Il ciclismo ai tempi del coronavirus è un'enigma quasi irrisolvibile. A confermarcelo è Mirco Maestri, intervenuto durante la seconda puntata del podcast BlaBlaBike di TBRadio. Anche lui intrappolato in casa come tutti noi, è in attesa di vedere come si evolverà la situazione per poi provare a riprogrammare un'intera stagione.
«Queste misure drastiche sono l'unica maniera per uscirne alla svelta - ammette il corridore della Bardiani-CSF-Faizanè -. Almeno mi godo la famiglia come raramente mi capitava. Anche perché ormai tutti gli automobilisti erano piuttosto nervosi e anche a livello di sicurezza cominciava a diventare un po' pericoloso. Il nostro sport non è ancora visto come un lavoro da molte persone, si pensa che andiamo in bicicletta per puro piacere e questo li fa innervosire. Anche nelle mie ultime uscite mi sono capitati un paio di episodi in cui una macchina ha rischiato di buttarmi per terra»
L'enigma si complica ulteriormente per quei corridori in scadenza di contratto al termine del 2020, che dovranno fare una corsa contro il tempo per guadagnarsi un nuovo contratto: «Stiamo vivendo una sorta di secondo inverno. Abbiamo rulli super professionali e programmi di simulazione di corsa, quindi i modi per tenersi allenati ci sono. Il problema è che non si sa quando si riparte, d'inverno sai che inizierai a gennaio, ma adesso? Di sicuro non possiamo mantenere la forma fino a luglio/agosto. Io per esempio ho il contratto in scadenza ed arrivare a giocarmi il mio futuro in appena un paio di mesi non è sicuramente piacevole. Basta un intoppo e la stagione salta. Ci vorrà un po' di fortuna, anche se al momento, forse, è meglio non pensarci troppo».
Per provare a guadagnare un po' di tempo, si potrebbe pensare di ripartire proprio da dove tutto è scoppiato: «Io penso che il calendario ripartirà dalla Cina, visto che si stanno mettendo l'emergenza alle spalle. È una mia idea e una speranza ma penso possa avere senso, anche perché ho parlato con il mio ex compagno di squadra Paolo Simion che corre con la Tianyoude in Cina e ha detto che secondo lui il calendario potrebbe ripartire. Se in Italia la situazione dovesse migliorare e potessimo tornare a viaggiare, magari potremmo arrivare in Cina con un po' di giorni d'anticipo ed essere tenuti sotto controllo. Ma se poi avessimo qualche settimana di corse da mettere nelle gambe penso sarebbe un'ottima cosa per tutti».
L’intervista completa a Mirco Maestri è disponibile nell’ultima puntata di BlaBlaBike su TBRadio: per ascoltare, basta un clic sull'icona qui a fianco oppure CLICCA QUI