I PIU' LETTI
REBELLIN: «VOGLIO CHIUDERE CON UNA CORSA, NON CON UNA FRATTURA. E POI SPAZIO AL GRAVEL...»
di Carlo Malvestio | 14/11/2021 | 08:40

Per incappare nella frattura più brutta della sua carriera ha dovuto aspettare i 50 anni, ma Davide Rebellin non ha certo intenzione di farsi fermare dalla rottura di tibia e perone. Caduto lo scorso 18 settembre al Memorial Pantani, il corridore veneto classe 1971 ha dovuto, suo malgrado, mettere fine anticipatamente alla sua stagione, che lo avrebbe visto ancora una volta in prima linea. Ormai sono 29 gli anni da professionista, di generazioni ne ha passate almeno tre o quattro, eppure lo smalto non viene meno. Anche nel 2021, in maglia Work Service Marchiol Vega, si è tolto il lusso di chiudere in Top 10 corse a tappe come Adriatica Ionica Race, Sibiu Tour e Turul Romaniei, mettendosi alle spalle tanti giovincelli. «Tutto sommato qualche risultato lo porto ancora a casa, sennò mi sarei già ritirato. Poi, si sa, per me l'allenamento è un piacere» ha detto Rebellin. Quindi, non è finita qua.

Davide, innanzitutto come stai?

«Una brutta botta, una frattura scomposta. Devo ancora attendere circa un mese perché si formi il callo osseo e solo a quel punto potrò cominciare a forzare sulla gamba. Al momento mi muovo con le stampelle, senza far leva sulla gamba infortunata, e mi posso spostare senza troppi problemi in casa. Sto continuando con la fisioterapia e la riabilitazione, i miglioramenti si vedono, ma ci vuole ancora un po' di pazienza. Non voglio forzare».

Sai già le tempistiche di rientro?

«A inizio dicembre farò una nuova radiografia e spero a quel punto di aver fatto un bel passo avanti verso la guarigione. Prima della fine dell'anno conto di tornare in bicicletta. Potenzialmente potrei già uscire, ma è un rischio in caso di inconvenienti improvvisi ed è meglio non rischiare».

Avevi mai avuto un infortunio così grave?

«Così no. Ho sempre avuto problemi alla parte alta del busto, una lussazione alla spalla, costole incrinate, colpi al naso, ma mai alle gambe. Era una classica caduta da gruppo e ancora mi chiedo come sia stato possibile procurarmi questa frattura. Forse non mi si è sganciato il piede dal pedale, ma non saprei dire con esattezza. Ho capito subito che l'infortunio era grave quando ho visto che il piede era ruotato tutto dall'altra parte».

Sei riuscito a non annoiarti in queste giornate di stop forzato?

«In effetti non potevo fare molto. 2-3 ore al giorno le passo facendo esercizi a corpo libero per rafforzare la parte superiore del busto, addominali e braccia. Poi un'oretta e mezza di rulli, fisioterapia e una buona parte della giornata è andata. Poi cerco di portare avanti anche il mio lavoro con Dynatek, di cui sono testimonial e socio, con l'obiettivo di farla conoscere il più possibile».

Fossi stato più giovane, il processo di recupero sarebbe stato più rapido?

«Non lo so, forse sì, magari qualche settimana in meno l’avrei impiegata. Ma poco cambia, il mio obiettivo è tornare al 100%, recuperare tonicità sulla gamba, e tornare a pedalare, che è la cosa che mi fa stare bene. Poi che sia in gara o meno, si vedrà...».

A proposito, possibilità di continuare con la Work Service?

«Innanzitutto, vediamo come mi riprendo dall'infortunio, perché tre mesi di stop nella mia carriera non li avevo mai avuti e voglio vedere come risponderà il corpo. Non nascondo che avevo una mezza idea di ritirarmi a fine 2021 con le corse di settembre e ottobre, ma la mia lunga carriera non poteva finire con una frattura. L'idea è quindi quella di fare ancora qualche gara con la Work Service, magari a marzo, aprile e maggio. Mi piacerebbe chiudere con una corsa.  E poi vorrei lanciarmi sul gravel...».

Cioè?

«Il prossimo anno l'UCI dovrebbe creare un circuito gravel e, con Dynatek, che ha sempre più richieste per quanto riguarda le bici gravel, stiamo pensando di creare una piccola squadra da portare ai vari eventi. Un 2022 tra strada e gravel non sarebbe male».

Quindi concordi con chi dice che sia il futuro.

«I dati delle vendite dicono questo, è un mondo in continua espansione. E sinceramente sono molto incuriosito anch'io. Non ho esperienza in questo settore e proprio per questo sarei molto motivato».

Finora è stato pensato soprattutto sul lato cicloturistico. Credi ci sia spazio anche per quello agonistico?

«Io credo che possa aprirsi ad entrambe le cose. Certo, l'appassionato di gravel è mediamente più un cicloturista, ma credo che ci siano i margini per farla diventare anche una disciplina competitiva. Negli Stati Uniti lo è già, con corse di 250-300 km, in Europa sarebbe tutto nuovo. Anche qui in Italia, però, si sta investendo molto sulla creazione e valorizzazione di questi percorsi».

Hai visto la Serenissima Gravel organizzata da Pozzato?

«Una bella iniziativa, mi è piaciuta. Credo che anche i team professionistici, e soprattutto i produttori di biciclette, possano essere interessati a questo tipo di format».

I ragazzi della Work Service, tuoi compagni di squadra, come si approcciano a un corridore con la tua esperienza?

«Mi osservano, mi fanno domande su allenamenti, alimentazione, cercano di interpretare le tattiche di gara. Sono una sorta di direttore sportivo in corsa, un riferimento, e i ragazzi sono sinceramente interessati a quello che faccio. E a me fa piacere aiutarli. Mi ricorda un po' quando io osservavo Franco Chioccioli e Gianni Bugno, anche se io non facevo domande perché ero molto timido».

Il ciclismo è cambiato negli ultimi 2-3 anni?

«Assolutamente sì. Anche il modo di correre è cambiato. Tecnologia, metodi di allenamento, biciclette, dietologo, psicologo, tutte cose che hanno portato a perfezionare la performance e ad alzare il livello in maniera esponenziale».

Ti sarebbe piaciuto essere un giovane nel ciclismo di oggi?

«Sinceramente no. Adesso è tutto più stressante, più schematizzato, con programmi specifici da rispettare. Non hai tempo di maturare, i risultati ti vengono chiesti subito. Quando sono passato io era tutto più blando, il primo Grande Giro l'ho corso a 24-25 anni, mentre ora a 20 anni sono già al top. Le squadre vanno a pescarli tra gli junior, anche se alcuni magari avrebbero bisogno di un percorso più lungo per maturare. Basti pensare che io, pur vincendo da dilettante, ho cominciato a raccogliere risultati importanti tra i professionisti dopo i 30 anni. Insomma, non invidio i giovani d'oggi».

Però danno spettacolo…

«Certo. Credo che Pogacar sia l'emblema del corridore moderno, in grado di vincere dappertutto. Lui però mi piace perché in bicicletta si diverte, basta guardarlo, sempre col sorriso, gioviale, spensierato. Un bel personaggio per il ciclismo».

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e...

Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su...

Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente performanti, gli effetti per i consumatori finali sono decisamente vantaggiosi....

I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington, hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve,...

Gregario, giovane marchio italiano di biciclette artigianali in fibra di carbonio, è stato premiato con il prestigioso titolo di “Best New Builder” durante la fiera Bespoked 2025, svoltasi dal 10...

È tempo di un nuovo inizio. Dal Medio Oriente, all’Asia, fino al Nord Europa: ogni tappa, ogni curva e ogni numero sul reggisella raccontano un viaggio, una storia, un pezzo...

Il motore Polini EP-3+ si presenta oggi come una vera certezza nel mondo della pedalata assistita, un traguardo raggiunto con un grande sviluppo di cui il progetto ha goduto fino...

Quelli che vi propongo oggi sono due prodotti davvero di alto livello realizzati da Salice, due occhiali dedicati a chi vive il ciclismo con passione e dedizione. L’occhiale 020 si...

La gamma gravel Bianchi cresce e si rinnova, offrendo soluzioni su misura per ogni ciclista, dagli amanti della competizione fino a chi cerca libertà e avventura. Un’evoluzione che conferma la...

La collezione UNICO è la ricetta giusta per affrontare l’autunno/inverno 2025, una linea pensata per le pari opportunità e destinata ad offrire performance elevate, protezione e comfort sotto la strettissima...

Intorno ai 35 anni raggiungiamo il nostro picco di crescita, a seguire nel nostro organismo si riduce la sintesi di alcuni ormoni. Un evento fisiologico che avviene sia negli uomini che...

Pinarello e INEOS Grenadiers continueranno a pedalare insieme nel solco di una collaborazione che ha contribuito a creare alcuni dei momenti più memorabili nel ciclismo. Insieme sin dalla nascita del team...

Dalla corona in carbonio alla cassetta in titanio passando per i cuscinetti del movimento centrale con sfere in ceramica: l’upgrade ULTRA del nuovo gruppo Campagnolo si rivolge a un ciclista...

Diversi anni fa affrontare l’inverno in bici richiedeva tanto coraggio, altro che storie. I materiali con cui potevamo fronteggiare il freddo, la pioggia ed il ghiaccio erano piuttosto deboli, ma...

Sono 40 anni che Look rivoluziona il mercato con pedali che hanno fatto la storia, un processo che non conosce sosta e trova oggi come massimo interprete il nuovo Keo...

Thermobooster P1 di Assos è un capo davvero innovativo, infatti, altro non è che un laser termico ultra-versatile da utilizzare nelle più diverse situazioni. SI indossa sotto una maglia estiva nelle...

Le scarpe Vaypor SL di Bont sono a mio avviso non solo un prodotto iconico che permette al marchio australiano di essere conosciuto int tutto il mondo, ma si sono...

Colnago celebra con orgoglio la vittoria di Florian Vermeersch ai Campionati del Mondo Gravel UCI 2025, disputati nei Paesi Bassi. Il corridore belga ha conquistato il titolo in sella alla...

E’ da gli anni ’90 che Vision innova con prodotti fortemente aerodinamici ed erano gli anni in cui l’azienda, considerata già allora pionieristica, si concentrava su componenti orientati al miglior...

Oggi Trek ha aggiunto una nuova verniciatura alla sua collezione Project One ICON: Gamut, una combinazione di colori vivaci e multicolori che sarà la combinazione ufficiale del team di triathlon...

Pinarello rinfoltisce la gamma della serie X con il lancio di quattro nuove e accattivanti colorazioni, nuance che esaltano le forme di questa bici all’avanguardia nata per chi pratica ciclismo...

Prologo rinnova e completa la sua linea AGX dedicata al mondo Gravel, Adventure e Ciclocross con tre nuove selle leggere, confortevoli e multidisciplinari studiate per i terreni off-road. La linea...

Oggigiorno viene posta sempre più attenzione al ruolo delle proteine e anche alla loro qualità, soprattutto per quello che riguarda la performance sportiva e in tutte querelle situazioni in cui...

Guerciotti, marchio storico del ciclismo italiano, propone un’iniziativa molto interessante su Silvelle, la sua bicicletta da ciclocross in carbonio monoscocca che ridefinisce il concetto di prestazioni e stile nel fuoristrada....

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Quando le aziende collaborano con numerosi team professionistici da molte stagioni mettendo a punto prodotti di altissima qualità e altamente...
di Giorgio Perugini
In casa UVEX il look ultra-sportivo e le migliori tecnologie disponibili per gli occhiali danno vita ad una collezione di...
di Giorgio Perugini
Fa caldo? Troppo? Dall’asfalto si elevano solo fiamme ma voi desiderate più di ogni altra cosa uscire in bici? Attrezzatevi...
di Giorgio Perugini
Per le giornate più calde un cycling kit leggero e dotato di massima traspirabilità fa la differenza? La risposta è...
di Giorgio Perugini
Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step...
di Giorgio Perugini
Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan...
di Giorgio Perugini
Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un...
di Giorgio Perugini
La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy