempo è accaduta ieri a Verloanuova, in provincia di Brescia: un impatto tremendo che ha spezzato in due le biciclette e frantumato il parabrezza dell'auto. Così sono morti due ciclisti, un settantenne e un sessantasettenne entrambi residenti a Cremona, travolti e uccisi da un'auto. Chi era al volante aveva bevuto e i primi esami parlano di un tasso alcolemico tre volte oltre il consentito. La vettura non era poi assicurata e nemmeno era stata fatta la revisione. Per questo motivo è scattato l'arresto e l'automobilista, un trentacinquenne bresciano, è finito in carcere accusato di duplice omicidio stradale .
I ciclisti, Francesco Bianchi e Gianfranco Vicardi, sono morti sul colpo, sbalzati dalle loro bici da corsa a metri distanza. Pensionati, amici di vecchia data, stavano approfittando della bella giornata di sole per una pedalata nella Bassa quando sono stati colpiti frontalmente dalla vettura che procedeva in senso di marcia opposto. È stato lo stesso automobilista a chiamare i soccorsi e a rendersi conto per primo che per i due uomini non c'era più nulla da fare.
L'incidente è avvenuto lungo un tratto di strada stretto con campi agricoli da una parte e dall'altra della lingua d'asfalto e in un orario, nel cuore del pomeriggio, in cui il sole poteva abbagliare. Dopo il primo alcol test, risultato positivo, i carabinieri di Verolanuova su ordine della Procura di Brescia hanno eseguito l'arresto del 35enne che è stato poi trasferito in ospedale per nuovi accertamenti medici e infine nel carcere di Canton Mombello di Brescia, dove attenderà l'udienza di convalida. L'auto, distrutta frontalmente e sul lato guida, è stata posta sotto sequestro.