Gatti & Misfatti
C'è speranza

di Cristiano Gatti

C’è speranza. Il ciclismo non sta benissimo, ma c’è speranza. Non lo scrivo per contraddire l’in­chie­sta sulla crisi che tuttoBICI sta conducendo con intelligenza, senza disfattismi e però anche senza stupide facilonerie. Da realista ascendente pessimista, lo dico per aggiungere qualcosa che comunque ci induca a resistere, a combattere e a guardare avanti. No­nostante tutto.

Partirei dalla crisi degli sponsor. È vero, si fa una fatica mortale a convincerli. Del resto, cosa dovrebbero fare, buttarsi a corpo morto su uno sport che per anni li ha sputtanati con figuracce solenni, trascinandoli nel fango della truffa e della menzogna? È già moltissimo che qualcuno abbia resistito. Ed è un vero miracolo che addirittura qualcuno stia pensando di cominciare, o di ri-cominciare. Cito la Geox, or­mai certa, e vo­glio citare con slancio sentimentale anche la Mapei, cui sono an­co­ra grato per aver portato in que­sto sport un esempio di organizzazione e di serietà, prima di fuggire per manifesto disgusto. Mi lasciano sperare nel ritorno le continue dichiarazioni d’amore di Gior­gio Squinzi (parentesi: condivido pienamente la sua idea di affidarsi a Damiani e Guer­ci­le­na, due personaggi - due persone - che per competenza e stile fanno solo bene a questo sport. Fos­se per me, Damiani l’avrei vi­sto benissimo anche ct della nazionale).

In ogni caso: c’è speranza. C’è speranza che si chiuda l’era di tante sponsorizzazioni mordi e fuggi, dettate soltanto da interessi quanto meno equivoci (sono maligno se cito l’allegro gi­ro delle fatture?), o da semplici slanci megalomani di questo o quel salumiere. Si sta arrivando a poche squadre, ma buone, ma serie, ma strutturate. Si esce dalla casbah, piena di bancarelle più o meno colorate, per entrare in un nuo­vo mercato di boutique. Già il modello Liquigas, che ripercorre e perpetua il modello-Mapei, tiene viva l’idea. Non è moltissimo, ma traccia la strada. In­die­tro non si torna. Si può solo andare avanti. Ed è questo che mi dà speranza. La speranza che questo ambiente, per troppo tempo compiaciuto dei suoi maneggioni e dei suoi faccendieri, abbia definitivamente compreso quanto sia utile e conveniente la serietà. E vediamo di non confonderci: questo non significa cadere subito in un ciclismo freddo e calcolatore, cinico e disumano. Non c’en­tra nulla. La serietà si co­niuga benissimo con l’umanità. Non sono alternativi: possono benissimo diventare complementari.

Un altro dettaglio su cui dob­biamo capirci: non è ne­cessariamente la gran­de di­mensione a determinare la ri­spettabilità di una squadra. Il ciclismo sta crescendo anche nel­­le sue realtà più piccole. Pen­so alla premiata ditta Col­na­go-Re­ver­beri, che ha sposato l’idea mol­to originale di una squadra giovane e tutta italiana. A me ricorda molto l’Ata­lan­ta, con il suo glorioso settore giovanile e la sua dignità di regina delle provinciali (ora in B, ma fa parte del gioco e delle dimensioni). Sem­pre nel settore medio-piccolo, vo­glio riconoscere pubblicamente gli sforzi operati anche da Gianni Savio, che sta tentando di tutto per riposizionarsi in questi tempi più se­lettivi. Ovviamente non ho di­menticato la Lampre, gruppo a metà strada tra le piccole e le grandi: soltanto, mi sembra in una fase di transizione. Quanto prima capiremo dove stia an­dando a parare.

Già sento in lontananza i primi mormorii: tutta qui, la speranza? No, non è tut­ta qui. L’autorevolezza degli sponsor, vecchi e nuovi, è di primaria importanza. Ma ci sono altri motivi. Almeno, io li vedo. C’è sempre questo fenomenale boom di praticanti a tenere alta la speranza che la passione comunque non morirà mai. E non è poco. Ma poi altre cosette. Che Zomegnan lasci fuori Riccò dal Giro, per esempio, è un se­gnale di speranza. Non perché Riccò debba espiare in eterno (se davvero si riabilita con una condotta decorosa, al prossimo Giro ci può sta­re): semplicemente, è un segnale di speranza perché di­mostra che l’ambiente riesce fi­nal­men­te a privilegiare il prestigio e la reputazione rispetto al botteghino, guardando oltre il proprio naso, considerando mol­to più importante il prodotto ri­spetto a qualche tifoso in più per le strade di Modena. Una volta non era così: perché nulla venga dimenticato, ricordo co­me lo stesso Zomegnan non esi­tò a lasciare in corsa un Maz­zo­leni in odore d’inchieste, qualche Giro fa, ri­trovandoselo poi sul podio, ma un podio che poi finì inevitabilmente in vacca.

C’è speranza perché il passaporto biologico co­mun­que fa da deterrente. C’è speranza perché fi­nal­mente le case farmaceutiche siringheranno nei prodotti le molecole “traccianti”, così da smascherarli subito ai controlli antidoping. C’è speranza perché le stesse case farmaceutiche avvertiranno prontamente la Wada quando immetteranno sul mercato un nuovo ri­trovato. C’è speranza perché be­ne o male, prima o poi, più male che bene, più poi che prima, co­munque Valverde ce lo siamo le­vato dalle scatole…

Lo so che sopravvivono cocciutamente anche tantissimi motivi per non sperare af­fatto. Ma una volta esistevano solo questi. Adesso il clima è un po’ diverso. Direi semplicemente questo: tanti segnali ci dicono che forse, e al momento sottolineo tre volte forse, il ciclismo ha scoperto come la serietà non sia un virus letale, dal quale fuggire ululando. Ma anzi un’amica fe­dele, umile, silenziosa, capace però di portare lontano. Può dar­si che col tempo tutti si affezionino davvero, e che nessuno più rinunci a questa amicizia. Sono troppo ottimista? Se c’è una cosa che proprio non sopporto è che mi diano dell’ottimista.
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta bici che punta tutto su robustezza e praticità, ovvero tutto...


Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+, l’innovativa proteina in polvere che combina il meglio del meglio....


La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella che per intenderci è destinata ad una buona parte di...


Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato fatto da Colnago con i progetti TT1 e Y1RS. ...


"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito che gli standard di allenamento erano di dominio di tutti...


In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi invernali non riguarda certo il grado di isolamento termico, ma...


La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record 13 wireless con le sue tre declinazioni: Road, Gravel, All...


Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento in grado di cambiare le regole in termini di sicurezza....


Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo totale continuità. Vediamola così, anzi, parliamo di integrazione visto che...


Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima non prendevamo affatto in considerazione. Cambiano i tempi di recupero,...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024