I PIU' LETTI
EWAN: «AL GIRO... PER FINIRLO! LA SANREMO? CI PENSO, MA È SEMPRE PIÙ DURA»
di Carlo Malvestio | 09/02/2024 | 08:05

Caleb Ewan è probabilmente nel momento più complicato della sua carriera. Lui che è stato negli ultimi 7-8 anni uno dei velocisti di riferimento del gruppo, con 60 vittorie all’attivo, nell’ultimo anno ha vinto solo una volta. Ecco perché è tornato a casa, alla Jayco AlUla dove è diventato grande, per provare a ritrovare il missile che è in lui. Ewan, che corre Muscat Classic e Tour of Oman, ha resettato tutto e si è posto nuovi obiettivi, ma è anche tornato sui difficili ultimi mesi.

Caleb, è previsto un solo arrivo allo sprint questa settimana. Come mai la trasferta in Oman?

«C’è un solo sprint, è vero. Potrebbe non sembrare ideale, ma se guardo al quadro generale di quello che deve venire è un buon banco di prova. Ci sono Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo dove voglio farmi trovare pronto, qui in Oman proverò a fare una buona volata il primo giorno e poi affinare la condizione nel resto delle tappe».

Pensi ancora a quel doppio podio alla Sanremo, nel 2018 e 2021?

«Nelle edizioni in cui sono arrivato secondo c’è poco che posso rimproverarmi, perché è sempre arrivato un corridore in solitaria davanti. Quest’anno avrò una squadra più forte al mio fianco, a partire da Michael Matthews, che quasi sicuramente riuscirà a superare il Poggio indenne. Essere in due nel finale sarebbe la condizione perfetta per affrontare il finale, Michael potrebbe aiutarmi e io potrei fare lo stesso».

Possibilità che si concluda in volata?

«Con i corridori che ci sono adesso è sempre più difficile vincere, senza dubbio. Se restassimo tutti assieme sul Poggio poi potrei batterli allo sprint, ma non sai mai cosa può succedere in 300 km di corsa. A volte arrivi sul Poggio e ti senti benissimo, altre volte sei completamente cotto».

Pensare che una volta era la Monumento dei velocisti…

«Non penso lo sia più. Sinceramente non mi ricordo nemmeno più l’ultima volta che si è arrivati in volata. Ogni anno diventa sempre più dura a causa di corridori come Van der Poel, che scattano in salita ma sanno anche fare le volate. L’unica cosa che posso fare personalmente è cercare di superare il Poggio e tenere qualche energia per un’eventuale volata. Ma sarà dura».

Come hanno accolto il tuo ritorno a casa in Jayco AlUla?

«È bello essere tornato. L’esperienza in Belgio è stata formativa, ma qui mi sento a casa, respiro la mia stessa cultura, parlano la mia stessa lingua e hanno lo stesso senso dell’umorismo. Ritornare non è come cambiare totalmente squadra, la transizione è stata rapida e positiva».

Riparti dopo due stagioni complicate…

«Sono stati due anni abbastanza mediocri. Sono qui per ritrovare quelle sensazioni e quel feeling con la vittoria che mi sono mancate ultimamente. Quando l’avrò fatto tutto diventerà più facile. La squadra crede in me e io spero di sbloccarmi o qui o alla Tirreno per cominciare al meglio questo percorso».

Cosa non ha funzionato con la Lotto Dstny?

«Avevano altissime aspettative su di me e io non sono riuscito a ripagarle in pieno. Hanno perso fiducia in quello che potevo fare e per me è diventato difficile riuscire a performare, anche perché per farlo hai bisogno di una squadra e dei compagni che credano in te. Credo ci siano stati errori sia da una parte che dall'altra. Alla fine le cose non funzionavano più e l’unica soluzione era separarsi. Succede in qualsiasi sport e stavolta è capitato anche a me».

Nel calendario 2024 non è in programma il Tour de France.

«No, ma è importante avere bene in testa fin dall’inizio quali sono i tuoi obiettivi stagionali, e qui li ho. Avrò l’opportunità, finalmente, di correre il Giro d’Italia fino alla fine, di non dovermi ritirare per preparare il Tour de France, e questo mi rende felice. Sarà un calendario diverso dal solito, ma mi piace».

Come prosegue l’assemblaggio del treno per le volate?

«Avrò a disposizione almeno un paio di ragazzi. Ovviamente c’è da lavorare, c’è da affinare quella sintonia che si può trovare solo col tempo, ma sono sicuro che una volta aggiustati un po’ di meccanismi tutto diventerà più facile. Da parte mia sto cercando di capire come i miei compagni si muovono in gruppo, se si inseriscono tra un corridore e un altro se vedono un varco, quando sono al limite ecc.. All’inizio ci si parla molto, poi col passare delle corse certe cose diventano automatiche. E poi è importante avere un buon feeling anche fuori dalla corse. Se siamo amici, sono sicuro che daranno il 110% per me». 

Hai notato un modo diverso di fare le volate negli ultimi tempi?

«Il livello generale si è alzato. Qualche anno fa c’erano 2-3 velocisti che vincevano quasi tutto, ora siamo in tanti. Basta vedere l’ultimo Giro, in 7 volate hanno vinto 7 corridori diversi. Ogni sprint devi sudartelo perché sai che a ruota hai sempre qualche ragazzo rapido: se parti troppo presto vieni saltato, se parti troppo tardi non riesci a rimontare. Per vincere, oggi, bisogna essere perfetti».

Come si riacquisisce sicurezza nei propri mezzi?

«Fino all’anno scorso avevo la percezione che la mia carriera fosse un continuo “in crescendo”, invece ora ha subito una battuta d’arresto. Io mi sento bene, i numeri sono migliori rispetto a qualche anno fa, ma questo conta fino a un certo punto perché lo sport è cambiato. L’anno scorso al Tour ho fatto secondo e terzo di tappa, il che significa che non sono lontano da dove voglio essere, anche se ovviamente alla squadra importavano poco quei piazzamenti. Siamo velocisti e dobbiamo vincere. Ma continuando a lavorare sento di potercela ancora fare».

È più difficile gestire la pressione col passare degli anni?

«Ora ho una pressione diversa, ma l’ho sempre avuta. Se fai una grande stagione, devi riuscire a ripeterti, se invece va male, devi subito rialzarti, ed è quella che ho io quest’anno. La pressione, da una parte o dall’altra, ce l’hai sempre».

Sei nell’anno dei 30, quanto a lungo ti vedi in gruppo?

«Sto invecchiando, è innegabile. Sono senz’altro ben oltre la metà della mia carriera, perché non mi vedo correre altri 10 anni. Però è difficile darsi una scadenza. Sono in una situazione che, se dovessero andarmi male i prossimi due anni, la mia carriera è finita. Spero però di avere ancora la forza e le qualità per vincere un po’ di corse, e magari ritirarmi a 35-36 anni». 

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

Gregario, giovane marchio italiano di biciclette artigianali in fibra di carbonio, è stato premiato con il prestigioso titolo di “Best New Builder” durante la fiera Bespoked 2025, svoltasi dal 10...

È tempo di un nuovo inizio. Dal Medio Oriente, all’Asia, fino al Nord Europa: ogni tappa, ogni curva e ogni numero sul reggisella raccontano un viaggio, una storia, un pezzo...

Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

Pinarello e INEOS Grenadiers continueranno a pedalare insieme nel solco di una collaborazione che ha contribuito a creare alcuni dei momenti più memorabili nel ciclismo. Insieme sin dalla nascita del team...

Dalla corona in carbonio alla cassetta in titanio passando per i cuscinetti del movimento centrale con sfere in ceramica: l’upgrade ULTRA del nuovo gruppo Campagnolo si rivolge a un ciclista...

Diversi anni fa affrontare l’inverno in bici richiedeva tanto coraggio, altro che storie. I materiali con cui potevamo fronteggiare il freddo, la pioggia ed il ghiaccio erano piuttosto deboli, ma...

Sono 40 anni che Look rivoluziona il mercato con pedali che hanno fatto la storia, un processo che non conosce sosta e trova oggi come massimo interprete il nuovo Keo...

Thermobooster P1 di Assos è un capo davvero innovativo, infatti, altro non è che un laser termico ultra-versatile da utilizzare nelle più diverse situazioni. SI indossa sotto una maglia estiva nelle...

Le scarpe Vaypor SL di Bont sono a mio avviso non solo un prodotto iconico che permette al marchio australiano di essere conosciuto int tutto il mondo, ma si sono...

Colnago celebra con orgoglio la vittoria di Florian Vermeersch ai Campionati del Mondo Gravel UCI 2025, disputati nei Paesi Bassi. Il corridore belga ha conquistato il titolo in sella alla...

E’ da gli anni ’90 che Vision innova con prodotti fortemente aerodinamici ed erano gli anni in cui l’azienda, considerata già allora pionieristica, si concentrava su componenti orientati al miglior...

Oggi Trek ha aggiunto una nuova verniciatura alla sua collezione Project One ICON: Gamut, una combinazione di colori vivaci e multicolori che sarà la combinazione ufficiale del team di triathlon...

Pinarello rinfoltisce la gamma della serie X con il lancio di quattro nuove e accattivanti colorazioni, nuance che esaltano le forme di questa bici all’avanguardia nata per chi pratica ciclismo...

Prologo rinnova e completa la sua linea AGX dedicata al mondo Gravel, Adventure e Ciclocross con tre nuove selle leggere, confortevoli e multidisciplinari studiate per i terreni off-road. La linea...

Oggigiorno viene posta sempre più attenzione al ruolo delle proteine e anche alla loro qualità, soprattutto per quello che riguarda la performance sportiva e in tutte querelle situazioni in cui...

Guerciotti, marchio storico del ciclismo italiano, propone un’iniziativa molto interessante su Silvelle, la sua bicicletta da ciclocross in carbonio monoscocca che ridefinisce il concetto di prestazioni e stile nel fuoristrada....

857 ed 858, non sono solo dei semplici numeri ma la vera interpretazione della vita casual targata Salice. Ecco a voi due occhiali che spiccano per sportività e stile, due...

Se i vostri percorsi prevedono sentieri scorrevoli e ampi tratti di asfalto sarete senza dubbio nella condizione di optare per una copertura semi-liscia, ovvero un prodotto scorrevole che non vi...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy