Gatti & Misfatti
Da chi, da dove ripartire

di Cristiano Gatti

Non c’è come vedere le tappe di questo Tour per specchiarci nella nostra dura realtà: il ciclismo italiano è Vincenzo Nibali, il resto è pura fantasia. Difatti, adesso che Nibali non c’è, siamo costretti a sognare tutti i giorni l’impresa estemporanea di un nostro connazionale, consapevoli che comunque nei giochi che contano non ci siamo più. La domanda che dobbiamo porci, dolorosa e scomoda, ma inevitabile, è questa: se a Nibali vie­ne un raffreddore, che ne è di noi?

Ovviamente il problema più serio e più immediato investe il povero Bettini, ct della nazionale che non c’è, nel senso che risulta formata da diversi ipotetici campioni di domani, ma totalmente sprovvista di campioni d’oggi. Certo, a Firenze avremo Nibali, che il cielo ce lo conservi, ma onestamente bisogna anche evitare di pretendere sempre la luna dallo stesso atleta. E chi sarà mai, Nembo Kid? È un campione nelle corse a tappe, lo vorremmo campione anche nelle corse in linea. Lui, coraggioso e generoso com’è, ci prova sempre: ci ha provato alla Liegi, ci ha provato al Lombardia, ci ha provato persino alla Sanremo, ma è chiaro che contro i Gilbert, i Valverde, i Sagan, i Cancellara, anch’egli ha i suoi bravi problemi. Possiamo chiedergli il possibile e l’impossibile, ma per i miracoli dobbiamo dargli il tempo di attrezzarsi.

E comunque. Può un ciclismo come il nostro, con la sua storia e la sua gloria, aggrapparsi al solo Nibali? Può una nazionale come la nostra sperare che uno specialista dei grandi giri si inventi fenomeno anche di un giorno solo? Tutto si può sperare, tutto si può dire. Ma realisticamente dobbiamo concludere che il paziente Italia non sta per niente bene.

E non è tutto. Questa situazione non è isolata o ca­suale. Fa il paio, forse è semplicemente l’inevitabile effetto, di una situazione globale raccapricciante. Il nostro movimento ci­clistico, in drammatica contraddizione con il termine movimento, risulta ormai al collasso. Nella prossima stagione, anche la Can­non­dale metterà su casa in territorio straniero, stanca di un regime fiscale che letteralmente perseguita chi voglia organizzare sport in Italia. Quanto alla Lampre, non è un mistero che il suo processo di taiwanizzazione andrà sempre più avanti, sempre più in profondità. Risultato, senza altre chiacchiere: a tenere alto il tricolore resteranno pochi eroi, con squadre necessariamente piccole. Se resteranno.

Cosa immaginare, da dove ripartire? Non lo so, sinceramente non lo so. In ag­giunta, i nostri sponsor hanno sempre più il terrore di abbinare i proprio marchi, costruiti con tanta fatica, a facce sporche e maledette che dalla sera alla mattina possono fare più danni della grandine. Basti pensare ai casi recentissimi del buon Di Luca e del suo degno compare Santambrogio, e ci siamo detti tutto. Nel Giro più bello e più poetico degli ultimi anni, due schegge impazzite - così spero - so­no riuscite a fare macerie. Non è possibile, non è più sopportabile. Hai voglia poi di raccontare alle grandi aziende che il ciclismo è un magnifico traino d’immagine. Vai avanti tu, che a me scappa da ridere.

Non voglio però rassegnarmi alla disperazione. Nessuno deve rassegnarsi. Questo sport è troppo bello per darla vinta agli scimuniti. Voglio aggrapparmi ad alcuni fatti nuovi, completamente inediti, che quanto meno lasciano sperare in un punto di svolta. Per esempio la reazione delle squadre, finalmente consapevoli d’essere le prime parti lese e pronte a trascinare in tribunale i mentecatti, con l’intento di toccarli nel portafoglio con cospicui risarcimenti (certa gentaglia capisce molto di più questo genere di conseguenze). E poi gli organizzatori, anch’essi decisi a non fare più da amorevoli balie, da comprensive crocerossine, ai delinquenti che rovinano il loro patrimonio. E infine i corridori stessi, con il loro sindacato finalmente incazzoso contro le mele marce, per difendere la reputazione della categoria: come ha capito soprattutto l’avvocato Scaglia con i suoi indignati interventi, la reputazione è l’unico patrimonio intangibile delle persone, guai a chi si permette di metterci le mani sopra. Per fortuna, Scaglia non è solo: ha dietro molti tesserati. All’in­do­ma­ni del caso Santambrogio, ho letto sul Corriere il messaggio Twitter più rappresentativo. E’ di Manuel Quinziato: “Tiriamo lo sciacquone e liberiamoci di quest’ultimo idiota”. Non cito Quinziato perché sia mio amico: per la verità, un gentile collega una volta mi fece leggere un altro suo Tweet su di me, in cui diceva che ragiono male perché evidentemente faccio poco ses­so. Per dire il livello filosofico. Ep­pure lo cito sul tema doping perché davvero, facendo evidentemente molto sesso, esprime alla perfezione il nuovo stato d’animo della categoria. In gruppo s’è rotto qualcosa, questo è chiaro. Gli onesti fanno sempre più fatica a subire le prese in giro dei malfattori. E’ un passo avanti. Un primo passo decisivo, come diceva Mao, per compiere sperabilmente una lunga distanza.
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Al prossimo IBF i riflettori saranno puntati anche sulla nuovissima Merida Scultura Special Edition, una bici da corsa resa unica da una esclusiva e particolare tecnica di verniciatura. In questo caso sarà la tecnica Hydro Dripping a dare splendore al...


Il marchio di abbigliamento ciclistico premium Pas Normal Studios è orgoglioso di annunciare il lancio ufficiale della sua esclusiva collaborazione con il leggendario produttore italiano di biciclette Colnago: Pas Normal Studios x Colnago C68. Creata per celebrare il decimo anniversario...


La S-Works Levo 4 LTD ha solo un compito, sa farvi innamorare al primo sguardo. Colpo di fulmine o no, con questa innovativa ed invidiata e-MTB Specialized ha ridefinito il concetto di e-MTB a cui eravamo abituati. La versione in...


Pinarello lancia oggi sul mercato la nuova serie F, una gamma completamente aggiornata di biciclette rivolte a ciclisti focalizzati sulla performance e sulla tecnologia. In questo preciso segmento l’esperienza di Pinarello chiude il cerchio e fornisce il massimo equilibrio tra...


Da oggi sarà possibile personalizzare la nuova Pinarello Dogma GR così come le altre due regine di casa, ovvero Dogma X e Dogma F. A rendere possibile tutto questo ci pensa l’innovativa piattaforma MyWay, un programma di personalizzazione che prevede...


Quella che in breve è diventato un modello iconico per Prologo cambia pelle e viene prodotta oggi anche in una versione 3D, un passo che porta questa sella ad un livello ancora più alto. La cover multi settore stampata interamente...


Cambiano i tempi e dopo aver detto addio a cerchi bassi e pneumatici stretti, sembra di vedere oggi più apertura verso i nuovi standard proposti dalle case costruttrici. La proposta di Eleven, marchio distribuito da Ciclo Promo Components, comprende gli...


Come si può migliorare ancora qualcosa che è gia molto buono? Shimano presenta le nuove tacchette SPD CL-MT001 a due viti, il primo grande aggiornamento della piattaforma SPD in quasi 30 anni. Progettate per un’ampia gamma di ciclisti — dai...


In questi giorni EthicSport lancia ufficialmente MaltoShot® Endurance PLUS, un nuovo gel energetico in grado di offrire energia a rilascio prolungato, una formulazione innovativa che prevede la presenza di ben 5 fonti di carboidrati a diverso indice glicemico.  Rilascio prolungato, perfetta tollerabilità...


Dovremo aspettare l’Italian Bike Festival di Misano ( 5-7 settembre ) per vedere una preview più abbondante della nuova collezione FW2025 di Q36.5, ma giù in questi giorni il marchio bolzanino ha reso visibili due bellissime maglie che saranno utilissime...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024