Gatti & Misfatti
Mamma mi si e’ ristretto il ciclismo
di Cristiano Gatti

Trovo tenero e commovente lo sforzo di molti volonterosi che si prodigano per tenere in vita artificialmente il ciclismo dopo il Tour. Personalmente, da quando un imponente apparato di cervelli ha partorito questo calendario moderno e modernista, fatico a tenere alta l’attenzione. Mi sembra che la stagione 2001 sia già chiusa, penso a come si muoveranno le squadre sul mercato, certe volte sono portato a credere che i corridori siano in Riviera o in Sudafrica per la preparazione invernale. Dice: non sei un vero appassionato, in realtà la stagione si è allungata fino a ottobre. Rispondo: sono appassionato di cose vere, non riesco ad appassionarmi di avvenimenti e ricorrenze artificiali. Se hanno organizzato la stagione in questo modo per inevitabili necessità commerciali, nessuno ha niente da ridire: almeno, però, non ci facciano sentire in colpa se fatichiamo a capire e a cogliere il segreto fascino di un agosto e di un settembre letteralmente svuotati di sapore.

Non è per nostalgia che mi preme ricordare come una volta il Tour non mandasse tutti a casa. Nessuno chiudeva gli ormbrelloni, nessuno si dedicava già alla prossima stagione. Si usciva dal Tour e ci si buttava in avvincenti premondiali per arrivare a un grande Mondiale. Agosto, il mese del tempo libero, con la gente che può stravaccarsi tranquillamente lungo i percorsi o davanti alla televisione, era ad alta tensione e ad alta attenzione. Tutto questo prima che apposite commissioni mettessero mano alla delicata questione, per arrivare al magnifico risultato attuale: in montagna e sulle spiagge la gente si esalta davanti alla Formula uno o al Motomondiale, mica si può pretendere che guardi col cuore in gola una Bernocchi o una Placci ormai priva di qualsiasi significato. Ha un bel dire il neo-cittì Ballerini, partendo da Camaiore, che il suo lavoro comincia lì. Dal suo punto di vista ha ragione, una nazionale non si improvvisa. Ma non si può neppure pretendere che la gente davvero si appassioni agli azzurrabili tre mesi prima della corsa iridata: va bene tutto, ma anche il più mentecatto sa che chi va forte il 31 luglio a metà ottobre può essere una salma.

Intendiamoci: se è questo che gli alti dirigenti del ciclismo volevano, cioè una lenta agonia fino all’autunno inoltrato, l’obiettivo può dirsi pienamente centrato. Magari le biciclette hanno sgombrato completamente per lasciare il posto agli altri sport, proprio nel periodo delle vacanze, ma nessuno può negare che il calendario sia più esteso. Quanto però all’effettivo interesse di questo cartellone, c’è molto da discutere. Certo, c’è la Vuelta. Certo, ci sono il Mondiale e il Lombardia. Ma devo proprio ricordare lo strazio delle ultime annate, con tutta quella gente già sfinita e dimissionaria dopo il Tour, incapace di trovare voglia e stimoli per tirare fino a ottobre? Devo proprio fare la lista degli assenti illustri alle ultime gare iridate, roba che certe volte ero tentato di correre pure io con buone probabilità di salire sul podio?

La triste verità, il ridicolo paradosso, è che hanno ideato qualunque alchimia per allungare il calendario, ritrovandosi poi però il boomerang in testa di una stagione cortissima. Si comincia a fine marzo con la Sanremo e si chiude a fine luglio col Tour: quattro mesi, anche se formalmente si apre a gennaio e si chiude ai primi di novembre. Per pura fortuna, anche se non so fino a quando durerà, resta in piedi il fascino del Mondiale: vilipeso e seviziato in ogni modo, riesce comunque sempre a richiamare davanti alla televisione un sacco di gente, dalla mattina alla sera, in una tradizionale maratona che risveglia gli antichi fervori e le sopite passioni di primavera. Però attenzione: da tempo si stanno agitando nelle alte sfere le autorevoli commissioni (ridaje) che studiano il modo di ammazzarci pure questa estrema giornata di magìa. Dicono che il Mondiale in prova unica è anacronistico, che per stabilire chi sia il più forte del mondo servono diverse prove (poi, con calma, magari ci spiegano perchè allora hanno inventato la Coppa del mondo). Che geni: il ciclismo regge ancora per i suoi rituali e le sue tradizioni, loro si agitano per smantellare tutto quanto sa di romantico e di poetico. Sono le ruspe del modernismo incolto e idiota, che non distingue più nulla se non in base alle entrate e alle uscite. Che dire. Mi aggrappo al “Piccolo principe” di Saint-Exupery, dove c’è la più bella definizione del “rito”, da molti considerato un’invenzione stupida e vuota. Che cos’è il rito? Il rito - sì, anche il rito del Mondiale - è quella cosa particolare che rende una giornata come tutte le altre completamente diversa da tutte le altre.

Cristiano Gatti, bergamasco, inviato de “Il Giornale”
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Bike-room.com, uno dei più grandi e affidabili siti per la vendita di biciclette d’Europa, si conferma ancora la migliore piattaforma per acquisto di biciclette uniche e Limited Edition. In quest’ottica e grazie ad una ottima collaborazione con il Team Ineos...


222 km e 5400 metri di dislivello, una tappa di alta montagna con l’arrivo posto sopra i 2000 metri che promette di dare un ulteriore scossone alla classifica. Nel percorso si supereranno 5 salite, una tappa in cui Mortirolo, salita...


TPU si o TPU no? Lattice o butile? Possiamo dare più di una buona motivazione per avvalorare la scelta di ognuno di questi sistemi di camera d’aria, ma una cosa è certa, se vogliamo mettere in cima ai nostri obiettivi...


Specialized, forte della partnership speciale avviata con SRAM, altro titano dell’industria ciclistica mondiale, annuncia oggi l'introduzione dei suoi modelli di punta road equipaggiati con il nuovissimo gruppo SRAM RED AXS. Quello di oggi è l’ennesimo passo avanti nell’eccellenza tecnologica. ...


In un ciclismo in cui la velocità diviene sempre più importante e ricercata Goodyear ha il piacere di presentare tre nuovi prodotti della famiglia Vector, ovvero i modelli Z30 NSW, Z30 SW e Z35 SW, prodotti ottimizzati per le ruote...


Guerciotti è presente per il secondo anno di fila al Giro-E. Dopo l’esperienza del 2023 al fianco del Team Raspini Salumi, capitanato da Daniele Colli, nel 2024 il noto marchio milanese si è presentato ai nastri di partenza con il...


SRAM partiva già da un prodotto eccellente, ma un cosa è chiara, il nuovo RED è stato migliorato in ogni suo dettaglio con un solo fine, ovvero quello di ottimizzare le performance di ogni suo componente minimizzando lo spreco di...


ZIPP, azienda che fa parte dell’universo SRAM, presenta oggi la nuova curva manubrio SL80, un prodotto ottimizzato per il nuovo gruppo RED AXS che esalta la ricerca del marchio e si propone ottimo sia dal punto di vista dell’aerodinamicità che...


Pirelli lancia P ZERO RACE TLR RS (Racing Speed), il suo pneumatico cycling da strada più performante. È dedicato alle biciclette da competizione ed a quei ciclisti che chiedono al loro mezzo la massima performance, al livello dei professionisti.  Dalla...


Si è svolto oggi, presso la Sala Marmi del Palazzo Civico di Torino, un incontro tra Stefano Lo Russo, Sindaco della città di Torino, Domenico Carretta, Assessore a sport, grandi eventi e turismo, e Monica Santini, Amministratore Delegato Santini Cycling,...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi