Editoriale
SOTTO L’ALBERO. Cosa troveremo sotto l’albero? Un altro Giro Baby, più ricco e articolato. Questo è sicuramente il dono più bello che il nostro movimento ha potuto mostrare - o meglio rimostrare - in questo anno che volge al termine. Il merito è della nostra Federciclismo, in particolare però di Davide Cassani, il Ct, il coordinatore delle squadre azzurre, che ricopre questo ruolo non solo di facciata, ma la faccia ce la mette per davvero. Eccome se ce la mette. Voleva riportare alla luce la corsa rosa dedicata ai ragazzi e ci è riuscito con l’aiuto di tutti, di tanti, di molti. Dalla Federazione, appunto, a La Gazzetta dello Sport, per arrivare alla Nuova Ciclistica Placci di Marco Selleri.
Doveva essere un numero zero il Giro Baby della rinascita, invece è partito subito alla grande, da numero uno. Con un buon passo, con grande personalità e importanti sponsor che ne hanno sposato il progetto. Nel 2018 si replica e sotto l’albero troviamo una corsa anche più completa, con due tappe in più rispetto all’edizione di quest’anno vinta dal russo Pavel Sivakov.
Nove dei primi dieci della classifica passeranno professionisti, e ben sette di questi nove sono finiti in formazioni di primo livello, quelle di World Tour. Sivakov alla Sky, Hamilton (2°) alla Orica, Hindley (3°) alla Sunweb, Padun (5°) al Bahrain di Nibali, Poweless (6°) alla Lotto Jumbo, Nicola Conci (7°) alla Trek di Luca Guercilena oltre a Cherkasov (9°) alla Gazprom e Luca Raggio (10°) alla Wilier Selle Italia. Anche Matteo Fabbro, grande protagonista della “corsa rosa” prima di essere costretto al ritiro per una rovinosa caduta, passerà prof con la Katusha.
Insomma, sotto l’albero troviamo una corsa che è già diventata per il mondo del ciclismo - e dico il mondo, viste le richieste di partecipazione che sono arrivate e stanno arrivando -, un punto di riferimento. Un prologo e nove tappe (tre giornate in più di corsa) con partenza giovedì 7 giugno da Forlì con un cronoprologo serale (partenza dal velodromo Servadei) e conclusione sabato 16 giugno in Veneto con una crono di 23 chilometri. La seconda tappa per velocisti: da Riccione a Forlì. Poi da Nonantola (sede della gloriosa Giacobazzi per la quale gareggiarono fior di campioni, da Cassani a Pantani) verso la Lombardia. In questa edizione saranno toccate quattro regioni, con i momenti clou disseminati sulle strade che puntano il cielo di Trentino e Veneto. Nessun giorno di riposo, 1300 i chilometri in programma. 28 squadre al via composte da 6 corridori, delle quali 16 saranno italiane e 12 straniere. Sotto l’albero ritroviamo tante tonalità di rosa, per far crescere il ciclismo azzurro.

LA STRISCIA DI GAZZA. Dal Giro delle speranze al Giro della speranza. La “corsa rosa”, presentata qualche giorno fa a Milano, avrà anche il compito di portare in giro per il mondo un messaggio di pace, di tolleranza e accoglienza. Il Giro è da sempre una manifestazione aggregante e condivisa: quest’anno lo sarà anche di più. Si parte da Gerusalemme, molto probabilmente con il team Israel Cicyling Academy, la prima squadra professionistica d’Israele. Un team che vuol tenere alto il nome di un Paese intero, e cercherà di farlo avvalendosi del contributo di 24 atleti provenienti da 16 nazioni, cinque continenti e quattro religioni. Se l’Academy è la squadra del dialogo, il Giro sarà la corsa della Pace e della memoria. Gino Bartali su tutti, visto che dal 2014 è “Giusto tra le nazioni” per il ruolo avuto e ricoperto nel salvataggio di molti ebrei sotto il nazifascismo.
La corsa rosa andrà a trovarlo, allo Yad Vashem, fino alla collina dove si trova il Memoriale. E non mancherà di fare tappa al museo che racconta la deportazione e l’abisso della Shoah. E poi una sosta davanti al muro dei Giusti, dove spicca anche il nome di Bartali, assieme ad altri uomini di primaria grandezza. Ma sulla nostra corsa sono già arrivate le prime critiche, i primi appelli e probabilmente sarà accompagnata da mille e più problemi.
Sono più di centoventi le organizzazioni per i diritti umani, sindacati, associazioni per il turismo etico, gruppi sportivi e religiosi di oltre 20 Paesi che hanno reso pubblico un appello internazionale che invita gli organizzatori della “corsa rosa” a spostare la sua Grand Depart da Israele a causa delle gravi e crescenti violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani dei palestinesi.
Tra questi l’illustre linguista Noam Chomsky, gli eminenti giuristi John Dugard e Richard Falk, lo scrittore e drammaturgo Moni Ovadia, gli europarlamentari Eleonora Forenza e Sergio Cofferati unitamente a Luisa Morgantini, già vice presidente del Parlamento Europeo, sono tra i firmatari dell’appello. L’argomento è certamente delicato e complesso ma lo sport, da sempre, è veicolo di pace e messaggi positivi. Vorrei che questi grandi personaggi della terra non innalzassero muri, ma sfruttassero il ponte di pace che la corsa rosa offre anche in questa occasione. Il Giro è un momento di competizione sportiva e confronto culturale. Basta barriere, basta confini, basta soprusi. La striscia di Gaza rappresenta un territorio palestinese confinante con Israele ed Egitto, popolato in gran parte da rifugiati palestinesi. Ancora oggi è al centro del conflitto israelo-palestinese, e di ripetute guerre. Il Giro nei suoi 100 anni di storia ha fatto molto: unendo e pacificando. L’augurio di chi ha a cuore lo sport, e il ciclismo in particolare, è che la corsa della Gazzetta come una stella cometa possa lasciare dietro di sé una benefica e salubre coda, una sorta di “striscia di Gazza”, che ospita solo pace.
Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Siamo alla quarta generazione per la celebre sella SLR di Selle Italia,  una dinastia di selle che attraversa indomita diverse ere del ciclismo dal passato fino ad oggi. Caratteristica nelle forme e nella sua leggerezza, trova oggi la sua massima...


Da fuori è proprio quello che vedete, ovvero una luce LED per bici, molto luminosa e dotata di una larghissima autonomia. In realtà c’è molto di più in questa luce, ovvero un sofisticato sistema di localizzazione GPS che vi regala tramite...


Di certo non ne avevamo fatto mistero nel giorno del suo lancio internazionale, infatti, la nuova Wilier Filante SLR ID2 di Wilier Triestina non solo spicca nel segmento delle bici AERO per via delle sue indiscusse doti, ma ruba la scena anche grazie...


Una nuova identità per valorizzare storia, tradizione e competenze tecniche. Con questo spirito URSUS presenta il suo rebranding, nato dal desiderio di comunicare in maniera ancora più profonda l’anima industriale dell’azienda fondata da Sergio Ferronato nel 1966 a...


Debutta ufficialmente Thoro, nuovo marchio italiano di biciclette che si propone di ridefinire il concetto di eleganza, forza e stabilità nel mondo del ciclismo ad alte prestazioni. Un brand che nasce da una visione chiara: creare biciclette esclusive, riconoscibili e...


Silverskin è un brand italiano specializzato in intimo tecnico sportivo ed è un marchio che si è fatto davvero apprezzare nelle ultime stagioni. La prossima collezione invernale verrà ufficialmente presentata durante la fiera internazionale dedicata agli sport invernali Prowinter 2026 che si...


Dal 2026 non sarà più possibile confondere la divisa di campionessa nazionale mauriziana di Kim Le Court con la maglia iridata. Nei giorni scorsi AG Insurance – Soudal e Soudal Quick-Step hanno presentato le nuove maglie Castelli con cui affronteranno...


Prima non si usavano addirittura, poi è arrivata la pelle…poi l’EPS bianco e puro ed è a questa breve storia che si ispira l’edizione speciale del casco IBEX 3 pensata da HJC, marchio in grado di spaziare dal motociclismo al...


È ancora inverno sul lago, ma i preparativi per uno degli eventi ciclistici più popolari d'Europa sono già in pieno svolgimento: il 32° Bike Festival Riva del Garda torna dall'1 al 3 maggio 2026 sull'iconico lungolago, ancor più grande e...


«Sportful ha fatto parte di alcuni dei momenti più significativi della mia carriera», ricorda Fabian Cancellara e sono ricordi bellissimi quelli che vengono a galla, come quelli inerenti alla stagione del 2010 che ha visto assoluto protagonista il campione svizzero. Tudor...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024