I PIU' LETTI
ZOCCARATO: «RIPARTO CON UNA PLACCA SUL GOMITO, PRONTO A PRENDERE VENTO IN FACCIA»
di Carlo Malvestio | 25/11/2023 | 08:19

Lo avevamo lasciato con un gomito rotto dopo una caduta al Tour du Limousin. Era ferragosto e il 2023 di Samuele Zoccarato è finito lì. Poi una lunga riabilitazione, una vacanza a Zanzibar, e ora il 25enne di San Giorgio delle Pertiche è pronto a ripartire in maglia VF Group-Bardiani CSF-Faizanè. L’obiettivo è quello di mostrare la migliore versione di sé stesso che, ci assicura, non ha ancora avuto modo di sfoggiare.

Samuele, quanto ti è servito per recuperare dalla frattura all’ulna?

«Ho ripreso ad andare subito sui rulli, dopo 5 giorni dall’infortunio ero già in movimento, perché speravo di tornare a correre, invece ci siamo resi conto che i tempi erano più lunghi e non valeva la pena rischiare. Il gomito è una parte ostica in cui infortunarsi, ancora adesso dopo diversi mesi non ho riacquisito la completa mobilità. Mi hanno inserito una placca che dovrò tenere fino alla fine della prossima stagione e questo influisce anche un po’ nella mia posizione in bicicletta. Non troppo per fortuna, perché comunque non si stendono mai del tutto le braccia, però bisognerà vedere quando starò tante ore in sella, oppure le vibrazioni del pavé. Spero davvero che non mi diano troppo fastidio. Non credevo fosse così laborioso l’infortunio, invece è una bella rogna».

Come è stata la caduta?

«Era destino. Nella prima tappa del Tour du Limousin mi sono trovato in fuga un po’ casualmente, ho vinto il traguardo volante e preso i secondi di abbuono, poi la squadra mi ha chiesto di farmi riprendere per giocarmi poi le carte nel finale. Mi faccio riassorbire dal gruppo e dopo 10 km c’è una caduta sulla sinistra, la evito senza problemi ma un corridore mi travolge da dietro, schiacciandomi verso il basso. Non me l’aspettavo, e il gomito mi è rimasto sotto il corpo. Stagione finita».

Fino a quel punto com’era andata la tua stagione?

«Non sono mai riuscito ad esprimermi al 100%. Sono partito forte come sempre, puntavo molto sulla seconda metà del Giro e invece tutta l’acqua che ci siamo presi mi ha messo KO dopo una settimana. Anche stavolta ho dovuto lasciare la corsa quasi subito, così come l’anno scorso. Tra influenze e cadute ce n’è sempre una e alla fine devo ancora davvero dimostrare quello che posso fare». 

Anche quando non sei al top, però, ti vediamo sempre in fuga.

«Sì, ma conta poco. Io voglio andare all’arrivo, non essere davanti tanto per esserci. Nelle tappe in cui non ci sono speranze basta uno scattino e sei in fuga, mentre in quelle in cui gli attaccanti possono vincere allora devi avere grandi gambe e purtroppo non sempre le ho avute. Non mi accontento di mostrare la maglia e basta».

Però ti sei portato a casa qualche maglia grazie ai tuoi attacchi…

«Sì, ho vinto la maglia di miglior scalatore alla Volta Valenciana, al Giro di Slovenia e al Czech Tour. È brutto dirlo, ma sono obiettivi secondari. Io ci provo sempre, e piuttosto che non portare a casa nulla punto alla maglia dei GPM. A Valencia, per esempio, il livello era davvero alto, per vincere ci voleva una giornata super, così la maglia a pois è diventata un bel target di ripiego. Sono stato in fuga 3 giorni su 5 e alla fine portarla a casa mi ha dato un po’ di soddisfazione».

Hai contato le giornate che hai passato in avanscoperta?

«Non lo so con esattezza, però direi che su 50 giorni di corsa almeno 20-25 volte sono stato davanti. Piuttosto che staccarmi con altri 100 corridori a 30 km dall’arrivo, qualsiasi sia la gara, preferisco fare così».

Il rimpianto più grande?

«Rimane il Campionato Italiano del 2021. Quel giorno la Vini Zabù era rimasta fuori dalla fuga e ha tirato a fondo per riprendere la fuga. Se fossero riusciti ad inserire un uomo nell’attacco dei 15, magari saremmo arrivati al traguardo, e invece che la medaglia di bronzo potevo portarmi a casa il Tricolore. Peccato».

Diversi tuoi compagni e anche lo staff della squadra affermano che hai un motore importante.

«In realtà non credo di avere un gran motore, però ho una soglia aerobica di tutto rispetto. Sul medio posso tenere molto a lungo ed è anche per questo che le mie caratteristiche si adattano alle fughe da lontano. Quando si accende la bagarre ho le scorte di glicogeno ancora intatte e questo sicuramente mi aiuta. Dall’altra parte, però, soffro molto sotto il profilo anaerobico, quindi i cambi di ritmo, gli sforzi brevi ed intensi che, purtroppo, sono quelli che ti fanno vincere le corse. In volata sono battuto, quindi ho bisogno di arrivare da solo, ma per arrivare da solo devi avere quell’esplosività che io non ho. La verità è che le mie caratteristiche e la mia potenza sono quelle di un buon gregario, in grado di stare ore e ore col vento in faccia a fare il lavoro sporco».

Sei un corridore alla Tim Declercq insomma?

«Esatto. In squadra corriamo ovviamente in maniera differente, perché non siamo noi a dover tenere chiusa la corsa. È capitato però un paio di volte di dover fare un lavoro simile, tipo l’anno scorso all’Adriatica Ionica con Zana. Sono stato in testa al gruppo per 100 km, scortandolo e chiudendo su tutti gli attacchi pericolosi. È stato esaltante, è una sensazione che mi piace molto quella di aver aiutato bene il capitano». 

Nonostante la stazza (183 cm x 73 kg) in salita te la cavi più che bene.

«Sì, preferisco corse con salite lunghe piuttosto che quelle con tanti sali-scendi, proprio per le caratteristiche appena dette. Non è un caso che le prestazioni migliori siano arrivate sul Mortirolo al Giro d’Italia U23 del 2020 (fu terzo, nella tappa vinta da Pidcock, ndr), sul Monte Grappa all’Adriatica Ionica, quest’anno sull’Etna al Giro di Sicilia e nella tappa regina del Czech Tour. Poi ovviamente non posso competere con gli scalatori puri, però le salite in cui posso salire col mio ritmo le preferisco di gran lunga. Al Tour du Limousin, per esempio, pur non avendolo di fatto iniziato, so che avrei sofferto tantissimo con tutti quei brevi strappi». 

E come si migliora da questo punto di vista?

«Bisogna dedicarci molto tempo, cosa che io fino ad ora non sono mai riuscito realmente a fare per un malanno o per l’altro. Spero di riuscirci quest’anno».

Sei stato il primo campione italiano gravel della storia. Ti rivedremo sugli sterrati?

«Il gravel mi piace, anche se ammetto di non essere un drago nella guida della bicicletta. Si adatta alle mie caratteristiche, perché non puoi stare coperto a ruota più di tanto, devi sempre stare lì a spingere. Al Campionato Italiano 2022 mi sono ritrovato in testa a 100 km dall’arrivo, ho messo il cruise control e ho vinto abbastanza facilmente. Al momento, però, resta naturalmente due passi indietro rispetto alla strada come priorità. Io mi concentro in ciò che mi chiede la squadra».

A proposito, il team ha cambiato modo di lavorare rispetto a quando sei passato professionista. 

«Rispetto al primo anno in cui ero qui, ci sono stati tantissimi passi avanti sotto tutti i punti di vista, di preparazione, nutrizione ecc.. Abbiamo Maurizio Vicini, Andrea Giorgi e Borja Martinez che ci seguono dal punto di vista medico e atletico e secondo me stanno facendo un grande lavoro. Se uno ha voglia di fare il professionista a 360°, qui trova tutti gli elementi per farlo. La gente ci riconosce come la squadra che va in fuga al Giro d’Italia, che anima le tappe più piatte, ma in realtà siamo molto di più, e la crescita dei nostri giovani lo conferma. Poi ogni tanto i risultati arrivano, altre volte invece no, ma posso assicurare che si lavora molto bene».

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
A partire dal 2026 il Campione del Mondo IRONMAN 2026 Casper Stornes diventa un atleta partner di Q36.5, l’innovativo marchio di abbigliamento da ciclismo con sede a Bolzano. Le principali innovazioni...

Van Rysel, marchio appartenente al grande gruppo Decathlon, fornirà anche per il 2026 alla formazione Decathhlon CMA CGM divisa, caschi, occhiali e bicicletta. Restano fedeli i colori del telaio, anche...

Oggi, giovedì 11 dicembre, viene presentata in tutto il mondo la nuova Factor One, un modello che ha fatto ampiamente discutere già nel giorno del suo debutto nelle corse al...

De Rosa presenta la nuova 70 che accompagnerà il team VF Group-Bardiani CSF-Faizanè nel 2026. «La scorsa settimana mi ha chiamato un giornalista, stava facendo il giro dei brand...

Campa Bros nasce nel 2004 con un solo obiettivo, ovvero portare nel mercato italiano e nelle mani di tutti gli appassionati componenti e accessori di ottima qualità per il mondo...

Lo sappiamo bene, il freddo può diventare insopportabile ma pedalare all’aperto offre ancora troppi benefici! Se cercate qualcosa di veramente clamoroso per trovare un prezioso equilibrio termico quando le temperature...

Se le idee all’ultimo minuto vengono a mancare è decisamente meglio muoversi in anticipo per scegliere il miglior regalo di Natale! Di proposte in casa Ciclo Promo Components ne possiamo trovare molte...

È stato ufficialmente inaugurato il nuovo punto vendita Decathlon a Como che ha al proprio interno uno store Santini, alla presenza del sindaco Alessandro Rapinese, della Marketing Manager di Santini...

Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della bici che è arrivato a tutti gli effetti al suo...

Garmin annuncia l’atteso Garmin Connect™ Data Report 2025, che evidenzia le tendenze generali di fitness e salute degli appassionati Garmin di tutto il mondo. Da metriche come lo stress...

Nel 2026, la UAE Team Emirates XRG correrà nuovamente con due modelli Colnago da strada: la V5R e la Y1R. La livrea della V5R per la stagione 2026 cambierà: si abbandonerà...

I nuovi occhiali da ciclismo Magicshine Rouler e Windbreaker, marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, sono stati progettati per offrire una visione ampia e nitida, ma anche un ottimo...

In realtà questo portaborraccia non si rivolge solo a chi fa bikepacking, ma a tutti quelli che hanno telai di piccole dimensioni come mtb “full” o e-Mtb, ma una cosa...

C’è chi per il prossimo periodo prevede estenuanti sedute di cycling indoor e chi, sicuro nel proprio equipaggiamento invernale, sfida il freddo continuando ad assaporare il ciclismo anche con le...

Ducati è orgogliosa di annunciare l’avvio di un progetto dedicato a sviluppo, produzione e distribuzione di una nuova e più ampia gamma di biciclette ad elevate prestazioni. Una scelta che...

Correte prevalentemente su fondi veloci, compatti e belli asciutti? Perfetto, quello che affrontate allora può diventare il vostro tempio della velocità in formato gravel. Per situazioni come queste uno dei...

Ogni azienda in questi anni ha provato a dare una sua definizione di gravel, tentando di accordare sulla frequenza di questa brillante specialità i prodotti più diversi. Oggi Abus, marchio...

Non facciamone un mistero, la guarnitura Powerbox K-Force Team Edition di FSA è un vero gioiello in cui la leggerezza del carbonio incontra le rilevazioni precise offerte da uno spider...

La storia raccontata sulle pagine del sito argon18.com , marchio distribuito in Italia da Beltrami TSA, mette in luce un fatto curioso, ma anche molto interessante, infatti, espone in pochi ed essenziali...

Q36.5, marchio leader nell’abbigliamento tecnico per il ciclismo, è stato recentemente incluso nel report “100 Storie italiane di sport” e nel volume che ne è seguito: un racconto di cento...

Se la filosofia di URSUS prevede di semplificare la meccanica senza compromettere la precisione, è proprio nel sistema U-Press™ che tutto questo diviene ancora più palpabile. Ebbene sì, il marchio...

Francisco Comuñas è stato nominato International Sales & Marketing Manager di Merida Bikes SWE. Nel nuovo ruolo coordinerà le attività dei team commerciali e di marketing in Spagna, Portogallo, Francia,...

Il body in questi anni ha guadagnato davvero molti simpatizzanti tra professionisti e amatori e spesso non è solo l’aerodinamicità a farlo preferire. Questo capo è una soluzione elegante e...

Manca un mese al Natale e forse non sarebbe male prendere in considerazione qualche idea per un regalo o semplicemente per emanare un poi di sportivo natalizio nelle prossime giornate....

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della...
di Giorgio Perugini
Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non...
di Giorgio Perugini
Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui...
di Giorgio Perugini
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR...
di Giorgio Perugini
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy